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Neto, Rolando e Lisandro Lopez: focus sui possibili acquisti del Napoli

Analizziamo i tre difensori centrali sul taccuino del direttore Bigon

Cantiere aperto in casa Napoli. Nell’ormai imminente apertura della finestra di calciomercato invernale, la società partenopea dovrà inevitabilmente operare con dinamismo ed efficacia per portare all’ombra del Vesuvio nuovi acquisti che completino la rosa. La compagine di Mazzarri dovrà affrontare soprattutto l’emergenza nel reparto difensivo. Dopo l’addio di Aronica, trasferitosi a Palermo, e le squalifiche rimediate dai difensori azzurri Cannavaro e Grava, Bigon avrà l’esigenza di infoltire il reparto arretrato. Diversi sono i nomi che si sono avvicendati in queste ultime ore per la piazza azzurra: tra i più quotati, Neto del Siena, Rolando del Porto e Lisandro Lopez dell’Arsenal de Sarandi.

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Luis Carlos Novo Neto (chiamato semplicemente Neto) è un difensore di nazionalità portoghese nato il 26 maggio 1988 a Pòvoa de Varzim, comune di circa 64 mila abitanti ubicato nel distretto di Oporto. All’età di dieci anni inizia a giocare a calcio nella squadra della sua città di nascita, il Varzim (società che milita attualmente nella seconda divisione portoghese). In essa permane per otto anni, crescendo e maturando significativamente dal punto di vista caratteriale. Scala in rassegna tutte le Under giovanili del club bianconero e, dopo aver fatto gavetta nella squadra B, nel 2007 viene finalmente promosso in prima squadra. Il suo tanto atteso debutto avviene il 10 febbraio 2007 in un match di Coppa di Portogallo giocato all’Estadio Varzim Sport Club contro il Benfica e vinto per 2-1-. Acquista, col passar del tempo, la fiducia di tutto l’ambiente, diventando il nuovo pilastro difensivo dei bianconeri allenati da Eduardo Esteves (nonostante chiuda l’ultima stagione 2010/11 al penultimo posto in classifica con soli 31 punti totalizzati). Lo score con il suo primo club da professionista è discretamente positivo, con 52 presenze in cinque stagioni e due reti messe a segno (entrambe nella trasferta contro l’Arouca nel 3-3 finale). Nella stagione 2011/12 arriva il momento per Neto di cambiare area: il Nacional Medeira, uno dei club storici e gloriosi del Portogallo, strappa a parametro zero il ragazzo dal club d’appartenenza, ingaggiandolo nella propria rosa.  Entra, fin da subito, nei piani tattici del mister degli Alvinegros Pedro Caixinha, che lo schiera -quasi sempre- come titolare affianco dell’altro centrale difensivo, il brasiliano Danielson, in una difesa a quattro completata dagli altri due brasiliani Claudemir e Fernando Marçal.  Nella Liga portoghese Neto colleziona 25 presenze, oltre le 2 in Coppa di Lega portoghese e le 5 (con una rete messa a segno contro il Paços de Ferreira) nella Taça de Portugal (l’equivalente “Coppa Italia” portoghese), dove i bianconeri verranno sconfitti dallo Sporting Lisbona in semifinale. Non avrà modo, invece, di disputare le gare preliminari di Europa League, concluse nell’ultimo turno contro il Birmingham City.

  

Nel nuovo club dà un’ottima impressione di sé, senza subire la pressione della piazza certamente più calorosa di quella precedente. L’attenzione di diversi  club -come Arsenal e Porto- gravita su di lui anche se è la piccola squadra del Siena a mostrarsi più interessata al giocatore, con Davide Lippi che (come fatto in passato per Nenè dal Nacional al Cagliari con 4,5 milioni di euro) ne cura la trattativa fin dal primo momento. Il 31 luglio scorso la società toscana conclude l’operazione sborsando 1,7 milioni di euro per un contratto quinquennale con il 30% sulla successiva cessione del giocatore. Neto arriva a Siena dove ad attenderlo c’è Serse Cosmi che eredita il club con sei punti di penalizzazione inflitti dalla Commissione Disciplinare per lo scandalo calcio scommesse. Debutta con la maglia del Robur il 17 agosto 2012, in occasione del match di Coppa Italia vinto 4-2 contro il Vicenza. In campionato l’allenatore romano decide di schierarlo titolare subito, già nella prima giornata contro il Torino (pareggio 0-0). Dal debutto al periodo di pausa natalizia, il giovane centrale portoghese ha collezionato con il Siena 16 presenze in campionato, siglando tra l’altro con un colpo di testa la sua prima rete in Italia, in occasione della sconfitta casalinga per 3-1 contro la Roma il 2 dicembre scorso,  e due presenze in Coppa Italia. Con la sua Nazionale Neto viene convocato nella selezione Under 21 che si classifica seconda alle spalle del Brasile. Il 4 ottobre scorso il difensore viene chiamato dal C.T. della Nazionale maggiore, Paulo Bento, per le gare di qualificazione del Portogallo contro Russia e Nord Irlanda, senza però entrare in campo. In una recente intervista il portoghese ammette di essere lusingato dalle avances di società italiane blasonate come Napoli , Juventus e Roma, ma al tempo stesso dichiara che se fosse lui l’artefice del suo destino sceglierebbe di rimanere per il momento a Siena, società che per prima ha creduto in lui, nonostante alludi al fatto che anche nella sua città ci sia fosse il mare.

   

Dall’alto dei suoi 187 centimetri per 65 chilogrammi di peso, Neto è un difensore portoghese molto ordinato e preciso in fase di impostazione. Si rivela un’arma importante nei calci da fermo in quanto molto dinamico nel sapersi smarcare per concludere a rete. Il gioco aereo è il suo pezzo forte, essendo molto abile nel trovare la giusta coordinazione in qualsiasi frangente. Può giocare in una difesa a tre come centrale o esterno, oppure anche in uno schieramento a quattro. Si rivela molto deciso e tenace nelle chiusure difensive, immolandosi con tutta la sua forza fisica nel tentativo di chiudere gli avversari. A fronte della sua altezza dimostra di non esser lento nei movimenti, e diverse volte non disdegna le uscite dalla difesa con palla al piede per far ripartire l’azione. Non è facinoroso e dà sempre il massimo. Negli ultimi tempi molte società italiane e straniere hanno chiesto informazioni su di lui. Blackburn, Zenit, Roma, Milan, Juventus,  Shakhtar Donetsk e Fenerbache oltre al Napoli (che sembra comunque essere il più interessato) vorrebbero tentare la società senese con un’offerta irrinunciabile. Infatti il presidente Mezzaroma potrebbe cederlo per una cifra intorno agli 8 milioni di euro. Nella sua vita Neto ha indossato solo maglie di club bianconeri, chissà se infrangerà questa sua tradizione con quella azzurra del Napoli.

(minuto 0:23 del video sottostante la sua rete contro la Roma)

 

Età diversa ed esperienza decisamente maggiore è quella di Rolando Jorge Pires da Fonseca (detto più semplicemente Rolando), difensore portoghese del Porto nato il 31 agosto 1985 nell’isola di Capo Verde di São Vicente. La sua condizione attuale al Porto è decisamente incerta: il giocatore da quando non ha voluto firmare il rinnovo di contratto con la società portoghese è ai margini della squadra, peccando quindi di una condizione fisica difficile da valutare. L’interesse di club italiani, come Inter e Napoli, è indiscutibile nonostante le smentite, anche se le condizioni di trasferimento richieste sembrano esser differenti: le italiane lo vorrebbero in prestino mentre la dirigenza di Oporto vorrebbe 8 milioni di euro cash per vendere il suo cartellino. Il difensore portoghese ha rifiutato destinazioni come Fenerbahce e Cska Mosca, sognando mete di campionato italiano. Una volta trasferitosi in Portogallo, Rolando inizia a giocare a calcio a quattordici anni nell’S.C. Campomaiorense per quattro anni, per poi passare nel settore giovanile del Belenenses. Gli basta solo un anno per far intravedere le sue imponenti doti da difensore centrale, infatti nella stagione 2004/05 viene subito aggregato in prima squadra dall’allenatore Carlos Carvalhal. Il debutto da professionista arriva il 28 agosto 2004, in occasione della vittoria casalinga contro il Maritimo, siglando anche una rete nel 3-0 finale. In quattro stagioni da professionista, disputate con O Belém, riesce a collezionare 97 presenze e 7 reti, contribuendo alla conquista di ottimi risultati come, ad esempio, l’ottavo posto nella sua ultima stagione (2007/08). L’interesse di molti club (portoghesi e non) trapela già prima della fine del campionato, infatti a spuntarla è il Porto che, nell’aprile del 2008, soffia il difensore alla concorrenza facendogli stipulare un contratto quadriennale. Nella sua prima stagione con i Dragões, 2008/09, impressiona rapidamente Manuel  Jesualdo Ferreira, allenatore che l’ha richiesto fortemente nella sua rosa, venendo schierato al centro della difesa a quattro affianco a Bruno Alves, con Fucile (o Sissokho) e Săpunaru. Il suo debutto con i biancoblù arriva il 30 agosto 2008 in occasione della prima gara di campionato pareggiata 1-1 in casa del Benfica.

  

Nel suo primo anno ad Oporto conquista il campionato portoghese (con quattro punti di vantaggio sullo Sporting Lisbona inseguitrice) con 28 presenze e tre reti siglate, e la Coppa Nazionale vincendo di misura in finale contro il Paços de Ferreira. Inoltre debutta in Champions League con 10 presenze ed una rete realizzata il 5 novembre del 2008 nella vittoria per 2-1 contro la Dynamo Kiev allo stadio Lobanovsky. Col passar degli anni Rolando acquisisce sempre più personalità nella difesa dei Dragões. Nelle successive stagioni (quattro fino ad oggi) conquisterà altre importanti vittorie con il Porto, arrivando a solcare palcoscenici di tutta Europa in diverse occasioni, come la vittoria dell’Europa League vinta il 18 maggio 2011 (anno del triplete) all’Aviva Stadium di Dublino contro lo Sporting Braga per 1-0, oppure come la sconfitta rimediata il 26 maggio 2011 allo Stade Louis II contro il Barcellona per 2-0 nella Supercoppa Europea dove rimedia, tra l’altro, l’espulsione per doppia ammonizione. Stiamo parlando di un difensore che fa della personalità il suo punto di forza, capace di avere il beneplacito di tutti gli allenatori con cui ha lavorato (da Jesualdo Ferreira a Andrè Villas Boas, fino ad arrivare all’attuale Victor Pereira). Il suo score personale con il Porto è di 110 presenze, 7 reti, 3 campionati, 3  Coppe e Supercoppe portoghesi ed 1 Europa League.

  

Nonostante non sia nato in Portogallo, viene convocato con la Nazionale Under 21 portoghese disputando il campionato di categoria nel 2007. La sua prima convocazione con la Nazionale maggiore risale all’11 febbraio 2009 in occasione di una partita amichevole contro la Finlandia vinta per 1-0. In quell’occasione in C.T. Carlos Queiroz lo schiera nella difesa a quattro formata da Miguel, Pepe e Bruno Alves. Successivamente viene convocato anche per il Mondiale 2010 in Sudafrica, non disputando però alcuna partita. Rolando è un difensore centrale dotato fisicamente e molto bravo nella fase di impostazione del gioco. Sul gioco aereo è in grado di saper imporre la sua stazza fisica, sovrastando gli avversari grazie al fisico dirompente: 77 chilogrammi di peso per 189 centimetri d’altezza. E’ molto bravo nella marcatura a uomo e sa coordinare i compagni di reparto. Nel Porto ha sempre giocato come centrale di una difesa a quattro. Sui calci piazzati a favore sa rendersi pericoloso grazie ai suoi letali inserimenti.

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Altro nome sicuramente meno risonante e blasonato ma decisamente di prospettiva è quello di Lisandro Lopez, difensore della squadra argentina dell’Arsenal de Sarandi. Lisandro Ezequiel López nasce l’1 settembre 1989 a Villa Constituciòn, città in Provincia di Santa Fe di circa 48 mila abitanti. Inizia a giocare a calcio nel suo quartiere prima di approdare nel Chacarita Juniors. Cresce, così, nel settore giovanile dei rossoneri fino ad approdare in orbita della prima squadra nel 2009. Il suo debutto avviene il 20 giugno 2009 nel match di campionato cadetto vinto 2-0 in trasferta contro l’Almagro. Al termine di quella stagione (2008/09) il suo club termina in seconda posizione nella Primera B Nacional, tornando così in Primera Division argentina. Con i Los Funebreros allenati da Ricardo Alberto  Zielinski (l’allenatore che lo ha immesso nel calcio professionistico) si rende protagonista nella stagione successiva (2009/10). Al termine della stessa totalizza 24 presenze in campionato, ben figurando con le sue convincenti prestazioni che fanno scaturire l’interesse di molti club argentini. La società più interessata è l’Arsenal de Sarandi, la quale lo acquista al termine della stagione. Il suo nuovo allenatore Gustavo Alfaro lo schiera subito al centro della difesa dell’Arsenal fin dalla prima partita di campionato persa 2-1 in casa contro il Lanùs. Nel suo nuovo club disputa una stagione decisamente sopra le righe, con ben 37 presenze in campionato e 6 reti siglate (la prima da professionista siglata alla Bombonera di Buenos Aires nella sconfitta per 2-1 contro il Boca Juniors), classificandosi al terzo posto in classifica alle spalle di Estudiantes e Vèlez. Durante la sua seconda stagione con i Celeste y Rojo (2011/2012) Lisandro Lopez totalizza 31 presenze con cinque reti siglate. Debutta in questa stagione anche nella manifestazione sudamericana della Copa Sudamericana con cinque presenze all’attivo dopo aver abbandonato la scena ai quarti di finale contro l’Universidad Chile di un certo Edu Vargas (vincitrice finale della competizione). Lisandro Lopez si rivela uno dei protagonisti della strepitosa vittoria del torneo Clausura 2012, conquistato lo scorso giugno. La festa nei sobborghi della capitale Argentina  è emozionante, poiché si tratta della sua prima vittoria in 55 anni di storia. Il titolo arriva in extremis all’ultima giornata grazie al successo di misura sul Belgrano, dopo i passi falsi delle due pretendenti Tigre e Boca Juniors, ottenendo così anche la qualificazione alla successiva edizione della Copa Libertadores. A decidere il match è una rete proprio di Lisandro Lopez con un potente destro al volo da centro area poco prima della mezz’ora di gioco, che fa scoppiare il pubblico sulle gradinate dello stadio Julio Humberto Grondona. Lisandro diventa così l’uomo copertina dell’impresa della squadra di Gustavo Alfaro, grazie alle sue ottime prestazioni che fanno ricadere l’attenzione su di se di diversi top-team argentini ed europei (fra cui Juventus, Inter e Roma).

  

In questa stagione in corso (2012/13) Lisandro ha totalizzato 18 presenze nel Torneo Inicial (terminato al settimo posto in classifica) con tre reti messe a segno. Inoltre debutta, come detto, nella competizione sudamericana della Copa Libertadores con solo cinque partite, visto che l’Arsenal non riuscirà a superare il suo girone (terza nel Gruppo 4 dietro a Fluminense e Boca Juniors). Per quanto riguarda il capitolo Nazionale, Lisandro viene convocato per la prima volta nella Nazionale maggiore di Batista il 17 marzo 2011 in occasione dell’amichevole vinta 4-1 da un’Argentina sperimentale di Batista contro il Venezuela, disputando tutto il match. Dopo un’ulteriore amichevole disputata contro il Paraguay, la Federazione argentina solleva dall’incarico Batista per affidare il timone a Sebella. Il nuovo C.T. continua a convocare Lisandro in occasioni delle due amichevoli sperimentali contro il Brasile del 20 settembre e del 22 novembre scorso (terminate 1-2 e 2-1 per gli argentini), dove gioca da titolare.

  

E’ un ragazzo molto energico e molto duttile in fase difensiva. E’ un vero e proprio cecchino d’area di rigore nelle sue proiezioni offensive sui calci piazzati. Possiede un ottimo fiuto del gol, tanto da aggiungere una soddisfacente media reti nonostante la giovane età. Alto 187 centimetri per 80 chilogrammi di peso, Lisandro è molto bravo a saper anticipare il suo diretto avversario. Il suo idolo è Walter Samuel. Sa ben figurare nella difesa a quattro. Sarebbe un’incognita per uno schieramento a tre, ma potrebbe superare anche questo ostacolo a pieni voti vista la sua sagacia tattica. Nonostante il suo fisico longilineo è molto bravo nel sapersi immolare in acrobazie spettacolari  per concludere a rete. E’ un ragazzo molto ambizioso, e insieme al suo collega di reparto Guillermo Burdisso (fratello del più famoso Nicolas in forza alla Roma) ha portato alla ribalta l’assetto difensivo dell’Arsenal de Sarandi in queste ultime stagioni. Difficilmente il club di proprietà di Julio Grondona lo lascerà scappare facilmente in quanto sono diverse le richieste di mercato arrivate alla dirigenza rosso-celeste in quest’ultimo periodo. Il suo procuratore Gustavo Goni ha rilasciato ultimamente delle dichiarazioni riguardo il suo assistito, dicendo di non aver avuto ancora alcuna richiesta ufficiale da parte di un club europeo, aggiungendo inoltre che al ragazzo piacerebbe senza dubbio giocare in Italia. Vedremo se il destino del “Licha” (così viene soprannominato) lascerà l’Argentina per approdare in un top club europeo. Per la sua partenza si parte da una base d’asta di 4-5 milioni di euro.

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(minuto 1:09 del video sottostante)

  

  

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Gilberto D’Alessio

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