Il mercato estivo comincia a farsi più caldo ed intenso. Le immancabili trattative tra procuratori, dirigenti e giocatori creano gli intrecci di mercato tanto attesi dai tifosi . Talvolta ci si lega ad un minimo indizio, un minimo episodio utile per metter in piedi contrattazioni di mercato da parte di esperti in questo campo. Anche il Napoli non è esonerato: infatti, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, nello stesso hotel del presidente De Laurentiis ad Amalfi sarebbe stato avvistato Jack Rodwell, ventunenne centrocampista dell’Everton che ben sta figurando oltremanica per le sue doti atletiche e tecniche.
Jack Rodwell nasce l’11 marzo 1991 a Southport, città del Merseyside che conta circa centomila abitanti. All’età di sette anni entra subito a far parte del settore giovanile dell’Everton, varcando le porte della Finch Farm dell’Everton Academy situata nel sobborgo di Liverpool di Halewood. Jack sfrutta in pieno l’occasione che subito gli è stata concessa, forte anche dell’importanza che quest’accademia ha nel coltivare talenti che poi consegneranno alla prima squadra (ricordiamo i vari Wayne Rooney, Richard Dunne, Jon O’Connor). Il giovane Jack accresce le sue qualità facendo passi da gigante, ciò viene testimoniato dal suo prematuro approdo in Under 18 quando ha compiuto solo quattordici anni, e dal suo debutto l’anno successivo nella squadra delle riserve che gioca nel girone North della Premier Reserve League. Il manager del club David Moyes, considerato il “Sir Alex Ferguson dei Toffees “ dopo esser subentrato undici anni fa a Walter Smith, nota le potenzialità di Jack, consapevole del suo prossima exploit. Le buone aspettative su gravitano attorno a lui si concretizzano con il suo debutto il prima squadra il 20 dicembre 2007, all’età di 16 anni, in Coppa Uefa, siglando per l’occasione il record della competizione europea (subentrando durante il match contro l’Az Alkmaar all’80’ al danese Thomas Gravesen nella trasferta in Olanda vinta 3-2). Arrivano contestualmente le prime chiamate in Under 16 (4 presenze) e Under 17 (9 presenze ed un gol) inglese. Il suo debutto in Premier League lo effettua giocando gli ultimi 5 minuti di Everton-Sunderland del 9 marzo 2008. Inoltre, dopo una manciata di secondi giocati contro il Newcastle l’11 maggio 2008, il giocatore anche se non gioca riscuote ottime sensazioni in allenamento in tutto l’ambiente.
La stagione successiva, 2008/09, Rodwell trova più spazio disputando 19 partite in Premier, con il debutto da titolare il 16 agosto 2008 al Goodison Park contro il Blackburn Rovers al fianco di Joleon Lescott e Mikel Arteta. Inoltre effettua 5 presenze in FA Cup dove trova modo di siglare la sua prima rete con i Toffeers il 15 febbraio 2009 nella vittoria per 3-1 contro l’Aston Villa. Quella stagione in Premier, dominata dal Manchester United di Cristiano Ronaldo, fu molto positiva per gli uomini di Moyes, i quali terminarono quinti in classifica guadagnandosi la qualificazione nella successiva edizione di Coppa Uefa.
Nel 2009/2010 Rodwell incrementa il suo numero di presenze in Premier, grazie alle 26 presenze e due reti effettuate: la prima nella memorabile rimonta interna per 3-1 del 20 febbraio 2010 contro il Man United (nell’occasione rilevando Pienaar all’88 e segnando due soli minuti dopo) e contro Hull City nel 5-1 casalingo. Il suo allenatore, viste le sue notevoli qualità tecniche, cerca di modificare la sua posizione in campo spostandolo più avanti nel ruolo di trequartista. Molto convincenti però sono le sue prestazioni in Coppa Uefa, competizione in cui Moyes gli riserva molto spazio, e il giovane centrocampista ripaga la fiducia siglando una doppietta nel secco 4-0 casalingo del premilitare europeo contro il Sigma Olomouc, poi sfornando altre sei belle prestazioni nel percorso europeo arrestato ai sedicesimi di finali dai portoghesi dello Sporting Lisbona. Durante questa stagione arriva anche la convocazione in Under 21 inglese del selezionatore Stuart Pearce, precisamente in occasione delle gare valide per l’europeo di categoria disputatosi in Svezia nel giugno 2009. Ma, nonostante la grossa caratura di questa nazionale, gli inglesi (dopo aver chiuso in testa al proprio girone davanti a Germania, Spagna e Finlandia) perdono la finale proprio contro la compagine tedesca dei vari Ozil, Khedira, Neuer, Boateng e Hummels.
Nella stagione 2010/11 Rodwell effettua 24 partite in Premier League e3 inFA Cup, senza effettuare alcuna rete ma realizzando ottime prestazioni durante ogni match in una stagione dove i Toffeers si posizionano al settimo posto in classifica senza ottenere qualificazioni europee.
La stagione appena conclusasi, 2011/12, può esser considerata la più significativa ed importante per il promettente centrocampista: dopo le 14 presenze in campionato (con 2 reti messe a segno) e3 inCurling Cup, arriva finalmente la chiamata da parte del C.T. Fabio Capello (allora in carica) per due amichevoli sperimentali del 12 e 15 novembre contro Spagna e Svezia. Nella prima, vinta di misura al Wembley con un gol di Lampard, Rodwell entra al57’rilevando Phil Jones, mentre in quella successiva parte titolare affianco di Barry a formare la diga difensiva della nazionale dei tre leoni.
Jack Rodwell è un centrocampista difensivo estremamente duttile poichè capace di ricoprire diversi ruoli del centrocampo. Negli ultimi tempi il suo allenatore Moyes lo ha spesso utilizzato come trequartista dietro alla prima punta. Nonostante si ancora un ventunenne Jack possiede una grande stazza fisica capace di farlo imporre in mezzo al campo, infatti i suoi188 centimetrid’altezza per i suoi70 chilogrammidi peso fanno di lui una diga insormontabile davanti alla difesa. Nonostante le qualità fisiche, possiede anche una buona tecnica individuale, motivo per il quale spesso viene impiegato più avanti in fase offensiva. Ha nelle sue corde la propensione nell’inserirsi improvvisamente nelle difese avversarie con degli insidiosi inserimenti. E’ molto bravo anche nel gioco aereo sia per fronteggiare le sortite avversarie, sia per incidere sui calci da fermo del proprio club. La peculiarità più evidente di questo ragazzo è la sua capacità di controllare e calciare estremamente bene il pallone sia col destro (suo piede naturale) ma anche col sinistro. E’ dotato di un’ottima visione di gioco e soprattutto di un gran tiro dalla distanza, molto forte e preciso. Il suo valore è cresciuto esponenzialmente da almeno un paio d’anni, sia grazie ai suoi miglioramenti nel tempo che al suo ingresso in nazionale. Di sicuro la cifra per il suo cartellino si aggira sui 15 milioni di euro, anche se la società non ha alcuna intenzione di privarsi di lui. Il suo contratto scade nel 2014. Nei giorni precedenti si era parlato da parte di alcuni giornali inglesi di un’offerta del Chelsea pari a venti milioni di sterline per acquistarlo. Il giovane ha ancora molti margini di crescita, e sicuramente il suo approdo in un top team affinerebbe le sue qualità e la sua personalità. Nel 2010 è stato inserito nella lista, stilata da Don Balón, dei migliori calciatori nati dopo il 1989. Una curiosità: a marzo di quest’anno è stato scelto dall’Adidas come testimonial per presentare la maglia della selezione calcistica per le prossime Olimpiadi di Londra.
Gilberto D’Alessio
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