Nato: Lima (Perù), 14 maggio 1994
Ruolo: ala, mezzapunta
Gli occhi di diverse squadre europee – e sopratutto italiane – sono su di lui. Edison Flores Peralta rappresenta, insieme ad Andy Polo, la speranza del calcio peruviano. Due talenti limpidi quanto ancora grezzi. Andy Polo lo vedremo ben presto calcare i nostri campi, visto che è stato acquistato lo scorso gennaio dal Genoa, mentre Flores interessa non poco al Napoli ed al Palermo, anche se la squadra più vicina al suo acquisto è stata il Red Bull Salisburgo, in Austria.
La sua “vera” carriera comincia a marzo 2011, quando riesce a mettersi in mostra con il Perù U17 nel sudamericano di categoria. Una squadra molto fragile difensivamente ma importante dalla metà campo in sù, vantando un trio offensivo di tutto rispetto: Ponce, Polo e lo stesso Flores. Tre gol in quattro partite per “Oreja” (soprannome affibiatogli per via delle sue orecchie), uno score niente male, valutando sopratutto la pochezza di alcuni suoi compagni di squadra.
La sua marcia in più rispetto i coetanei viene confermata dalla vittoria della Copa Libertadores SUB20 nel 2011, trascinando l’Universitario (club di appartenenza), insieme a Polo, e vincendo il titolo come miglior giocatore della competizione.
Il debutto in prima squadra è arrivato il 31 luglio successivo, contro il Juan Aurich in una partita di campionato. Attualmente non è un titolare fisso dell’Universitario, ma ben presto lo diventerà considerando che compirà 18 anni il prossimo 14 maggio.
E’ un calciatore molto rapido e indubbiamente dotato tecnicamente. Ama giocare da ala sinistra anche se da sotto questo punto di vista è un giocatore molto duttile: può giocare anche a destra, ma sà giocare anche al centro del campo da mezzapunta. Ama svariare sul fronte offensivo e col suo mancino è in grado di fare cose importanti. Baricentro basso, in progressione è difficilissimo provare ad ostacolarlo senza ricorrere al fallo, e nel breve è molto sgusciante. Fisicamente però deve ancora “formarsi”, perchè tende a perdere tutti gli scontri fisici di un certo livello, inoltre non utilizza particolarmente il destro, rendendo prevedibili spesso alcune sue giocate. Insomma, le basi tecniche ci sono eccome, bisogna lavorare sul fisico. Perchè il talento è indiscutibile.
Fonte: Generazioneditalenti.com
La Redazione
C.T.
Si ringrazia il sito amico generazioneditalenti.com per averci fornito questo prezioso articolo, clicca qui per leggere l’articolo originale
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