La triade degli osservatori, composta da Micheli, Mantovani e Zunino, ha individuato in Guillermo Rodriguez un possibile indiziato per rinforzare la retroguardia partenopea. il difensore, alto 185 cm, è dotato di una imponente massa fisica e di una discreta tecnica di base. Dopo le esperienze in Uruguay e Messico con Danubio ed Atlas, Rodriguez ha provato il cammino europeo con il Lens, per poi sbarcare in Argentina all’Independiente, dove ha militato tre anni, prima di ritornare in Uruguay, al Penarol. L’episodio per cui, però, Rodriguez ha guadagnato notorietà, è però di natura disciplinare:
durante l’acceso derby contro il Boca Juniors, il difensore uruguayano del team di Avellaneda perse completamente la testa, prendendo per il collo il guardalinee Diego Romero. Mancavano tre minuti alla fine. Espulso dall’arbitro Lunati su segnalazione del giudice di linea (per aver mimato il segno dei soldi come a dare del venduto al direttore di gara), lo stopper 24enne ha esagerato nelle proteste.
Gli animi erano comunque surriscaldati, anche per l’agonismo esasperato e per qualche decisione dell’arbitro oggetto di vibranti lamentele (un gol-non gol non segnalato per incompleto superamento della linea da parte del pallone, almeno secondo le valutazioni della terna). Quindi il fattaccio, anche se Romero a fine gara ha ammesso che il giocatore ha subito chiesto scusa all’aggredito nel tunnel degli spogliatoi.
Il procuratore di Rodriguez è D’Ippolito, lo stesso di Bogliacino e Gargano; quindi la trattativa potrebbe essere facilmente percorribile, però il Napoli ha bisogno di maggiori garanzie, in vista delle difficili sfide che lo attendono. Il difensore uruguayano è stato accostato agli azzurri, ma dalla voce alla formalizzazione di un ipotetico acquisto ci sono in mezzo le tortuose strade del calciomercato.
La redazione
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