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Tutino goleador dell’Under 17, piccoli campioni crescono

Seminare bene per raccogliere meglio. È il progetto del Napoli per i nuovi talenti, c’è già il primo frutto della covata. Genny Tutino, classe ’96, non perdona. Aveva fatto parlare di lui per il successo nella Viareggio Junior Cup con i Giovanissimi e successivamente per il titolo di vicecampione d’Italia nella stessa categoria. Poi la doppietta segnata, con un terzo gol annullato, al suo esordio nel campionato Primavera contro il Gubbio. Infine la consacrazione internazionale: la convocazione dell’Under 16 dove ha dato spettacolo segnando anche un gol nella doppia amichevole con la Svizzera a Zurigo del settembre scorso, e quella nell’Under 17 per il torneo di Eliat in Palestina. Ieri contro l’Ungheria il gol partita per il successo (1-0) nell’ultima giornata della manifestazione. Rapido negli inserimenti, ottimo tanto in fase realizzativa che nelle chiusure difensive è il prototipo dell’attaccante moderno.

 «Esplosivo e dotato di grande accelerazione – racconta Gaetano Fedele – davvero un bel fisico per l’età che ha».

 I paragoni si sprecano, da Cavani ad altri campioni internazionali. Di acqua sotto i ponti, però, ne deve passare ancora tanta. Tantissima. Ma non solo Tutino. Mercoledì a Nocera sarà la volta di Maiello e Ciano a mettersi in mostra. Dopo aver vinto con il Crotone proprio contro i rossoneri, i due azzurrini che giocano con la squadra calabrese risponderanno alla convocazione della rappresentativa di serie B in occasione della gara amichevole tra la B Italia, allenata da Massimo Piscedda, e quella Under 20 guidata da Luigi Di Biagio. Calcio d’inizio al San Francesco alle 20.45. Non dimenticando mai i gol di Lorenzo Insigne che stanno lanciando il Pescara ai vertici del campionato di serie B, in Lega Pro Luigi Sepe è in procinto di diventare il portiere titolare a Pisa. Poi le giovanili azzurre con Del Bono e Barone stelle tra i ’95, Gaetano, Palmiero e il portiere Contini nei ’96, Granata, Palumbo e Di Iorio nei ’97. E poi ancora Roberto Insigne, Celiento e tanti altri ancora. Napoli ha sempre espresso un ottimo materiale ed oggi si sta lavorando per non farlo scappar via. In attesa di altri investimenti in strutture e senza pensare ai risultati immediati nei rispettivi campionati. Ne è l’esempio la Primavera di Dodo Sormani. Magari non arrivano grandi successi ma il fatto di affrontare un campionato con ragazzi anche di tre o quattro anni inferiori alla media che si impongono in campo internazionale significa progettualità che guarda al futuro.

 

La Redazione

P.S.

Fonte: Il Mattino

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