Cléverson Gabriel Córdova, meglio conosciuto come Cléo nasce a Guarapuava, in Brasile, il 9 agosto 1985. E’ un attaccante alto 185 centimetri, con un peso di 86 kg, proprio quest’anno ha ottenuto la naturalizzazione serba, gioca nel Partizan Belgrado. La sua carriera comincia in patria nell’anno 2005 nel Figueirense con 2 presenze, per poi trasferirsi stesso in quella stagione nell’Atletico Paranaense, realizzando solo 5 presenze ed un gol. Nel 2006 sbarca in Europa, accasandosi all’Olivais Moscavide (squadra che gioca nelle serie B portoghese). L’attaccante resta in questo club per due stagioni e nonostante il disastroso risultato della sua squadra nella prima annata (retrocessione nella categoria inferiore visto il penultimo posto raggiunto con soli 27 punti totalizzati) Clèo ha modo di mettersi comunque in luce con buone prestazioni. Alla fine delle due stagioni realizza 61 presenze e 19 reti messi a segno. Nel 2008 passa alla Stella Rossa. Gioca nella squadra più famosa della Serbia solo per un anno, realizzando 8 gol nelle 20 presenze totalizzate. Dal 2009 Clèo milita nel Partizan di Belgrado, effettuando un’ottima stagione grazie sia al raggiungimento del titolo serbo con 78 punti in 30 gare sia alle 14 reti realizzate in 27 presenze durante quell’anno. L’inizio di quest’anno è stato semplicemente straordinario da parte del serbo-brasiliano, infatti in soli 42 giorni ( tra il 14 luglio ed il 24 agosto ) gioca 6 partite e si guadagna la stima e la fiducia del pubblico e della società con 8 gol di bella fattura tra il secondo ed il terzo turno di qualificazione e gli spareggi per l’accesso alla fase a gironi della Champions League di quest’anno, andando in gol in tutte le gare e segnando addirittura due doppiette contro l’Helsinki e l’Anderlecht. Dopo aver espresso il desiderio di giocare per la nazionale serba, il 4 settembre 2010, Cléo richiede la cittadinanza serba, dopo un incontro ufficiale con il ministro dell’interno Ivica Da?i?. Cléo sigla il suo 10 gol stagionale, proprio nello stesso giorno in cui ha richiesto la cittadinanza, contro l’Hajduk Kula con una rovesciata spettacolare.
L’attaccante è apprezzato anche nello spogliatoio non solo per le sue giocate sul campo ma anche per la sua simpatia e cordialità. Dopo la vittoria ai calci di rigore contro l’Anderlecht del 15 agosto 2010 il difensore del Partizan Marko Jovanovic parla di lui, uomo match per il passaggio del turno: “Cleo è un giocatore incredibile, segna, combatte per la squadra e sono sicuro che presto sarà lui a giocare in un club più grande”. Poco dopo lo stesso numero 9 non esita a rispondere con molta umiltà: “Non si tratta solo di me, si tratta di tutta la squadra. Naturalmente sono felice per la vittoria e i gol mi danno fiducia, ma il passaggio del turno aiuterà tutta la squadra a crescere”. Questa vittoria ha garantito la qualificazione della squadra serba ai gironi di Champions League. Nei gironi riesce a segnare due gol anche all’Arsenal, uno all’andata e l’altro nel ritorno, arrivando quindi a 14 gol in 16 gare disputate. Non riesce però a salvare il Partizan dall’eliminazione.
Gilberto D’Alessio
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