Il campionato olandese degli ultimi anni è stato conteso sino alle ultime giornate. Anche quest’anno la detentrice del titolo, il Twente, è tallonata dalle antagoniste della passata stagione: l’Ajax e il Psv, un’autentica macchina da gol. Infatti, fra queste tre contendenti al titolo, l’ultima ha totalizzato- in 33 gare- ben 74 reti (contro le 30 subite), rispetto alle 57 del Twente e alle 61 dell’Ajax. Questi numeri dimostrano la grande potenzialità del reparto d’attacco delle “lampadine”. Oltre ai più famosi Toivonen, Engelaar e Marcus Berg, sono diverse le giovani promesse della squadra olandese che stanno mettendosi in mostra, fra tutti troviamo: Balàzs Dzsudzsàk, Jeremain Lens e Jonathan Reis.
Balázs Dzsudzsák : è un esterno di centrocampo ungherese nato a Nyìrlugos, in Ungheria, il 23 dicembre del 1986. La sua carriera da professionista inizia con la squadra più famosa dell’Ungheria, il Debrecen. Gioca in questa società per ben 4 stagioni (dal 2004 al 2008) totalizzando 48 presenze e 14 reti (conquistando anche due scudetti), sennonché gli osservatori olandesi del Psv si accorgono delle sue prestazioni sopra le righe e decidono così di fargli firmare un contratto di cinque anni. Nel suo nuovo club subito si mette in mostra, nella sua prima stagione colleziona ben 17 presenze con 3 reti siglate. Da ora in avanti la sua carriera migliorerà sempre, in termini di presenze e prestazioni. Nella stagione successiva si conquista il posto in prima squadra, infatti totalizza ben 32 presenze con 11 reti siglate. Le stagioni successive saranno sempre più in crescendo per lui. Diventa sempre più un perno fisso anche della nazionale ungherese, , dopo esser passato prima in under 17 (6 presenze ed 1 rete) e poi in under 19 (6 presenze e 5 reti fatte). Il suo debutto risale al periodo in cui indossava ancora la maglia del Debrecen. E’ considerato uno dei leader del gruppo dal selezionatore Erwin Koeman, fratello di Ronald (ex Barcellona) e in carica dal 24 aprile del 2008).E’ un esterno che può muoversi a centrocampo in un 4-4-2, oppure come attaccante di fascia in un 4-3-3. Ha un sinistro vellutato e un dribbling elegante: è rapido, salta il terzino, arriva al cross e segna con grande regolarità. E’ capace in fase difensiva ripiegando indietro, dando una mano ai difensori. Ha la capacità di arrivare frequentemente al tiro da fuori aria, ha una buona tecnica e i suoi diagonali hanno una precisione quasi chirurgica. Fred Rutten, l’allenatore del Psv Eidnhoven, nonostante lo utilizzi come esterno di un centrocampo a quattro, l’ha provato anche nel tridente come punta esterna. E’ rapido nei fraseggi, si esalta quando viene servito in profondità. E’ uno specialista dal dischetto e molto bravo sui calci piazzati. Negli ultimi mesi, voci di corridoio volevano Inter, Palermo ma soprattutto Juventus, sulle tracce del laterale mancino del PSV Eindhoven. Nulla di concreto, almeno fino a gennaio, vista la volontà degli olandesi di non privarsi del proprio calciatore prima del mese di giugno. In estate, infatti, secondo quanto riferito dall’agente dell’ungherese, Ferenc Fulop, ai microfoni di un’emittente televisiva, potrebbero aprirsi nuovi ed interessanti scenari per il suo assistito: “Dzsudzsák ha giocato ottime stagioni e diversi club italiani, inglesi e spagnoli si sono interessati a lui. Per ora, però, preferisco non fare nomi. Ad ogni modo, penso che le sue caratteristiche tecniche e tattiche lo possano far inserire al meglio in qualsiasi torneo europeo. Se nella seconda metà di stagione confermerà quanto di buono fatto vedere fino a questo momento, allora meriterà di giocare in un campionato più importante rispetto a quello olandese”.
Jeremain Lens è nato ad Amsterdam il 24 novembre 1987. E’ un calciatore surinamese naturalizzato olandese, attaccante del PSV Eindhoven e della Nazionale surinamese e di quella olandese. È nipote dell’ex calciatore Sigi Lens. Jeremain inizia la sua carriera nelll’Az Alkmaar nel 2005. Gioca per due anni per i biancorossi prima di approdare nella stagione 2007/2008 al Nec. Nel suo nuovo club, dopo un periodo difficile di ambientamento, totalizza 31 presenze con 9 reti realizzate, contribuendo in maniera significativa alla qualificazione per i preliminari dell’ex Coppa Uefa. Nonostante la magnifica stagione, ritorna la stagione successiva, alla casa madre. Gioca quindi nell’Az per le successive due stagioni. Quando l’allenatore del club, Louis Van Gaal lascia il club per andare ad allenare il Bayern Monaco, per Lens accrescono le possibilità di ritagliarsi un ruolo da titolare. Solo nella seconda di queste si concretizza la sua esplosione, realizzando 12 reti in 32 presenze. I dirigenti del Psv lo acquistano nell’estate del 2010, in cambio di Dirk Marcellis, facendogli firmare un quinquennale. Per quanto riguarda il capitolo nazionale, nonostante Lens abbia giocato per l’Under 21 olandese, decide poi di giocare per la nazionale del Suriname viste le possibilità ridotte di giocare nella nazionale olandese. Grazie alla convocazione del tecnico Wensley Bundel, la sua prima gara con la nazionale dell’America Meridionale la disputa contro la Guyana francese nel torneo Parbo Bier Cup. Purtroppo per lui però questo torneo non è riconosciuto dalla Fifa, e quindi Lens non debutta ufficialmente con la nazionale. Ma il 3 maggio 2010 avviene il colpo di scena della sua vita calcistica: il C.T. dell’Olanda Bert Van Marwijk lo inserisce nella lista dei 30 giocatori per la coppa del mondo 2010 in Sudafrica. Tuttavia, il 27 maggio dello stesso anno, lo stesso C.T. comunica che il giocatore non avrebbe fatto parte nella lista dei 23 definitivi . Nonostante ciò, improvvisamente Lens capisce di esser preso in considerazione nella nazione in cui era nato. La soddisfazione arriva per lui l’11 agosto 2010, quando viene convocato per l’amichevole giocata a Donesk contro l’Ucraina, realizzando al 73’ il gol del momentaneo vantaggio (partita che finirà per 1-1). Il suo fisico gli dà la possibilità di giocare sia come prima punta che come attaccante di movimento. D’all’alto dei suoi 178 centimetri per 80 chilogrammi di peso, Lens è dotato di un’ottima tecnica, infatti non esita nel puntare il suo diretto avversario con un dribbling secco. Sa spaziare su tutto il fronte offensivo, è capace di segnare in tutti i modi grazie alla sua grande agilità nei movimenti. Stilisticamente assomiglia a Thierry Henry nelle movenze, anche se dimostra di avere la potenza di Didier Drogba quando ingaggia un duello corpo a corpo con un avversario. Certamente sono paragoni
Jonathan Reis nasce a Contagem, in Brasile, il 6 giugno 1989. Sbarcato in Europa, approda nelle giovanili del Psv. Nell’estate del 2007 firma per 5 anni con il Psv. Ma, nel gennaio del 2010, Johathan viene licenziato repentinamente dalla società per il suo sovrappeso ed il suo incosciente utilizzo di sostanze illecite. Caratterialmente il brasiliano non è mai stato un tipo tranquillo, tuttavia, nell’estate del 2010, la società gli concede un’altra possibilità. Gli propone, infatti, un contratto annuale con l’eventuale proroga di tre anni nel caso avesse mostrato un comportamento professionale. Da quel momento in poi il ragazzo mette la testa a posto. Però talvolta il carattere dei campioni non è sempre gestibile, poiché troppo incline ai vizi: il 21 settembre 2010, alla vigilia della partita, pareggiata poi contro il Roda Jc, il ventunenne brasiliano viene fermato dalla polizia stradale per un controllo. Non potendo rispondere chiaramente alle domande , per ovvi motivi linguistici, accresce il sospetto scaturito nei suoi confronti, tanto da essere condotto al più vicino commissariato per un test alcolemico. Purtroppo il risultato positivo gli comporta una multa ed il ritiro della patente. Inevitabilmente, svanisce la convocazione nella partita domenicale ed arriva la multa dal club. Il giovane dichiarerà poi di “sapere di aver sbagliato e di non aver mai provato a negarlo“. Il brasiliano ha continuato dicendo di essere “molto grato alla sua squadra ed agli allenatori e di essere pronto ad intensificare gli allenamenti per tornare al più presto sui campi di gioco“. Come se non bastasse però la sfortuna gravita attorno al brasiliano: il 20 dicembre 2010 il 21enne si infortuna in maniera piuttosto seria al ginocchio durante la vittoria per 3-1 col Roda, dopo aver preso un durissimo colpo dal portiere avversario Przemyslaw Tyton. Ancora indefiniti sono i suoi tempi di recupero, ma comunque rischia di saltare il resto della stagione. Ecco il video che testimonia l’attimo del suo infortunio:
Reis è dotato di un fisico molto prestante (182 centimetri d’altezza per 82 chilogrammi di peso) che gli consente di fronteggiare difensori che fanno del fisico la loro arma migliore. E’ inoltre dotato di un grande tiro da lontano, capace con ambo i piedi. Il ragazzo è inoltre molto veloce nei movimenti, agile nei disimpegni e abile nel gioco aereo. Non disdegna la giocata in acrobazia, al volo. La semplicità di realizzazione fanno di lui il vero successore dei vari Romario e Ronaldo, nonostante l’instabilità caratteriale.
Gilberto D’Alessio
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