Scegliere il clima freddo e piovoso di una città preposta tra gli Appennini e la Pianura Padana o preferire la temperatura mite e calda di una città che si affaccia su un golfo, riscaldata quasi sempre dal sole? Questa è l’emblematica domanda che condizionerà, imprescindibilmente, la vita (professionale e non) di Josip Radošević, centrocampista dell’Hajduk Spalato. Fra i molti club interessati al suo cartellino è il Parma che, già da diverso tempo, segue il giovane talento croato trattando con chi ne cura gli interessi. Nelle ultime ore di mercato, però, il Napoli sembra esser piombato in maniera decisa nella trattativa per strappare il consenso del centrocampista.
Josip Radošević è nato il 3 aprile 1994 a Spalato, una fra le città più importanti della Croazia di circa 180 mila abitanti. La passione per il calcio gli permette di entrare ad otto anni in una delle società più vincenti del panorama calcistico croato che da sempre coltiva giovani talenti da piazzare in prima squadra, l’Hajduk Spalato. La crisi economica ha colpito particolarmente la società biancoazzurra, come tutte le altre società croate del resto, costrette (ancora di più) ad attingere forze nuove dai propri vivai da lanciare nel calcio professionistico. Il ragazzo passa in rassegna tutte le categorie delle giovanili, evidenziandosi per le sue qualità e per il suo temperamento, fino ad arrivare in prima squadra nella stagione 2011/12. Il momento del debutto fra i professionisti arriva nei quarti di finale di Coppa nazionale disputato il 23 novembre 2011 nella partita vinta di misura dal suo club contro lo Zagabria allo stadio Poljud di Spalato. In quella circostanza l’allenatore (ex leggenda del calcio bulgaro) Krasimir Balakov decide di schierare Josip sulla mediana fin dal primo minuto, affidandogli fin da subito le responsabilità del centrocampo nonostante i soli diciassette anni compiuti. Tre giorni più tardi debutta anche nella sedicesima giornata dell’Hnl (campionato croato) vincendo allo stadio Šubićevac 2-1 contro i padroni di casa del Šibenik. Con la maglia numero due sulle spalle, Radošević dimostra di non subire la pressione del salto di categoria, disputando buone prestazioni che gli fanno guadagnare gli elogi e la fiducia del suo mister. Durante il corso della scorsa stagione (marzo) il timone della squadra viene affidato a Mio Krstičević, il quale non rinnega le qualità del giovane centrocampista, continuandogli così a dare fiducia. Al termine della sua prima stagione da professionista colleziona in totale 7 presenze in campionato e due in Coppa Nazionale, centrando con il suo club la qualificazione alla prossima Europa League forte del secondo posto conquistato dietro alla Dinamo Zagabria campione.
Ai nastri di partenza di questa stagione in corso (2012/13) Radošević diventa il punto di riferimento della mediana dei bili. Il suo allenatore Krstičević sta compiendo un egregio lavoro: la squadra, nonostante si trovi a meno otto punti dalla Dinamo Zagabria capolista, si trova al secondo posto in classifica a dispetto di un organico composto prevalentemente da giovani di prospettiva. D’altronde la storia recente della società di Spalato parla chiaro: gente come Alen Bokšić, Robert Jarni, Aljoša Asanović, Milan Rapaić o Igor Tudor hanno fatto accrescere il valore del club in ambito nazionale ed europeo in maniera esponenziale negli ultimi decenni grazie alle loro esplosioni. Insieme al difensore Antonio Milić (autore di tre reti in sedici presenze in campionato), Radošević è decisamente il giovane più promettente. Le sue presenze parlano chiaro: 17 gettoni in campionato e 3 in Coppa di Croazia quest’anno. Josip ha accresciuto la sua esperienza internazionale quest’anno grazie alle gare disputate dall’Hajduk in Europa League: dopo aver superato agevolmente il primo turno preliminare contro lo Skonto Riga, il cammino dell’Hajduk per la qualificazione alla fase a gironi del torneo si complica poichè trova sulla propria strada un osso duro come l’Inter di Stramaccioni. I croati, dopo aver perso meritatamente la gara d’andata a Spalato per 3-0, non demordono e nella gara di ritorno disputata il 9 agosto 2012 a San Siro approfittano dell’eccessiva scioltezza con cui i nerazzurri approcciano il match, riuscendo a vincere 2-0 e mettendo in bilico fino all’ultimo minuto la (fino ad allora) quasi certa qualificazione dell’Inter. Radošević è uno dei protagonisti quella vittoria, contenendo bene le sfuriate offensive dei vari Sneijder, Coutinho, Guarìn e compagni.
Ad oggi è uno dei fiori all’occhiello del club di Spalato. Per quanto concerne il capitolo Nazionale, Radošević, dopo quattro presenze in Under 16, viene convocato ben presto nella Nazionale Under 17 nel 2010 per le gare di qualificazione per l’Europeo di categoria del 2011. Dopo aver superato al secondo posto la prima fase a gironi del torneo, le sue presenze con questa selezione (6) terminano nei successivi raggruppamenti dell’Elite Round, a fronte dell’Olanda unica qualificata. Successivamente, dopo aver disputato un’unica partita in Under 19 nel novembre 2011 contro la Moldavia, Radošević cavalca il momento positivo in seguito alle convincenti prestazioni con l’Hajduk fino ad arrivare a guadagnare la prima chiamata in Nazionale maggiore: il C.T. nuovo corso di Igor Štimac, che sostituisce Slaven Bilić che tanto bene aveva fatto precedentemente con la Nazionale dei Vatreni in sei anni per preferire il gelo di Mosca alla conduzione della Lokomotiv, considera fin da subito il ragazzo come parte integrante del suo nuovo gruppo. Dopo la prima convocazione del 7 settembre contro la Macedonia (dove non viene utilizzato), il C.T. getta il ragazzo nella mischia dal primo minuto nel match contro il Belgio dell’11 settembre 2012 valido per le qualificazioni del Mondiale brasiliano del 2014. Josip è fa parte di un centrocampo a quattro composto da Perišić, Modrić e da Srna, diventando il più giovane giocatore di sempre ad aver mai giocato nella propria Nazionale. Al gol di Perišić i belga rispondono con Gillet per il pareggio finale, guadagnando così un’importante punto in una trasferta insidiosa. Al momento questa è l’unica apparizione di Josip con la Nazionale maggiore, dato che non entrerà mai in campo nelle due successive gare dove viene convocato contro Macedonia e Galles.
Radošević è un centrocampista centrale che ha nelle sue corde il compito di neutralizzare le trame offensive avversarie. E’ un giocatore con un fisico prorompente, caratterizzato da una grossa muscolatura che lo rende particolarmente prezioso in fase di copertura. E’ molto abile nel rubare palla, piazzandosi sulla mediana come schermo davanti alla difesa . In fase di non possesso palla è capace di imbastirsi in una manovra di pressing asfissiate sul portatore di palla grazie al suo dinamismo e alla sua forza esplosiva dirompente. Ha affermato in una delle sue interviste che la sua visione di calcio è caratterizzata dall’ingaggiare duelli con gli avversari ed uscirne chiaramente vincitore. E’ bravo nelle chiusure tempestive e nel saper coprire la posizione del compagno proiettato in fase offensiva grazie al suo buon senso di posizionamento sul rettangolo di gioco. Dall’alto dei suoi 180 centimetri d’altezza per 74 chilogrammi di peso, Josip è dotato anche di un buon calcio, soprattutto nelle conclusioni potenti dalla distanza. E’ sicuramente un ragazzo sul quale lavorare, con ampi fronti di crescita soprattutto dal punto di vista tecnico. Una curiosità lo vincola: Josip non è mai stato in grado di realizzare una rete da professionista in gare ufficiali sia con il proprio club di appartenenza sia con la Nazionale. Speriamo che questo suo trend negativo possa spezzarsi, magari un giorno calpestando il prato (verde) del San Paolo. Radosevic è sicuramente un giovane di prospettiva da far maturare ancora nell’Hajduk per poi aggregarlo nella rosa azzurra già ai nastri di partenza della prossima stagione. Gli esperti di mercato dicono che il ragazzo abbia già detto si alla società di De Laurentiis, risolvendo quindi la questione dell’ingaggio che si aggirerebbe sui 250 mila euro all’anno. L’intesa con il club croato è ancora da definire, ma si pensa che la trattativa si possa chiudere attorno ai 3 o 4 milioni di euro. Il campionato croato in questo momento è fermo per la pausa invernale, la quale prevede una sosta di oltre un mese (si riprenderà il 15 febbraio), quindi il ragazzo ha tutto il tempo per poter decidere al meglio il proprio futuro.
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A cura di Gilberto D’Alessio
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