Per i tifosi del Livepool rimane ancora indelebile il ricordo di quell’intrepida gioia, nella sensazionale rimonta sul Milan della finale Champions League giocata ad Istanbul nel lontano 2007, con la successiva vittoria ai rigori. Col passar degli anni, però, la tifoseria dei Reds ha dovuto ridimensionare le sue ambizioni di vittoria a fronte dei vari passaggi di proprietà della società. Prima il duo americano Gillett-Hicks, che acquisisce la maggioranza del club nella stagione 2007/08, e poi l’attuale presidente Tom Werner, in carica dal novembre 2010,e proprietario, tra l’altro, dei Boston Red Sox, squadra di baseball americana. Dopo cinque stagioni trascorse dall’ultima vittoria della massima competizione europea, il Liverpool torna a vincere, il 26 febbraio scorso, la Coppa di Lega, in seguito ad un’entusiasmante finale giunta ai rigori contro i Cardiff. La nuova presidenza ad inizio anno ha scelto di sollevare dall’incarico Kenny Dalglish, ex bandiera dei Reds, subentrata nel gennaio 2011 a Roy Hodgson, nonostante la vittoria della Curling Cup. L’idea di rifondazione del club passa per la scelta societaria di affidare la gestione della squadra a Brendan Rodgers, protagonista del miracolo Swansea. Sotto la gestione tecnica del nordirlandese vengono ceduti giocatori di spessore come Kuyt, Aquilani, Bellamy, Fabio Aurelio, Maxi Rodriguez, per adottare una politica d’acquisto del mercato estivo improntata sui giovani: ciò viene testimoniato dai 19 milioni di euro per Joe Allen, proveniente dallo Swansea, e dai 13,3 milioni per Fabio Borini, approdato dalla capitale (sponda giallorossa). Ma la chiave di volta di questa rifondazione Reds è la forte intenzione di voler puntare su diversi giovani talenti del proprio vivaio: oltre ai vari Shelvey e Kelly, sono presenti in rosa i protagonisti del nostro appuntamento di rubrica, ovvero Wisdom, Sterling e Suso.
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Andre Alexander Shaquille Wisdom è un difensore di fascia destra nato il 9 maggio 1993 a Leeds, nel West Yorkshire. Inizia la sua carriera entrando a far parte a undici anni dell’accademia di calcio di Bradford City. Gioca regolarmente tutte le partite in questo club, dimostrando nell’immediato il suo carattere, caratteristica che lo contraddistingue fra i suoi coetanei. All’età di quattordici anni arriva l’attesa chiamata del Liverpool, precisamente nel gennaio 2008, proponendo una considerevole cifra di acquisto. Arrivato nella Youth Accademy di Kirkby, nel nord di Liverpool, il ragazzo cresce progressivamente fino ad arrivare nella squadra delle riserve. Nel settembre 2010 Roy Hodgson lo convoca in prima squadra per il match di Coppa di Lega contro il Northampton Town. In quell’occasione non ha modo di esordire, ma respira comunque per la prima volta l’aria dell’Anfield Road, nonostante l’eliminazione dalla competizione dei Reds dopo la sconfitta ai calci di rigore contro una squadra di categoria inferiore. Tornato tra le riserve, gli viene affidata subito la fascia di capitano. Poco dopo gli viene prolungato anche il contratto con l’approdo di Dalglish in panchina. Ma il giovane difensore non riesce comunque a debuttare durante la stagione scorsa, continuando a disputare i matches nella squadra riserve. Con l’arrivo in panchina di Brendan Rodgers il ragazzo spera di poter ottenere quella fiducia fino ad ora non concessagli. Fin da subito il giovane occupa un ruolo in prima squadra (partecipando anche alla tournee transatlantica), fino ad arrivare al momento più atteso: il debutto in occasione della trasferta del 20 settembre scorso a Berna, contro lo Young Boys. In quella formazione molto giovane, egli occupa la posizione di terzino destro della difesa a quattro. La ciliegina sulla torta, oltre alla sua titolarità, arriva al 40’ svettando di testa in area di rigore avversaria in occasione di un calcio d’angolo battuto da Sahin. Il giovane difensore di colore svetta con coraggio di testa insaccando in rete il pallone, realizzando una delle cinque reti che i Reds totalizzeranno (vincendo 5-3 in trasferta). Accresce quindi in lui la volontà di debuttare anche in Premier, realizzando questo sogno nove giorni dopo, disputando tutta la partita nella trasferta vincente per 2-5 al Carrow Road contro il Norwich. In queste prime apparizioni si dimostra molto disciplinato tatticamente, tant’è che viene utilizzato anche in diverse partite successive, tra cui nel derby del Merseyside pareggiato 2-2 contro l’Everton. Il suo attuale score è composto da 7 presenze in Premier, 1 in Coppa di Lega e 3 in Europa Leauge. Questo giovane difensore di piede destro, alto 186 centimetri, fa della sua statura fisica un punto di forza che lo rende adatto ai ripiegamenti difensivi con estrema prontezza. D’altro canto è capace anche di rendersi pericoloso, all’occorrenza, in fase offensiva. Sa essere molto utile nel gioco aereo sui calci piazzati. All’occorrenza questo giovane di colore può ricoprire sia il ruolo di terzino destro di una difesa a quattro, o come centrale difensivo di una difesa a tre (soluzione ultimamente adottata da Rodgers). Inoltre Wisdom può vantare di un’importante curriculum in termini di presenze con la Nazionale inglese, partendo dalla selezione Under 16 fino ad arrivare alle due presenze fino ad ora collezionate in Under 21 di Stuart Pearce.
(al settimo secondo video sottostante la sua rete)
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Strana storia quella di Raheem Shaquille Sterling, nato a Kingston, in Giamaica, l’8 dicembre 1994. Fino all’età di cinque anni viene accudito dalla nonna, per poi emigrare con la madre a Londra. Nella capitale frequenta la Copland High School di Wembley. A dieci anni entra a far parte dell’accademia del Queens Park Rangers. La notizia del suo approdo nella società de “le guardie della regina” fa scalpore nella sua nazione di provenienza, tanto da finire in prima pagina in uno dei quotidiani nazionali più popolari come The Gleaner. Nel febbraio del 2010 viene acquistato dal Liverpool per cifra di circa seicentomila euro, con una clausola che avrebbe fatto lievitare questa cifra fino a cinque milioni in base al numero di presenze in prima squadra. Col trascorrere del tempo entra a far parte del giro della prima squadra, con la sua prima partita disputata con i Reds nel 1 agosto 2010 in occasione di un’amichevole di precampionato contro il Borussia Mönchengladbach. Il suo momento più atteso, ovvero il suo debutto in Premier, risale invece al 24 marzo 2012, rilevando Dirk Kuyt nella sconfitta casalinga per 2-1 contro il Wigan, stabilendo tra l’altro il record di secondo giocatore più giovane di sempre a debuttare nel campionato inglese (con i suoi 17 anni e 107 giorni). Nell’agosto 2012 debutta con Brendan Rodgers in Europa League nel match vinto 1-0 contro il Gomel (giocando per 23’ dopo aver rilevato Joe Cole). Altra data significativa per lui è il 20 ottobre scorso, dove sigla la sua prima rete tra i professionisti nella vittoria di misura all’Anfiel Road contro il Reading (diventando anche in quest’occasione il secondo giocatore più giovane di sempre a segnare in Premier, dopo Owen), grazie ad un preciso diagonale di destro dopo esser stato imbeccato con un lancio in profondità. L’allenatore dei Reds gli riserva un’incondizionata fiducia da inizio stagione, avendo totalizzato fino a questo momento 11 presenze in Premier, 1 in Coppa di Lega e 6 in Europa League. Inoltre l’esterno di colore possiede un importante esperienza per quanto riguarda il capitolo Nazionale: inizia dall’Under 16 (9 presenze e 1 gol), poi partecipare l’anno scorso con l’Under 17 al mondiale di categoria (13 presenze e 3 reti), poi una sola presenza in Under 19 per poi disputare due partite in Under 21, debuttando in quest’ultima contro la Serbia nelle qualificazioni al campionato europeo del 2013. Conteso anche dalla nazionale giamaicana (fin quando non avrebbe risposto alla chiamata della Nazionale maggiore), il 10 settembre scorso sgombra il campo da possibili problematiche riguardo la sua nazionalità accettando la convocazione del commissario tecnico della Nazionale maggiore Roy Hodgson per la partita contro l’Ucraina valida per le qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2014, rimanendo tuttavia in panchina. Sterling è un giovane centrocampista esterno alto 170 centimetri che fa della rapidità e dell’accelerazione palla al piede la sua arma migliore. Tende spesso ad affrontare il suo diretto avversario nell’uno contro uno, dotando di una tecnica molto buona per un ragazzo della sua età. Ha personalità da vendere in quanto fra i suoi coetanei ha dimostrato di esser di un altro livello. L’attuale allentore Reds fa stando fiducia a quest’ottimo talento del vivaio, e le sue 11 presenze in Premier e 6 in Europa League lo testimoniano.
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Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre, chiamato semplicemente Suso, nasce il 19 novembre 1993 a Cadice, in Spagna. All’età di 11 anni entra a far parte del settore giovanile della sua squadra della sua città. Nel 2009, in un’amichevole estiva di precampionato, impressiona per le sue ottime prestazioni, tanto da essere annotato sui taccuini di molti osservatori. Nell’estate successiva i talent scout del Liverpool sono disposti a portare il giovane spagnolo nel quartiere generale Reds, per offrirgli la possibilità di maturare in terra inglese. Così il presidente del Cadice accetta l’offerta d’oltremanica, rispedendo al mittente le proposte di contratto di Real Madrid e Barcellona. Ruolo chiave nella trattativa l’ha ricoperta l’allora allenatore dei Reds Rafael Benitez, il quale telefonò di persona il ragazzo per convincerlo. Appena sbarcato a Liverpool, entra nell’Accademia senza la copertura contrattuale, poiché non aveva ancora raggiunto l’età per poter firmarne uno. Ma il 19 novembre 2010 Suso compie il 17esimo anno di vita, regalandosi il suo primo contratto da professionista firmando con i Reds. La sua prima apparizione in prima squadra avviene nell’amichevole del 1 agosto 2012 contro il Borussia Mönchengladbach. Ma la concorrenza in prima squadra è ardua, quindi disputa la stagione scorsa (2011/12) nella squadra riserve con 17 presenze e cinque reti siglate (partecipando anche alla NextGen). Ai nastri di partenza di questa stagione, Brendan Rodgers lo include nella lista dei convocati nella tournee in America e Canada dello scorso luglio. Non ha tempo di rifiatare il giovane centrocampista dai piedi buoni, in quanto solo due giorni prima ha conquistato con la sua nazionale spagnola il Campionato Europeo Under 19. Nella seconda esibizione dei Reds desta particolare interesse degli addetti ai lavori, con la sua buona prestazione contro il Toronto. Inoltre, ha modo di affrontare anche la Roma di Zeman il 26 luglio scorso. Ma il suo debutto ufficiale in prima squadra arriva il 20 settembre 2012 nel match di Europa League contro lo Young Boys, dove disputa ottimamente tutti i novanta minuti di gioco. Tre giorni dopo debutta in Premier League nella sconfitta casalinga contro il Manchester United per 2-1, subentrando nella ripresa all’infortunato Borini. Fino ad ora questo il giovane talento spagnolo sta conquistando a poco a poco la fiducia del suo allenatore Rodgers, che pondera le sue presenze per evitare errori. Nonostante ciò, fino ad ora il centrocampista ha totalizzato 8 presenze in Premier, 2 in Europa League e una in Coppa di Lega, e sicuramente incrementerà le sue presenze nell’arco della stagione. Anche Suso, come i suoi predecessori connazionali, provengono da quella generazione spagnola di talenti che tanto bene ha fatto (e continuerà a fare) negli anni. La sua qualità principale che si denota subito è l’utilizzo del suo piede mancino, molto preciso e calibrato sia nei passaggi di media-lunga distanza che nelle conclusioni verso rete. Ha un’ottima visione di gioco, dispensando assist per i suoi compagni di squadra. Ha personalità nel dribblare l’avversario e, osservandolo bene, non risulta difficile paragonarlo ai vari Iniesta o David Silva per il suo stile di gioco. Di sicuro ci troviamo dinanzi ad uno dei prossimi fantasisti che vestiranno la Roja della Nazionale spagnola negli anni a venire.
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Gilberto D’Alessio
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