Nella Liga è terza a quattro punti di distanza dalla capolista Atletico Madrid, ha abbandonato la Champions League ai quarti di finale ma il Barcellona rappresenta sempre un modello per tutti. C’è un gioiello collettivo che si chiama cantera, una fabbrica di talenti costruiti secondo principi condivisi, in un sistema tattico e di gioco uguale da quando sei bambino a quando calchi il prato del Camp Nou. La Champions dei giovani non poteva non andare al Barcellona, che ha un under 19 simile ad una vera e propria macchina di guerra. In Spagna la squadra dei ’95 blaugrana è definita la più forte di tutti i tempi, superiore anche a quella della classe ’87.
In un gremito “Stadio Colovray” di Nyon il Barcellona ha sconfitto un ottimo Benfica in finale. E’ finita 3-0 per i blaugrana, una vittoria maturata nel primo tempo. La svolta arriva al 9′, quando El Haddadi s’invola sulla fascia (forse il pallone era anche uscito dal campo), entra in area di rigore e serve il difensore centrale Tarin che batte Graca. Al 14′ il Benfica potrebbe rimettere la partita sui binari della parità, s’accende la stella Rochinha che viene stesa in area di rigore. Dal dischetto va Romario Baldè, il cui tiro si stampa sulla traversa. Al 33′ ci pensa il solito El Haddadi, capocannoniere della competizione con undici gol, un vero e proprio fenomeno. Il Barcellona farà bene a blindarlo quanto prima, ha una clausola di 12 milioni di euro, una situazione simile a quella di Sanabria, acquistato dalla Roma e girato in prestito al Sassuolo. L’attaccante di origini marocchine ma di nazionalità spagnola ha capitalizzato un’azione personale di Traorè che ha bucato la difesa del Benfica e ha servito El Haddadi a centro area.
Nella ripresa il Benfica attacca ma non fa male, la manovra offensiva della formazione portoghese è poco incisiva. La partita resta sul 2-0 fino all’88’ quando El Haddadi inventa l’ennesima perla: un gol da centrocampo che sorprende Graca.
A Nyon è tempo di premiazione, festeggia il Barcellona, tutti in cerchio a cantare “Campeones”. Un successo meritato considerando che hanno vinto tutte le partite tranne il pareggio contro il Milan, un piccolo orgoglio italiano nella prima edizione della Youth League.
Ciro Troise
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