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« Stasera … che Sera » !

Calcio in Rosa - Cavani tripletta... travolge la Juve. Una domenica bestiale.

In quell’aria natalizia da poco trascorsa, c’è  stata un’ atmosfera particolarmente magica che ci ha permesso di sognare e fantasticare sul mercato di ‘riparazione’ che è ora in atto, ci siamo distesi sui sogni. Stiamo lavorando in sordina sul mercato.

Ora, però, spazio alla realtà. 

Il Napoli ci è mancato ed il ritorno in campo non è stato dei migliori, la sconfitta di giovedì scorso a Milano, contro l’Inter, non è stato il preferibile dei ‘bentornati’, ma non è stato nemmeno catastrofico, e soprattutto non ha inciso irrimediabilmente sulla classifica attuale.

Non abbiamo nemmeno paura di un possibile gravare sulla psicologia dei nostri uomini, lo abbiamo ritenuto un semplice ostacolo sul percorso, non di certo un baluardo d’ acciaio insormontabile. Non siamo passati a casa dei campioni del mondo, potevamo, ma non è successo, la fine del mondo non è.

Oggi c’è la gara delle gare per i napoletani, è Napoli-Juventus, la ‘ rivale’ per antonomasia. La partita piu attesa, è quasi un derby , la vittoria ci lancerebbe in solitaria al secondo posto ed in più ci consentirebbe di fare chiarezza sulle reali forze che ha il Napoli … sul ‘dove’ concretamente può arrivare questa banda si scalamanati divulgatori di gioie straordinarie.

Sold out al San Paolo. Stadio pieno, gremito più del solito.

A far ingresso per primi in campo sono gli atleti bianconeri accolti da immaginabili fischi. La formazione di Del Neri dovrà fare a meno di Felipe Melo fuori per squalifica e di Fabio Quagliarella per infortunio.

Ecco, Fabio Quagliarella, quest’ uomo avrebbe dovuto essere il punto focale di questa partita tanto attesa. 

Nei giorni che hanno preceduto questa serata il punto fisso per questa gente, insieme all’ importanza in sé che rappresenta la Juve per noi, era il ‘ritorno in patria del disertore’, del, come si suol  dire a Napoli, ‘ o’ votabandiera ‘ … sì, di colui che improvvisamente, senza preannuncio, senza spiegazioni, senza salutare il suo popolo ( di cui si era autodefinito capo e bandiera sincera e fedele ) va via nella fredda Torino vestendo i colori della nostra storica ‘rivale’. Questo ragazzo che ha parlato a metà o addirittura non ha parlato affatto.

Ma stasera non c’è spazio per i vecchi ricordi dolorosi e per le delusioni, il destino stasera ha deciso così, Fabio non è presente, non giocherà come avversario nella sua arena che l’ ha visto gladiatore . La ‘vendetta’ o la verità stasera è rimandata.

A Quagliarella va un mio sincero in bocca al lupo. Tutta Napoli ha solo  bisogno della verità perché la rabbia e la delusione si traveste con una camicia velata di odio, che sappiamo che è pur sempre un sentimento, non ci sei ancora indifferente Fabio, parlaci e dopo, poi, dicci ‘CIAO’, quel semplice saluto che volevamo, solo quello. 

Ma Eccoli i miei uomini accolti con cori ed ovazioni che li aiuta visbilmente nella loro volontà di esaltarsi per noi al massimo.

Vengono a salutarci. Dai vari settori i tripudi di mani. 

Nonostante l’ approccio discordante al campo tra le due squadre, la Juve si presenta di gran lunga più aitante, massiccia, sarà per la stazza di tanti sui giocatori, l’imponenza nel fisico che hanno questi suoi atleti (tra questi Luca Toni, prima per lui in maglia bianco-azzurra) sarà questo od altro, ma più li osservo e più mi danno la sensazione di aver di fronte ‘Davide contro Golia’ , ma… sappiamo tutti come è finita.

Ritornano negli spogliatoi mentre i tifosi fremono, quei 10 minuti non finiscono mai.

Ci siamo, sopraggiungono gli schieramenti.

C’è tanta gioia e voglia di voler strafare in campo, si  vuol superare la sconfitta di Milano ufficialmente.

La curva B ci rallegra con una corografia da brividi, regala emozioni ai partecipi e ad i nostri uomini in campo.

Manca poco al fischio d’inizio di Morganti, colui che nelle menti dei napoletani non ha mai lasciato un bel ricordo .

Il Napoli batte il calcio d’inizio.

Partiamo in attacco e cerchiamo di insidiare la metà campo avversaria, anche se vediamo un Napoli rigido, un po’ sfaticato, senza eccessivo movimento, e una Juve pronta ad approffitarne, ma il mio Napoli resta convincente allo stesso tempo.

Di fatti dopo poco, la marcia giusta viene innestata. Le fasce iniziano a fare scintille, entrambe le corsie danno un apporto notevole con un super Maggio da un lato ed un raffinato Dossena quasi del tutto recuperato, dall’ altro.

Il Napoli sembra dominare in campo, la Juve non riesce a reggere il confronto.

Azioni su azioni per il Napoli, quando al 20′ minuto… gooooooooal !  Napoli in vantaggio!

Gargano per Maggio, traversone di quest’ultimo per Cavani che la mette dentro di testa all’ angolo alla sinistra di Storari ! Che gioia… Segna sempre lui, occhi al cielo matador, occhi al cielo. Che Napoli ! Siamo in vantaggio contro la Vecchia Signora bianco-nera sotto il cielo di Napoli !

Il vantaggio decreta un radicale cambiamento di andamento, la formazione azzurra ingrana la marcia successiva, la superiore.

A 23 ‘ l’ arbitro annulla un goal alla Juve per un fallo di Toni su De Sanctis, l’arbitro ci vede bene ( per fortuna ).

Dopo solo un minuto un assistente di Morganti ci nega la seconda emozione forte di questa sera, Gargano proietta Cavani, ma l’ arbitro chiama fuorigioco… che non c’è.

Ma il nostro matador non si da per vinto e dopo due minuti dall’ingiusto ‘stop’….di nuovo lui ! Gooooooooooal ! 

Campagnaro per Dossena, stavolta il cross arriva dalla corsia sinistra, che lancia per Cavani. Ancora di testa. Disperde Traoré.

E’ un mostro sacro. Uomo immarcabile.Non sbaglia un colpo. Ah, che ebbrezza indicibile, che esuberanza spropositata !  Cosa sei ?! Cosa, matador ?! E’ il calcio… quest’ uomo è il calcio !

La Juve non riesce ad insorgere, il Napoli dirige in spigliatezza .

Finisce il primo tempo con la Signora in ginocchio.

Palese la gioia che si manifesta sugli spalti, il secondo tempo avrà tutto un altro sapore, ma guardia alta, vietato sedersi sugli allori.

Ora attenti e concentrati fino all’ ultimo, le insidie e il ‘non mollare’ terminano quando l’arbitro fischia.

Inizia il secondo tempo.

Batte la Juve, partono, ma De Sanctis non si fa trovare impreparato su Toni.

Pochi minuti e Del Neri sfrutta il secondo cambio, Del Piero per Amauri, ma a pochi istanti dal cambio… il San Paolo esplode… Gooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooal  goal goal goooooooooal !!! Estasi !

Lui, lui, lui ed ancora lui… il nostro propellente nucleare EDINSON CAVANI la mette dentro ! Triplete ! Lavezzi per Hamsik, cross basso per Cavani che si tuffa e manda in rete nuovamente di testa o di tacchetto, è un mistero, ma comunque la butta dentro ! Il trio meravilla sminuzza la juve ! 

Azione spettacolare ! l’azzurro invita a nozze un intero San Paolo e la mondovisione !

Napoli… « TU SI ‘NA COSA GRANDE PE MME…. NA COSA CA NUN AGGJA AVUTO MAJE, NU BENE ACCUSSì … ACCUSSì GRANDE » !

Al 20′ incanto di Lavezzi che ne salta tre, entra in area e ci rende partecipe del suo ‘avanzato stato di generosità’, invece di provare il tiro, prova a servire Cavani. La palla non arriva, applausi inevitabili al piccolo fulmine per i suoi progressi in termini di altruismo.

Vorrei non finisse mai questa partita e al contempo non vedo l’ora di festeggiare orgogliosamente questa vittoria ed il solo fatto di ESSERE UNA TIFOSA DEL NAPOLI.

Il Napoli non si ferma e Cavani VUOLE il poker.

Che Napoli, che pressing. Che goal, magnifici tutti e tre.

Quanto è immenso questo Napoli. Squadre, al mondo, come queste NON CE NE SONO, NON CE NE SONO !

Al 23′ del  s.t. entra Aronica al posto di un bellissimo Dossena che pian piano ritrova la sua efficienza sulla corsia mancina.

E dopo 10 munuti il secondo cambio, Mazzarri manda Yebda al posto di Hamsik, accompagnato da gli applausi dei presenti. Meritatissimi direi.

Al 38′ il mister inserisce Sosa, esce el matador, tutti in piedi ad elogiare il nostro uomo, il nostro messia, merita gli applausi di tutti i presenti e chissà… magari qualche juventino sbalordito da tale mostruosità si sia lasciato abbandonare ad un battimani.

Non è finita.

Ci prova Gargano, poi Sosa, il Napoli nonostante sia sul 3:0 non molla mai, è questa la giusta mentalità.

Mi guardo intorno in cerca del ‘nemico’, in cerca del tifoso napoletano-juventino, lo riconosco, perché sul 3:0 son coloro che sfuggono come gatti pestati, ma non li cercavo per insultarli, assolutamente, il calcio è uno sport, e loro, pur essendo di Napoli, quando si tocca il tasto ‘Napoli come squadra’ van ben oltre agli sfotto’ calcistici, vanno contro alla loro stessa città, e diventano uguali ( se non peggiori) a chi del Napoli e di Napoli ne parla con malvagità ed ingiustificata cattiveria. Li avrei fermati per capire, per guardarli in faccia, leggergli in viso e chiedergli in tutta sincerità, serenità e curiosità : ” ma come si fa? come fai a non tifare napoli ? La squadra della tua città. Ma non lo senti dentro questo calore, questa gioia, questa forza che solo questo posto, e quei colori raggianti che vedi in campo possono donarti, l’aria che vige in questa città è un toccasana per l’anima “. Beh, glia vrei detto questo e tanto altro, ma l’ignoranza di tanta gente non ha limiti, Maria si ferma e diventata egoista per qualche istante :” ma chi se ne frega? Contenti loro… Cosa si perdono “

« …chi è nato ‘a Napoli adda tene’ ‘o sangue azzurro dind’ ‘e vene »

Maria, il San Paolo, Napoli azzurra festeggia la vittoria in preda a canti e lacrime di gioia senza fine.

In campo si continua. Ancora Lavezzi, sarebbe il massimo vedere andare in goal anche il nostro pocho, lo stadio salterebbe in aria, ma Chiellini riesce a fermarlo.

Finisce così 3:0… Napoli batte Juventus ! Napoli stende la Signora … da gentiluomo, ed impartisce lezioni di gioco.

Insegnamenti di calcio ad una ‘zebra’ colpita da un ‘ciucci’, da una ” squadra da metà classifica” ( come ci definiscono gli invidiosi).

E’ la reazione che tutti si aspettavano, la parentesi con l’ Inter ci ha fortificato, non ci ha segnato negativamente.

Un Napoli sereno ha gestito fino alla fine il match senza problemi.

Son convinta che ciò che di negativo avverrà nel calcio italiano d’ora in avanti in termini di dirigenza gare sarà dovuto all’ incompetenza, che si prendessero, dunque, provvedimenti affinché certe supposizioni da parte di qualsiasi squadra italiana non avvengono, e non lasciar, quindi, spazio ad inutili congetture.

Cavani che simula ancora Careca, nel ’88 Careca, a Torino, gliene butto’ dentro 3 nella partita che finì 5-3 per noi.  Edinson…un 10 e lode per questo essere supremo, che si dimena a tuttocampo. De Sanctis, una certezza.Grava… non ho più parole per definire il suo carattere, il suo temperamento.

Sempre più parte integrante del ‘progetto Napoli’. Se ci fosse stato lui a Milano… ma quando mi segnava UN Thiago Motta ?

Grazie a voi tutti la piazza è in festa, siete ” l’ oro di Napoli ” e fino alla fine si resta allo stadio… fino alla fine ‘CANTA NAPOLI’. C’è sovreccitazione di massa a Fuorigrotta. La festa è per tutta la città, non si limita alle zone circostandi dell’ impianto sportivo.

PERCHé NON SOGNARE ? CHI CI DICE CHE IL SOGNO NON POSSA TRAMUTARSI IN REALTà ? CHI ?

SOGNATE POPOLO… SOGNATE LA REALTà è VICINA.

A cura di Maria Merone

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