Il giocatore di cui oggi andremo a parlare per il nostro appuntamento alla scoperta dei giovani talenti del calcio mondiale è il difensore olandese Erik Pieters. Erik nasce in un paesino di 41 mila abitanti di nome Tiel, nel cuore dell’Olanda, il 7 agosto 1988. La prima squadra che gli dà la possibilità di debuttare in Eredivisie è l’Utrecht, nel 2006-2007. In questa sua prima stagione da professionista effettua 20 presenze (tutte da titolari senza mai subentrare dalla panchina). I dirigenti dei biancorossi sono pienamente soddisfatti delle prestazioni dell’allora 18enne, e decidono in questo modo di riconfermarlo anche per la stagione successiva. Nel 2007-2008 Pieters incrementa il suo numero di presenze in stagione giocando 31 delle 34 partite, conquistandosi da subito un posto da titolare sulla corsia sinistra e contribuendo alla tranquilla salvezza dei suoi, visti i 46 punti guadagnati in quella stagione. Ha modo di realizzare anche 2 reti, messi a segno rispettivamente contro il Willem II nella vittoria fuori casa dei suoi per 4 ad 1, e contro il Groningen siglando il gol vittoria per i suoi. Inoltre sempre in questa stagione si toglie la soddisfazione di debuttare anche nel mese di luglio in Europa giocando la coppa Intertoto contro la squadra olandese dell’Hammarby (non passando il turno nonostante i due pareggi effettuati).
Il bilancio della sua carriera in quel momento per il giovane Erik è decisamente soddisfacente. E’giunto il momento del tanto atteso salto di qualità : diverse squadre sono attratte dal giovane mancino, ma la più interessata è il PSV Eindhoven che formula un’offerta di 2 milioni e mezzo di euro per acquisirne il cartellino. Erik è entusiasta dell’interessamento, e non esita un attimo per accettare l’offerta. Il destino gli riserva un debutto non privo di emozioni per lui, infatti la sua prima partita della stagione 2008-2009 è nel suo vecchio stadio contro la sua ex squadra: i suoi nuovi compagni di reparto ora sono Salcido, Brechet e Marcellis (che formano con lui una solida difesa a quattro).Il suo nuovo club si impone facilmente per 5 ad 1. Sempre in questa stagione Pieters debutta in Champions League il 16 settembre nella partita persa contro l’Atletico Madrid del Kun Aguero (realizzando quest’ultimo una doppietta). Erik nel resto della stagione effettua 17 presenze in Eredivisie, infatti gioca la maggior parte delle partite da titolare solo nella parte iniziale della stagione a causa di un infortunio al ginocchio che lo costringe a tenerlo lontano dal campo per diverso tempo. Ma la consacrazione per lui avviene nella stagione 2009-2010 quando ad affiancarlo sono Ooijer,Salcido ed il bulgaro Manolev.
Quell’anno le “lampadine” non raggiungono l’obiettivo più importante per loro (cioè il titolo dell’ Eredivisie), classificandosi con 78 punti solo terzi dietro al Twente campione e all’Ajax. Gioca l’Europa League con il suo club, prima vincendo il loro girone con Copenaghen, Sparta Praga e Cluj, ma venendo sconfitti subito ai sedicesimi di finale contro quella che diventerà una delle semifinaliste della competizione, cioè l’Amburgo. Il suo bottino in campionato è di 27 presenze totali, non siglando nessuna rete e senza rimediare alcuna espulsione.
Per quanto riguarda il capitolo nazionale, Erik effettua il suo debutto nell’ Under 21 olandese di Jong Oranje Foppe de Haan nell’europeo del 2007 disputatosi proprio nei Paesi Bassi. Contribuisce alla vittoria della manifestazione europea , vincendo la finale per 4 ad 1 contro la Serbia. Successivamente gioca il 9 ottobre contro la Finlandia, effettuando il gol vittoria per i suoi al 24’ minuto di gioco, poi contro Spagna, Liechtenstein e Polonia. Realizza in totale 31 presenze in questa selezione. Van Marwijk, tecnico della nazionale maggiore, si accorge della sua qualità e decide di convocarlo nella partita amichevole dell’11 agosto 2010 contro l’Ucraina finita in pareggio. Da quel momento rientra quasi sempre nelle convocazioni diramate dal C.T. olandese per le qualificazioni per gli europei che si disputeranno nel 2012.
Erik Pieters è un terzino sinistro moderno, caratterizzato da un fisico robusto, alto 186 cm per un peso di 82 kg. E’ molto bravo in entrambe le fasi di gioco. Non disdegna le incursioni offensive e inoltre, dotato di un buon piede mancino capace di calibrare precisi cross per le torri in area di rigore. Molto utile nei calci piazzati e sui calci d’angolo sia a favore che contro vista la sua predominanza fisica che lo fa imporre sugli avversari. Talvolta può esser anche impiegato come centrale di sinistra di difesa.
Gilberto D’Alessio
