Quest’anno la lotta al vertice della Ligue 1 è un duello a due: da una parte il ricco Paris Saint Germain degli sceicchi del Qatar -allenato da Carlo Ancelotti- dall’altra la vera rivelazione della stagione, il Montpellier. La squadra arancio-blu sta tediando i parigini da inizio stagione, trovandosi, dopo ventisette gare, ad un solo punto di distacco dai parigini in testa (dieci punti dalla terza posizione). La situazione non risulterebbe così eclatante se non fosse che il Montpellier, nella sua storia quasi centenaria, è sempre stata una squadra di medio-basso rilievo, senza mai ambire a grandi traguardi. Negli ultimi anni è passata dal conquistare nel 2009 la massima serie (dopo aver vinto il campionato Ligue 2), all’essersi collocata nella stagione successiva al quinto posto del campionato, conseguendo la qualificazione all’Europa League. Grande importanza per queste stagioni particolarmente significative per la storia del club riveste l’allenatore Renè Girard, al timone della squadra dal 2009. L’allenatore francese può contare su un gruppo la cui media età è di circa 26 anni. Nonostante ciò, tra i vari trascinatori della squadra come Utaka, Estrada e Giroud (corteggiato da molti club di prestigio nonostante il suo contratto col club scada nel 2014), troviamo il giovane Younès Belhanda, trequartista marocchino degli arancio-blu. Abbiamo imparato a conoscere che da sempre la Francia si rivela la patria di giovani talenti nativi o di origine africana che sbarcano con frequenza nella più celebre Ligue1 francese rispetto ai minori campionati africani. Già la nostra rubrica aveva trattato in passato di giocatori con storie molto simili, su tutti ricordiamo i vari Adel Taarabt e Nacer Chadli. La storia di Younès Belhanda appare alquanto simile a quella di questi ultimi. Egli infatti nasce ad Avignone, città della Francia meridionale di circa novantamila abitanti, il 25 febbraio 1990. Nato da una famiglia di genitori marocchini e con cinque fratelli, tira i suoi primi calci al pallone all’età di 9 anni, nella scuola calcio del Racing Club Aramon. Dopo un anno, veste la maglia della squadra di calcio del centro culturale dell’MJC Avignone. Durante la sua permanenza, viene seguito dal tutor Jean-Christophe Gleyze che avrà un ruolo decisamente importante per la maturazione del giovane magrebino, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per l’aspetto caratteriale. Qui accresce e sviluppa le sue abilità tecniche ed atletiche che gli permettono di metterlo in mostra fra i suoi coetanei. Nel 2003, all’età di quindici anni, entra a far parte del settore giovanile del Montpellier. C’è un retroscena però dietro a questo suo trasferimento: infatti, prima che la società del presidente Louis Nicollin tesserasse il giovane marocchino, c’era stato l’interessamento di altri club francesi come Marsiglia, Lione , Bordeaux, Monaco e Saint-Etienne. Quest’ultimo riesce ad aggiudicarsi il ragazzo con un vero e proprio blitz di mercato. Ma l’esito della trattativa viene frenata nel momento in cui i genitori del giovane subentrano in scena decidendo di opporsi al tesseramento del figlio per la società dei Les Verts, preferendo il Montpellier per la vicinanza del loro centro sportivo con la propria dimora. Qui Belhanda scala le varie categorie del settore giovanile, dando sempre un’ottima impressione di se sia ai propri compagni che ai relativi allenatori. Contemporaneamente ad una serie di apparizioni nella squadra delle riserve, la sua scalata delle giovanili termina nel 2009, anno in cui Renè Girard, attuale allenatore del club, decide di aggregarlo in prima squadra fin dalla preparazione estiva. Firma il suo primo contratto da professionista il 27 luglio 2009, stipulando un accordo triennale col club. Nonostante i suoi ruoli prettamente difensivi della mediana, il nuovo mister intravede in lui apprezzabili qualità offensive, collocandolo come trequartista.
Il debutto in Ligue 1 arriva proprio nella prima partita stagionale, disputata fra le mura amiche dello Stadio “de la Mosson” l’8 agosto del 2009, match terminato col risultato di 1-1, che vede la sua squadra riacciuffare un meritato pareggio solo al 90’ grazie alla rete del serbo Spahic. La sua prima rete tra i professionisti la mette a segno nel posticipo serale della sesta giornata di campionato, nella sconfitta per 4-2 subita al Vèlodrome ad opera del Marsiglia di allenato da Didier Deschamps, siglando la prima delle due reti per i suoi. Al termine della sua prima stagione il bilancio è molto positivo: 33 presenze con una rete messa a segno in Ligue 1 ed una presenza in Coppa di Lega, rivelandosi uno dei protagonisti della strepitosa stagione del proprio club terminata al quinto posto in classifica con 69 punti totalizzati. Nella sua seconda stagione col Montpellier, 2010/11, il suo score di presenze si incrementa con 36 gettoni in campionato con 3 reti siglate, 4 presenze in Coppa di Lega ed 1 in Coppa di Francia. Purtroppo questa stagione viene segnata dalla prematura eliminazione dall’Europa League il 27 luglio 2010 contro gli ungheresi del Gyori ETO. Difatti dopo le vittorie di misura di entrambe le compagini fuori casa, i francesi vengono sconfitti clamorosamente ai calci di rigore, subendo l’eliminazione dalla competizione. Ma la sfortuna per Belhanda e i suoi non finisce qui, infatti durante l’arco della stagione gli arancio-blù perdono la finale di Coppa di Lega contro il Marsiglia per 1-0 il 23 aprile 2010 disputata allo “Stade de France”, piegandosi all’80’ alla rete dell’ex milanista Taiwo. Il magrebino, nonostante la deludente stagione per il suo club con la quattordicesima posizione occupata in classifica al termine della stagione (a soli 3 punti dal terz’ultimo posto), matura sempre più. Nell’attuale stagione, 2011/12, l’allenatore Renè Girard lo fa rivestire un ruolo importante nella squadra, diventando il fulcro del gioco dei suoi, spostandolo dalla posizione di laterale offensivo per collocarlo alle spalle della prima punta. In questo modo il giovane ripaga la fiducia concessagli a suon di assist e gol. Infatti, durante questo straordinario rullino di marcia del suo club di questa stagione, Younès ha già siglato 7 reti in 21 partite, confermando la sua crescita non solo dal punto di vista delle prestazioni ma anche dell’avanzamento.
Con la maglia numero 10 sulle spalle, si è addossato molte più responsabilità nelle manovre offensive. Nel novembre 2011 vince il premio di miglior giocatore del mese del campionato organizzato dall’unione Nazionale dei calciatori professionisti. Il 21 dicembre scorso disputa l’ultima gara dell’anno di campionato perdendo la gara in trasferta contro l’Evian TG per 4-2 (segnando tra l’altro la prima rete per i suoi), prima di lasciare i suoi compagni per aggregarsi alla Nazionale marocchina in occasione della Coppa d’Africa. Nonostante le grandi ambizioni della sua Nazionale visto l’ottimo organico con gente come Mehdi Benatia, Marouane Chamakh e Houssine Kharja, il suo Marocco non riesce a conquistare la qualificazione, terminando al terzo posto del girone C dietro a Gabon e Tunisia ( perdendo entrambe le partite conto queste due, e vincendo solo l’ultima contro il Niger ultimo classificato). Difatto, per quanto concerne il capitolo Nazionale Belhanda, nonostante abbia collezionato due apparizioni nella Nazionale Under 20 francese, ha dichiarato nel 2010 di voler accettare la proposta della federazione marocchina in seguito alle forti pressioni ricevute per giocare per i Leoni d’Africa, rivendicando le origini dei suoi genitori. In questo modo arriva il suo debutto nella Nazionale magrebina il 17 novembre 2010 in occasione dell’amichevole internazionale disputata al Windsor Park di Belfast pareggiata per 1-1 contro l’Irlanda del Nord.
Belhanda, nonostante abbia ricoperto durante le giovanil il ruolo di centrocampista difensivo, è un classico trequartista dalle spiccate doti offensive. La sua caratteristica principale è la grande qualità tecnica coniata da una grande facilità nel dribblare il suo diretto avversario. Stilisticamente è molto elegante nei movimenti. Il suo possesso palla e le sue traiettorie sempre precise fanno di lui l’autentico fantasista che ogni squadra che predilige il gioco offensivo debba avere. Dall’alto dai suoi 174 centimetri per 75 chilogrammi di peso, può rivelarsi molto duttile in fase offensiva ricoprendo svariati ruoli offensivi come seconda punta, trequartista o come esterno d’attacco. Il ragazzo dimostra di avere carattere in quanto cerca sempre la giocata ad effetto, capace di infiammare la platea. E’ capace di fornire gli attaccanti di preziosi assist grazie alla sua precisione col suo piede destro. E’ certamente un trequartista di movimento, capace di dare il meglio di se negli spazi aperti. Mezza Europa è rimasta folgorata dalle sorprendenti prestazioni che sta sfornando il giovane magrebino. In patria tra tutte troviamo Lione, Marsiglia e Psg di Carlo Ancelotti, il quale è rimasto molto impresisonato dalle sue abilità. L’Arsenal, invece, sembra la società più interessata oltre i confini nazionali. Addirittura alcune voci di mercato vogliono che i Gunners abbiamo avanzato già un’offerta di 15 milioni di sterline per l’acquisto del suo cartellino. Ad accreditare un futuro sempre più lontano da Montpellier sono le dichiarazioni di Belhanda, che recentemente ha affermato in un’intervista: “Sogno di giocare in Inghilterra o Germania poiché lo stile di gioco sarebbe perfetto per me, così come la filosofia dei loro club”, mettendo a tacere le voci riguardanti gli interessamenti del Milan. Di certo il presidente del Montpellier Nicolin può gestire al meglio l’eventuale trattativa per la cessione del suo gioiellino poiché forte di un contratto che lo lega al suo club fino al 2014. Ad ogni modo, chiunque riesca a metter le mani su questo giocatore, farà di sicuro un grande ed importante investimento.
Gilberto D’Alessio
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