Secondo appuntamento con il nostro focus sulle giovani promesse del campionato Bwin. Quest’oggi parleremo di tre giocatori che stanno ben figurando nei rispettivi club, in termini di prestazioni e agonismo in campo. Stiamo parlando di Antonino Ragusa e Nicolas Viola della Reggina, e di Federico Dionisi del Livorno.
Antonino Ragusa è un attaccante esterno nato a Messina il 27 marzo 1990. All’età di 16 anni viene sradicato dalla difficile realtà messinese per approdare nelle giovanili del Treviso. Il cambio di contesto non turba il giovane Antonino, il quale non sente nostalgia di casa, anzi, scala le categorie giovanili fino al punto di mettersi in evidenza con la formazione Primavera nella stagione 2008-2009, dove realizza il tandem d’attacco con Gianmarco Zigoni, figlio d’arte. Il 7 febbraio 2009, all’età di 19 anni, l’allora allenatore della prima squadra Luca Gotti lo fa esordire durante il match valido per il campionato di Serie B tra Rimini e Treviso, terminato 2-2, facendolo subentrare al66’ proprio al posto del suo ex compagno di Primavera Zigoni. Purtroppo, però, questa stagione risulta decisamente straziante per il Treviso, che chiude il campionato cadetto all’ultimo posto in classifica con soli 35 punti. La situazione si complica ancor di più soprattutto quando per il club veneto si materializza lo spettro del fallimento. Ad approfittarne del momento grigio è il Genoa, sempre lesta a fiutare le occasioni che si presentano nel mercato. La società del presidente Enrico Preziosi non esita a tesserare il giocatore, facendolo rientrare in Primavera. Nella stagione 2009/10 gioca nella Primavera rossoblù 22 partite, mettendo a segno 4 reti, rivelandosi uno dei trascinatori dei Grifoni della strepitosa stagione culminata alla conquista del “Triplete”, con il Campionato Primavera, Supercoppa Primavera e Coppa Italia conquistata l’anno precedente. Infatti il Grifone parte a fari spenti nel proprio girone di campionato, terminando al terzo posto del proprio girone A, dietro Sampdoria e Juventus. Dagli ottavi di finale in poi i ragazzi di Mister Chiappino (dei vari Peri, Polenta ed El Sharaawy) vincono tutte le rimanenti partite: contro il Bari, il Chievo,la Sampdoria ed infine l’Empoli nella tanto ambita finale terminata 2-1 per i rossoblù. Dopo aver effettuato il ritiro con la prima squadra di Gasperini , nella stagione successiva, 2010/11, viene ceduto in prestito in Lega Pro alla Salernitana allenata da Roberto Breda. Durante questa stagione si rivela uno dei migliori talenti del campionato, collezionando 32 presenze e con 7 reti messe a segno durante la stagione regolare, nonostante i granata perdano la doppia finale Play-off contro l’Hellas Verona (dopo aver vinto le precedenti quattro gare eliminatorie). A Salerno Antonino viene schierato nel tridente d’attacco prevalentemente formato da Fava e Fabinho. Al termine di questa sua esaltante stagione ritorna al Genoa, ma solo momentaneamente poiché diverse squadre sono interessate al suo cartellino. La società particolarmente più interessata al giocatore èla Reggina del suo ex allenatore e Roberto Breda. Lo stesso ragazzo non esita, quindi, nell’accasarsi tra le fila amaranto, forte della grande stima che nutre per il suo allenatore di sempre. Durante la sua presentazione racconta un curioso aneddoto, ovvero che il Presidente Lillo Foti lo vide già per la prima volta diversi anni fa, quando giocava ancora conla Primavera del Treviso in un match giocato al Sant’Agata, seguendo tutta la partita a bordo campo per osservarne personalmente le gesta, e di questa cosa n’è rimasto sempre colpito. Dopo un inizio decisamente altalenante della squadra (dove a farne le spese è lo stesso allenatore, sostituito da Gregucci dall’8 gennaio scorso),la Reggina resta ora agganciata alla zona play-off. Sigla la sua prima rete con la sua nuova maglia il 26 settembre 2011 nella sconfitta per 3-2 contro l’Empoli. Particolarmente significativa è la doppietta messa a segno nel match contro il Bari giocato il 9 ottobre. Ad oggi Antonino ha realizzato 21 presenze in stagione con 6 reti messe a segno. Il ragazzo si toglie anche la soddisfazione di esordire nella Nazionale Under 21 allenata da Ciro Ferrara, esordendo durante la partita di qualificazione agli Europei 2013 controla Turchia vinta 2-0 allo stadio Bursa Atatürk il 17 novembre 2011, e poi disputando anche quella giocata il 15 novembre dello stesso anno a Ceserano vinta per 2-0 contro l’Ungheria.
Ragusa è un attaccante esterno con spiccate doti offensive. E’ dotato di un’accelerazione fulminea che gli consente di superare il diretto avversario con una facilità disarmante. Ha nelle sue corde anche buone capacità tecniche per offrire ottimi assist per i suoi compagni, in quanto dotato di un ottimo piede destro. Durante l’arco del match, infatti, effettua numerosi traversoni- tesi e precisi- prevalentemente per il suo compagno di squadra, la bandiera degli amaranto Emiliano Bonazzoli. Capace di macinare chilometri lungo la fascia destra, il siciliano mostra di avere la personalità giusta anche nei momenti più difficili della sua squadra, caricandosi sulle spalle le responsabilità e tentando di estrapolare dal suo cilindro la giocata giusta che sblocchi il match. Talvolta pecca di ingenuità, ma ciò è dettato dalla giovane età che porta a strafare in certi momenti. Sa esser molto deciso sotto rete, sfruttando al meglio e con la giusta cattiveria le occasioni che gli capitano. Quando militava nel settore giovanile del Genoa mister Gasperini lo ribattezzò come il “piccolo Sculli”. Nel suo destino ci sono palcoscenici di gran lunga più considerevoli, con diverse squadre di Serie A interessate al suo cartellino.
Ben diverso è il destino di uno dei suoi compagni di squadra nella Reggina, ovvero di Benito Nicolas Viola, centrocampista nato a Taurianova il 12 Ottobre 1989. Difatti, proprio durante quest’ultima sessione invernale di mercato, il Palermo si è assicurato il 30 gennaio scorso il cartellino del giovane metronomo amaranto, mettendo a segno un grande colpo di mercato e bruciando in anticipo le pretendenti al suo acquisto (su tutte ricordiamo Genoa e Fiorentina). Nel testimoniare la grande volontà di approdare in terra siciliana ha avuto modo di dichiarare: “Genoa e Fiorentina? Posso dire che il Palermo è stata la società che più di tutte ha dimostrato di credere nelle mie potenzialità. Credo molto in questa società e non vedo l’ora di poter ricambiare sul campo la fiducia riposta nei miei confronti”. Fratello maggiore di Alessio (attaccante anch’egli di proprietà del club calabrese), Nicolas un autentico prodotto del settore giovanile amaranto. Entra giovanissimo nel settore giovanile amaranto, passando in rassegna tutta le trafili giovanili. Nella stagione 2006/07 approda nella categoria Primavera, dove ben presto si conquista i gradi di capitano. Durante questa stagione si classifica con la sua Reggina al terzo posto nel Girone D, dietro Palermo e Catania. Purtroppo poi viene eliminato dall’Inter ai quarti di finale. Il suo rullino di marcia è in ogni modo soddisfacente, in quanto sigla 10 reti durante l’anno (tra cui uno al Milan nei quarti di finale della Final-Eight). Le sue buone prestazione con la squadra primavera gli hanno dato l’opportunità di entrare a far parte della rosa della prima squadra amaranto nell’estate della stagione successiva, la 2007/08, prendendo parte al ritiro estivo ed al torneo internazionale di Chicago. Il momento del suo debutto in prima squadra arriva in occasione del match valido per il ritorno degli ottavi di Coppa Italia tra Inter e Reggina, terminato 3-0 per i padroni di casa, giocato il 17 gennaio 2008, venendo schierato come titolare. Calca, invece, il palcoscenico della Serie A l’11 gennaio 2009 durante la sconfitta allo stadio Granillo per 3-2 contro la Lazio, rilevando Tognozzi al 56’. Dopo tre successive presenze in massima serie, subentrando dalla panchina, disputa la sua prima partita da titolare il 31 maggio nella gara interna pareggiata 1-1 contro il Siena, dietro la coppia d’attacco composta da Brienza e Stuani (tra l’altro venendo sostituito al 69’ dal fratello Alessio). Arriva la soddisfazione della sua prima rete con la maglia della Reggina il 24 agosto 2009, nel posticipo serale di Serie B giocato al Dino Manuzzi, al minuto 87’ dopo aver rilevato al 57’ Pagano. Termina la stagione 2009/10 con13 presenze effettuate, con anche una presenza in Coppa Italia. Ma è la stagione seguente, 2010-2011, incui il giovane mediano mette in luce tutte le sue caratteristiche, giocando con più continuità. Al termine della stagione riesce ad accedere con i suoi compagni ai Play-off, forti del terzo posto conquistato grazie ai 61 punti totalizzati durante l’anno. Gli amaranto purtroppo perdono poi le semifinali play-off a fronte dei due pareggi contro il Novara (0-0 incasa, 2-2 fuori casa). Nicolas disputa 32 partite effettuando 5 reti (con la sua prima doppietta in carriera grazie a due penalty trasformati nella trasferta giocata contro il Cittadella). Durante questa stagione ha totalizzato fin ora 15 partite con 3 reti realizzate, andando a comporre un reparto di centrocampo reggino di tutto rispetto, con gente come Ceravcolo, Barillà, De Rose, Castiglia e Colombo. Per quanto concerne il capitolo Nazionale, Nicolas ha alle spalle presenze nelle categorie Under 16, 17 e 18, prima di approdare il 15 novembre2007 inNazionale Under-19 segnando un gol nella partita di qualificazione all’Europeo di categoria controla Croazia.
Mancino naturale, Nicolas viene paragonato dall’ambiente come il nuovo Pirlo, soprattutto per la somiglianza della storia del suo ruolo, proprio come l’ex metronomo del Milan. Infatti nelle giovanili amaranto ha giocato prevalentemente da trequartista, poi solo negli ultimi anni ha arretrato il suo raggio d’azione di alcuni metri, collocandosi davanti alla difesa. Questo ruolo gli è molto congeniale poiché sfrutta al meglio la sua qualità peculiare, una buona tecnica coadiuvata con un buon possesso palla. Non ha difficoltà, infatti, a far circolare il pallone nella mediana, dettando in questo modo i ritmi di gioco per i suoi. All’occorrenza dimostra di esser anche polivalente, potendosi schierare anche come interno di centrocampo. Con il suo mancino disegna traiettorie sempre pericolose sia sui calci d’angolo, ma soprattutto dalle punizioni dal limite. E’ molto legato al Mister Pillon in quanto è stato il primo a dargli fiducia all’età di 17 anni, nonostante tutto ha più volte dichiarato di essersi trovato bene anche con gli altri allenatori quali Novellino, Atzori e Gregucci. Nicolas ha un piede vellutato, gioca preferibilmente sul centro destra per accentrarsi e cercare la porta. Ha un ottimo dribbling e un buon controllo della palla ed è’ dotato anche di un ottimo fisico (1,81cm). Il ragazzo rimarrà fino a giugno a Reggio prima di fare il salto di qualità tra i rosanero. Magari in Sicilia contenderà la conclusione sui calci piazzati alla bandiera dei rosanero Fabrizio Miccoli, per il quale ha già espresso grande desiderio di poter giocare un giorno al suo fianco.
(minuto 0:35 del video sottostante)
(minuto 2:39 del video sottostante)
Federico Dionisi è un attaccante del Livorno nato il 16 giugno1987 a Rieti. Inizia la sua carriera all’età di sedici anni tra i dilettanti nel Monterotondo nella stagione 2002/2003, dove effettua 7 reti in 13 presenze. Le sue convincenti prestazioni convincono la stagione seguente l’ex DS messinese, Mariano Fabiani, a farlo vestire la maglia del Messina nella stagione del ritorno in A dei siciliani. Però, chiuso dai vari Di Napoli, Amoruso e Zampagna, Dionisi non riesce a disputare alcuna presenza in partite ufficiali. Nella stagione 2004/2005 torna dove aveva fatto bene l’anno precedente, al Monterotondo in Serie D, dove colleziona 33 presenze con 14 gol realizzati, all’età di 18 anni. Non passa inosservato agli osservatori dell’Atletico Roma (ex Cisco Roma), i quali lo fanno sposare il progetto della società romana nella stagione 2005/06. Non va, però, tutto come sperato, in quanto il giovane attaccante colleziona solo 10 presenze senza mai segnare. Dopo questa stagione alquanto deludente, in quella successiva, la 2006/07, passa all’Olimpia Celano in Serie C2 dove, in due anni, realizza 74 presenze con 27 reti messe a segno. Il 2 gennaio 2009 l’interesse del Livorno si concretizza nell’acquisto del suo cartellino, nonostante venga lasciato fino al termine della stagione nella squadra abruzzese in prestito. La squadra amaranto riesce così a strappare il giovane talento alla concorrenza spietata di altre squadre come Empoli, Palermo e Pescara. Nella stagione 2009-2010 debutta quindi in Serie A con la maglia amaranto dei livornesi il 23 agosto 2009 alla prima giornata di campionato contro il Cagliari, sostituendo all’88’ Francesco Tavano; colleziona in tutto 3 presenze in Serie A (contro Cagliari, Bologna e Inter) e 2 presenze in Coppa Italia con un gol segnato al Torino realizzato il 14 agosto 2009. Purtroppo la società labronica non disputa un girone d’andata particolarmente positivo. La situazione non aiuta il giovane Federico a poter emergere, venendo spedito il 20 gennaio2010 inprestito alla Salernitana. Mai nessun inizio poteva esser dei migliori, infatti il 23 gennaio al suo esordio in Serie B con la squadra campana subentra all’attaccante Caputo al 31′ del secondo tempo mettendo a segno subito una doppietta nella partita contro l’Ancona. Nonostantela Salernitanatermini in Lega Pro, il bottino personale di Dionisi è molto soddisfacente, con 18 presenze e 10 reti fatte. Convinto Nella stagione seguente il Livorno decide farlo ritornare fra le sue fila allenata da mister Pillor, che gli dà l’arduo compito di sostituire l’ex bomber amaranto Cristiano Lucarelli. Fa il suo esordio stagionale in Coppa Italia controla Cremonesesubentrando nel secondo tempo. Il 28 agosto fa il suo esordio in campionato e segna subito contro l’Albinoleffe. Conclude la stagione con 10 gol in 38 partite. Il 27 agosto 2011 segna una doppietta alla prima di campionato nella vittoria esterna per 1-2 contro il Crotone. A causa di un infortunio non gioca per un lungo periodo di tempo e la squadra amaranto ne risente in termini di risultati. Nella stagione 2011/12 ha disputato fino ad ora 22 presenze con 9 centri realizzati, diventando il punto fisso dell’attacco amaranto. Mister Madonna infatti si fida molto delle qualità del giovane attaccante, schierandolo prevalentemente in tandem con il brasiliano Paulinho.
Dionisi è un attaccante centrale, capace anche di spaziare su tutto il fronte offensivo d’attacco. Dall’alto dei suoi180 centimetriper70 chilogrammidi peso, è molto abile nel saper sfruttare le occasioni che gli vengono offerte grazie al buon fiuto del gol che ha sotto rete. E’ molto intelligente nel saper aprire varchi di gioco importanti grazie ai suoi movimenti senza palla molto apprezzati dai suoi compagni. Molto bravo nel gioco aereo, non esita nell’affrontare l’avversario sul piano fisico. E’ dotato inoltre di una discreta tecnica, inoltre non esita nell’effettuare potenti conclusioni da lontano quando ne ha la possibilità. E’ diventato uno dei beniamini dell’Armando Picchi di Livorno, grazie alle buone prestazioni effettuate, ma soprattutto mostrando di sudare la maglia ogni qual volta scende sul terreno di gioco. Molti occhi di club di Serie A e B sono puntati su di lui. Una cosa è certa: il presidente del Livorno Spinelli non farà andare via il suo gioiellino ad una cifra irrisori
(minuto 0:50 del video sottostante)
(minuto 1:22 del video sottostante)
Gilberto D’Alessio
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