Al via i Quarti di Finale-Play Off del Campionato Primavera: il percorso del Napoli, in campo quest’oggi contro il Palermo alle ore 16 (segui la diretta testuale di Iamnaples.it), potrebbe incrociare in caso di successo il Chievo nella prima semifinale del 5 Maggio, viatico per accedere alle final eight del torneo. Gli scaligeri (classificatisi quarti nel Girone B alle spalle di Milan, Inter e Varese) hanno offerto una buona al Campo Comunale “Tre Stelle” di Desenzano del Garda contro il Catania, compagine che ha conquistato il quarto piazzamento nella regular season conteso proprio con il Napoli di Sormani, prendendo sin dall’inizio le redini del match con personalità ed effettuando giocate di qualità, non completamente evidenziate dallo striminzito 2-0 finale. Nel 4-3-3 proposto dal mister veronese Nicolato ha spiccato il tridente offensivo composto da Kirilov, bulgaro classe ’92, Ekuban, ghanese classe ’94 e dal classe ’92 Grandolfo, inserito nella rosa della prima squadra e proveniente dalla “Cantera” del Bari: nota è la sua tripletta realizzata nella scorsa stagione proprio con la maglia dei “galletti” nell’ultimo match del Campionato di Serie A contro il Bologna. i tre attaccanti non hanno dato respiro alla retroguardia siciliana, salvata in molte occasioni dalle prodezze dell’estremo difensore classe ’94 Bouallegue. L’inedito schieramento iniziale dei rossoblù, ovvero il 4-4-2, non ha sortito gli effetti sperati dal tecnico Pulvirenti, che ha visto i suoi ragazzi chiudersi a riccio non dando quasi mai “segnali di vita” in zona-gol. La rete che ha sbloccato il risultato in favore dei padroni di casa è arrivata grazie al colpo di testa di un altra pedina interessante, quale il difensore maliano classe ’93 Coulibaly: imponente dal punto di vista fisico e disciplinato per quanto riguarda l’aspetto tattico. Non meno evidente poi la prova offerta dal centrocampista classe ’92 Gallo, sempre pronto a rubar palla e a far ripartire l’azione. Insomma gli “scugnizzi” nostrani, qualora riuscissero a superare l’ostacolo Palermo, dovrebbero prestare molta attenzione alle “bocche da fuoco” della formazione veneta.
A cura di Antonio Fusco
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