Nemmeno uno dei più classici e accesi derby di tutto il mondo, come quello di Madrid tra Real e Atletico, ha messo in chiaroscuro le potenzialità di uno dei nuovi talenti emergenti del calcio spagnolo. Stiamo parlando di Adriàn Lopez, attaccante dei Colchoneros, capace, nonostante la sconfitta dei suoi nell’anticipo di sabato scorso per 4-1, di mettere in mostra il suo valore e di fare risaltare le sue caratteristiche, impreziosendo la sua individuale prestazione con una rete degna dei miglior talenti presenti in campo in quella serata. Adriàn Lopez Alvarez nasce l’8 gennaio 1988 a Teverga , comune spagnolo di circa due mila abitanti situato nelle Asturie. Inizia a praticare calcio nelle scuole calcio del proprio quartiere prima di approdare all’età di quattordici anni negli allievi del Real Oviedo, prima società di Segunda Division B (equiparabile alla nostra Lega Pro) la quale decide di investire sulle sue potenzialità. La scommessa è vinta ampiamente dagli osservatori della società bianco-blù in quanto, dopo solo un anno trascorso nelle trafile giovanili, passa in pianta stabile in prima squadra nella stagione 2005-06, facendogli firmare il suo primo contratto da professionista. Successivamente alla preparazione svolta nel periodo estivo, Adriàn effettua una strepitosa prima stagione fra i professionisti con 26 presenze e 3 reti messe a segno. Le sue grandi qualità destano l’attenzione di diversi club spagnoli della Liga. A strapparlo alla concorrenza è il Deportivo la Coruna, sborsando circa 330 mila euro.
Il ragazzo ha modo di maturare e di raccogliere i preziosi consigli del saggio mister Javier Irureta, il quale riserva molta fiducia in lui. Nella sua prima stagione con il suo nuovo club (2006/07) colleziona 15 presenze e realizza un’importantissima rete messa a segno il 31 marzo 2007 nella sconfitta al Camp Nou per 2-1 contro il Barcellona. Al 61’ minuto infatti Adriàn sigla la sua prima deliziosa rete in Liga, dimostrando a tutti il suo vero valore. Nonostante le numerose attese intorno a lui, la stagione seguente (2007-08) non si rivela particolarmente felice per il giovane attaccante che non trova lo spazio desiderato in attacco (chiuso dal tandem offensivo Xisco Jumenez-Rodolfo Bodipo) e totalizza solo 7 presenze. Durante la sessione di mercato invernale Adriàn, desideroso di giocare di più, esprime alla società il suo desiderio di provare una nuova esperienza lontano dal Riazor. Il Deportivo Alaves è disposto ad accoglierlo in prestito per la seconda metà della stagione. Il ragazzo così contribuisce alla salvezza del piccolo club in Segunda Division, grazie ai 51 punti conquistati (solo uno in più della quart’ultima retrocessa), impreziosito dal suo score personale di 10 presenze e di 3 reti messe a segno. Ritornato alla casa madre del Depor, il ragazzo viene ancora una volta girato in prestito nella stagione 2008/09 al Malaga.
Durante la stagione, la conduzione tecnica della squadra viene presa prima da Antonio Flores Tapia e poi da Juan Ramor Lopez Muñiz. Durante quest’annata Adriàn effettua 28 presenze (di cui 19 da titolare) con 3 reti messe a segno. I suoi patners d’attacco in quest’avventura con le Boquerones sono il marocchino Nabil Baha (con il quale si trova particolarmente in sintonia) e il veterano Albert Luque. Al termine della stagione il Malaga non raggiunge la qualificazione all’Europa League, distante 7 punti in classifica. Nemmeno a dirlo che al termine della stagione ritorna ancora una volta al Deportivo la Coruna. Alla guida tecnica della squadra c’è Miguel Angel Oruechebarria Lotina che, questa volta, gli riserva un ruolo da titolare. Nella stagione 2009/10, veste la maglia numero 10 in qualità di protagonista nell’attacco del Depor, realizzando ben 34 presenze in Liga (con 4 reti messe a segno) e 5 presenze in Coppa del Re. Anche durante questa stagione ha l’occasione di realizzare una rete al Barcellona il 5 dicembre 2009 al Riazor nella sconfitta casalinga per 3-1 (in seguito alla doppietta di Messi e alla rete di Ibrahimovic). La società bianco-blu al termine della stagione si piazza a centro classifica, conquistando una salvezza tranquilla grazie ai 51 punti totalizzati. Le modeste ambizioni del club galiziano non si sposano con quelle bramose del giovane attaccante, il quale sfrutta la stagione seguente (2010/11) per effettuare convincenti prestazioni, utilizzandola come trampolino di lancio per un eventuale trasferimento in un grande club l’anno seguente. Colleziona così 36 presenze in Liga, con 8 reti siglate, mentre sigla 4 reti in Coppa del Re in 4 presenze.
Col passar del tempo Adriàn acquista sempre più il carattere e la personalità del grande attaccante, capace di metter dentro il pallone in qualsiasi circostanza. Nonostante l’anno in corso si riveli particolarmente felice per l’attaccante a livello individuale, lo stesso non lo si può dire per il club che colleziona deludenti risultati, terminando tristemente lo scorso 21 maggio (nell’ultima di campionato) al terz’ultimo posto in classifica, e retrocedendo in Segunda Division dopo 20 anni di permanenza in Liga. Il suo talento è troppo grande per poter seguire il destino del suo club fra i cadetti, così in quest’ultima sessione di mercato estivo vaglia le proposte di diverse squadre di Liga a lui interessate. D’altronde il suo acquisto è una vera e propria occasione, visto che Adriàn riesce a svincolarsi contrattualmente dal Depor (acquistabile quindi a parametro zero). Fra le società più attive c’è l’Atletico Madrid che ha intenzione di rivoluzionare l’attacco dopo le cessioni di Diego Forlan e Sergio Aguero rispettivamente a Inter e City, e dopo aver già acquistato dal Porto il bomber colombiano Falcao per una cifra vicina ai 40 milioni di euro. Adriàn così il 19 luglio firma un contratto quinquennale con la squadra madrilena. Nonostante l’inizio di stagione non molto convincente da parte dei Colchoneros maturato fino ad ora, il giovane spagnolo è apprezzato dal suo allenatore Gregorio Manzano, il quale lo schiera 11 volte in Liga venendo ripagato con 5 reti realizzate. Inoltre la società del presidente Enrique Cerezo è inserita quest’anno nel girone I di Europa League (contendendosi nella prossima e ultima partita il vertice con l’Udinese). Qui Adriàn gioca 8 partite siglando altrettante 5 reti.
Per quanto concerne il capitolo nazionale, Adriàn passa in rassegna tutte le selezioni giovanili della Spagna, iniziando dall’Under 17 con una presenza, per poi passare in Under 19 con 3 reti in 3 presenze. Con l’Under 20 ha la possibilità di disputare il campionato del mondo di categoria disputato Canada il 30 giugno 2007. Nel girone B della sua Spagna ci sono Giordania, Zambia e Uruguay di Muslera, Cavani e Suarez. Adriàn lascia la sua firma nella prima partita contro gli uruguaiani, siglando una delle due reti del 2-2 finale (Cavani e Suarez sono i marcatori avversari) e nella vittoria per 4-2 contro la Giordania con una tripletta. Forte dei 7 punti conquistati gli spagnoli si classificano davanti alla rivelazione Zambia, mandando l’Uruguay al confronto fra le terze migliori classificate. Agli ottavi gli spagnoli vincono contro il Brasile per 4-2 (siglando l’ultima rete), ma poi si piegano ai quarti di finale alla Repubblica Ceca (ai calci di rigore). La manifestazione gli consente di acquisire notorietà internazionale agli occhi della stampa e osservatori di tutto il mondo, inoltre può esser orgoglioso delle sue 5 reti realizzate, piazzandosi subito dietro ai due capocannonieri della manifestazione, ossia Aguero e Pato (con una rete in più). Successivamente con l’Under 21 disputa il Campionato europeo disputatosi in Danimarca. La selezione spagnola è zeppa di giovani straordinari talenti già ampiamente affermati come Muniain, Mata, De Gea, Diego Capel, Jeffren, Bojan e Victor Ruiz. In questa manifestazione, vinta in finale dagli spagnoli con un secco 2-0 contro la Svizzera , Adriàn vince il titolo di miglior marcatore con 5 reti messe a segno.
Dall’alto dei suoi 180 centimetri per i suoi 71 chilogrammi di peso, Adriàn è un attaccante dall’innaturale fiuto del gol. E’ una punta di movimento, capace di spaziare su tutti i fronti d’attacco, rendendosi imprevedibile per le difese avversarie. E’ dotato di una buona accelerazione palla al piede, inoltre è molto caparbio e testardo nei contrasti fisici. Realizza tanto reti di elevata fattura quanto semplici. Dotato di una pregevole freddezza sotto la porta, non esita la conclusione non appena si trova in posizione favorevole, grazie al suo potente e preciso tiro. Ha tutti i presupposti per migliorarsi, vista la sua duttilità che gli consente di giocare sia come prima che come seconda punta. L’autentico istinto dell’attaccante rappresenta la sua vera ed esclusiva qualità, requisito indispensabile per un futuro Europeo.
(doppietta in Europa League contro l’Udinese)
(sigla la prima e terza rete contro il Real Saragozza)
(unico gol dei Colchoneros contro il Real Madrid)
(realizza la seconda e terza rete per l’Atletico)
(qui la prima rete)
(doppietta contro lo Sporting Gijon con la maglia del Depor)
Gilberto D’Alessio
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