Il nome magari sarà sconosciuto ai più, ma basta guardare le sue giocate per iniziare a sognare. Il Napoli è sempre attento ai giovani più promettenti del panorama internazionale, questa volta è Leon Bailey a finire sul taccuino del ds Giuntoli con tanto di incontro con il padre-agente a CastelVolturno. Giovane, giovanissimo l’esterno offensivo giamaicano in forza al Genk. Classe ’97 e tanto talento da vendere, già capace di incidere anche a livello europeo. Sette reti in questa edizione di Europa League (tre gol nei turni preliminari) di cui una realizzata contro il Sassuolo nella vittoria del suo Genk sugli emiliani lo scorso settembre. Di piede sinistro ma bravo anche con il destro, il nuovo obiettivo di mercato del Napoli predilige partire sull’out destro del reparto offensivo in un 4-3-3, per poi accentrarsi e liberare il suo preciso e potente tiro. Accelerazione bruciante che gli vale l’appellattivo di “Flash Gordon giamaicano” da parte dei media belgi, bravo negli inserimenti e nel saltare l’uomo nell’uno contro uno: queste le qualità di Bailey che lo rendono uno dei prospetti più interessanti per gli scout europei. Non solo il Napoli sulle sue tracce, in passato anche le due di Manchester ne hanno seguito i progressi tanto da spingere il Genk a proporgli il rinnovo di contratto fino al 2020.
Cresciuto in un quartiere difficile della capitale giamaicana Kingston, a tredici anni Bailey (cognome della madre) viene portato in Belgio dal padre adottivo nonchè suo agente, Craig Butler, con l’obiettivo di sfondare nel calcio che conta. Quando tutto sembrava andare per il verso giusto, proprio Butler inscenò il suo rapimento durante un viaggio in Messico lasciando solo il ragazzo ed il fratello minore Kyle per quattro mesi, periodo in cui i due fratelli entrano nell’Academy del Genk. Poco dopo un nuovo colpo di scena, con il ritorno del padre in Belgio costretto però a fuggire dal paese insieme ai figli non essendo in possesso di permesso di soggiorno regolare. La nuova meta è Amsterdam, dove Leon sostiene un periodo di prova con l’Ajax impressionando anche Ronald De Boer, fratello gemello dell’ex allenatore dell’Inter Frank, allora allenatore delle giovanili del club olandese. La tenera età però non consente il trasferimento, costringendo la famiglia Bailey-Butler a cercare nuovi orizzonti per garantire agli ormai adolescenti Leon e Kyle un futuro nel mondo del calcio. Una breve parentesi in Austria all’ USK Anif, società satellite del Reb Bull Salisburgo, poi la Slovacchia con l’opportunità concessagli dall’As Trencin. Il suo talento non passa inosservato, e il cerchio finalmente si chiude con il ritorno al Genk al compimento dei 18 anni nel 2015, nonostante l’interesse dei top club europei tra cui il Chelsea.
Il Napoli prova ad affondare il colpo, ad assicurarsi uno dei nuovi crack del calcio mondiale che può ridare linfa alle corsie esterne tenendo in considerazione dell’età non più giovanissima di Callejon e Mertens. Futuro quindi, ma anche presente per il reparto avanzato del Napoli, in attesa del ritorno di Milik e della prima punta…
A cura di Rosario Vitiello
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