Lo straordinario inizio di stagione da parte della società azzurra non deve far passare in secondo piano le difficoltà che la rosa partenopea ha per un turn over, tanto eventuale quanto necessario. Ciò viene testimoniato dallo scarso utilizzo dei due nuovi acquisti di centrocampo, Dzemaili e Donadel, da parte di mister Mazzarri: lo svizzero non si è dimostrato essere, almeno per ora, la valida spalla di Gokhan Inler, viste le sue qualità ancora inespresse completamente, mentre l’ex giocatore della Fiorentina, avendo una lesione al retto femorale che si è aggiunta ad una rimediata in passato, è andato a Prato a farsi curare da uno specialista a lui già noto. Sicuramente la società di De Laurentiis si muoverà a fari spenti nella sessione invernale di mercato per cercare di migliorare la mediana con un altro rinforzo. Fra i diversi nomi accostati alla società partenopea troviamo quello di Francisco Silva dell’Universidad Catolica, squadra che milita nella prima divisione cilena. Francisco Andrès Silva Gajardo è un centrocampista cileno nato l’11 febbraio 1986 a Quillota, città capoluogo dell’omonima provincia situata geograficamente nel centro della nazione. Comincia a testare il calcio che conta in seguito all’inserimento nella squadra primavera dell’Universidad Catolica, gloriosa società di Santiago, che vanta ben 10 campionati cileni, 4 Copa Cile e un’Interamericana. Il suo debutto in prima squadra risale nel 2006, nonostante effettui poche presenze, subentrando, per giunta, sempre a partita in corso. La dirigenza bianco blu crede nelle sue potenzialità, tanto da concedergli l’opportunità di farsi le ossa e di esprimersi al meglio in un ambiente meno stressante e più congeniale per la crescita di un talento. Nella stagione 2007 fa così esperienza nel Provincial Osorno, squadra dell’omonima città di Osorno che milita nel campionato cadetto, vincendo meritatamente il campionato e riportando il club nella massima serie.
La stagione successiva (2008) approda nuovamente all’Universidad Catolica. Col passar del tempo, acquisisce la giusta esperienza e predisposizione tattica che gli consentono di diventare, in poco tempo, il perno fondamentale del centrocampo dei bianco-blu. Si toglie la soddisfazione di siglare la sua prima rete in Primera Division il 28 gennaio 2008 in una larga vittoria della sua squadra fra le mura amiche contro il Santiago Morning per 8-2. La stagione 2009 rappresenta per Francisco quella della consacrazione. Infatti, grazie alle 36 presenze, con 28 partite da titolare, conquista la fiducia dell’ambiente e dei tifosi, trascinando al quinto posto in classifica i bianco-blu. Trova la via del gol il 7 novembre 2009, siglando l’ultima delle quattro reti dell’Universidad contro l’Universidad Concepciòn. Nel campionato 2010 i “Los Cruzados” compiono una stagione strepitosa, culminando nella conquista del loro decimo titolo. Francisco, in questa stagione, emerge particolarmente grazie alle sue qualità, rivelandosi uno dei migliori “volanti” della nazione. Riesce ad entrare nel tabellino marcatori per ben 2 volte: in occasione del 4-0 casalingo contro il Santiago Morning e nella vittoria in trasferta per 3-1 contro il Huachipato. Inoltre il suo club, grazie al miglior piazzamento tra le squadre non vincitrici della stagione precedente, disputa sempre in quest’anno la Copa Libertadores. L’UC non supera il Gruppo 8, composto da Caracas, Flamengo ed i connazionali dell’Universidad de Chile. In questa vetrina internazionale, Silva colleziona 7 presenze, mettendo la sua firma nel pareggio per 2-2 contro l’Universidad de Chile e nella vittoria casalinga per 2-0 contro i brasiliani del Flamengo. Nella stagione scorsa (2011), Francisco colleziona 26 presenze, delle quali 21 da titolare, con ben 2 reti firmate (in rete contro l’O’Higgins e il Colo Colo), classificando la squadra al secondo posto con 52 punti, dietro all’Universidad de Chilea, i nemici di sempre. Disputa, anche in quest’anno, la Copa Libertadores con i bianco-blu: supera il girone 4 grazie con 11 punti, piazzandosi davanti a Velez, Caracas e Union Espanola.
Nonostante l’UC vinca gli ottavi e superi agevolmente i brasiliani del Gremio, il club di Santiago cede ai quarti contro gli uruguaiani del Penarol. Francisco disputa in totale 7 presenze in questo trofeo internazionale, acquisendo sempre più sicurezza nei propri mezzi, mettendosi in evidenza per la sua estrema dinamicità nella mediana. In quest’ultima stagione Francisco riceve una delle tante soddisfazioni acquisite in questi ultimi anni da professionista: infatti, il 23 gennaio di quest’anno arriva la tanto attesa chiamata di Marcelo Bielsa, commissario tecnico della Selecciòn cilena, in vista dell’amichevole sperimentale disputata in California contro la Nazionale statunitense allenata da Bob Bradley. Nel confronto, terminato 1-1, Francisco gioca tutta la partita, offrendo una buona impressione di se al suo selezionatore. Tuttavia, pochi giorni dopo, Marcelo Bielsa decide di dare l’addio alla Nazionale cilena, motivandone la scelta con l’incompatibilità verso il nuovo presidente della federcalcio cilena. A prender il posto del CT (che rimane uno degli allenatori più amati di sempre in patria) è l’esperto Claudio Borghi. Il campione del mondiale 1986 fa rientrare Francisco nei piani tattici della sua Seleccion, in vista della Coppa America da disputare in Argentina. Infatti lo convoca per l’amichevole che anticipa tale competizione contro il Paraguay. La partita termina a reti inviolate e Silva subentra al 75′ a Gary Medel. Successivamente rientra nella lista dei 23 convocati per la competizione sudamericana, effettuando solo una presenza in quattro partite disputate da “La Roja”. Di fatto viene schierato a sorpresa come titolare nella terza gara del girone C contro il Perù, disputata il 13 luglio e conclusasi a favore dei cileni con l’autorete decisiva di Carrillo. La sua nazionale, considerata da tutti una delle favorite per la vittoria finale, verrà poi sconfitta ai quarti dal Venezuela.
Francisco Silva viene soprannominato “El Gato” per le sue movenze feline le quali gli consentono di cavarsela in ogni condizione possibile di gioco. E’ un centrocampista che fa del dinamismo la sua qualità migliore. Si dimostra un instancabile motore di centrocampo ma al tempo stesso una micidiale spina nel fianco, in virtù delle repentine ripartenze in velocità che gli consentono di partecipare a quasi tutte le azioni gol realizzate. Dall’alto dei suoi 178 centimetri d’altezza, fa sentire la sua presenza nel gioco aereo e nei scontri di gioco più duri. Pur essendo un autentico trascinatore, grazie alla grande personalità acquisita in Primera Division, tuttavia non dispone di una tecnica eccelsa. E’ bravo a cogliere di sorpresa le difese avversarie con le sue improvvise accelerazioni che lo portano, talvolta, ad offrire preziosi assist ai suoi compagni. E’ sufficientemente abile a disegnare- sui calci da fermo- interessanti traiettorie per i suoi compagni. Come prototipo di giocatore si avvicina molto a Walter Gargano per la grinta e l’energia anche se, rispetto all’uruguaiano, sembra esser più sensibile al pallone col suo piede destro. Il prezzo del suo cartellino può rivelarsi decisamente conveniente al cospetto delle enormi cifre sborsate da società importanti in questi ultimi anni di mercato. Diverse sono le squadre interessate alle sue prestazioni: oltre al Lecce, Palermo e Fiorentina c’è stato un interesse, in passato, anche da parte del Napoli che ultimamente mostra particolare attenzione per il mercato sudamericano. Infatti, secondo le ultime notizie, il responsabile del reparto scouting del Napoli, Maurizio Micheli, sarebbe proprio in Sudamerica. Tuttavia, se vorrà veramente portarlo all’ombra del Vesuvio, la società partenopea dovrà fronteggiare la concorrenza di Luciano Spalletti. Vedremo cosa riserverà il futuro al giovane cileno.
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Gilberto D’Alessio
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