Altri Insigne? Magari. Il lavoro certosino sul vivaio, la programmazione, la cura dei particolari ma soprattutto la fiducia nei giovani. Da qui bisognerebbe ripartire per creare nuovi talenti. “La scugnizzeria” però al momento è solo un’idea, nulla più. Il Napoli ha le squadre giovanili un pò qua e un pò la per la provincia, dai Kennedy ai Camaldoli al centro sportivo di Sant’Antimo in attesa che i lavori al centro di Castel Volturno prendano vita. Il vero quartier generale della primavera è il centro di Sant’Antimo, il Napoli non ha scuole calcio sul territorio. Gli azzurri non vincono un campionato dal torneo Beretti 2011 e la Primavera, qualificatosi per gli ottavi di Champions, non ha raggiunto i playoff scudetto. Nel settore giovanile non c’è spazio per l’improvvisazione o per chi non vuole rinnovarsi. Il progetto di cantera è ancora molto distante, il Napoli ama lavorare sui giovani ma tramite il proprio scounting. E’ la visione del calcio di De Laurentiis, lontano da quello degli sceicchi anche se di denari ne ha messi tanti anche il presidente. Lo scugnizzo più famoso resta sicuramente Fabio Cannavaro, che ha alzato la coppa del mondo nel 2006.
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