Il Carnevale e la Viareggio Cup, un binomio che per gli amanti del calcio giovanile va di pari passo da settantasette anni. C’è chi prende appunti, chi studia, chi prova ad individuare i talenti più interessanti tra un carro e l’altro, ma a ridimensionare la magia di una competizione prestigiosa, oltre al maltempo, è la pessima condizione di alcuni terreni di gioco, compreso quello dello stadio di Viareggio dove si disputerà la finale. Dopo il clamore mediatico creato dall’assenza della Juventus, anche il responsabile del settore giovanile del Milan Filippo Galli si è lamentato per le condizioni del campo ed ha annunciato che la società rossonera non parteciperà al torneo nella prossima stagione. Schermaglie, polemiche che non intaccano lo spettacolo delle nuove leve del calcio che si confrontano in un torneo molto interessante. I gironi s’avviano al termine, ci sono già otto squadre su sedici qualificate agli ottavi di finale: Palermo, Atalanta, Napoli, Inter, Torino, Bruges, Psv Eindhoven e Verona, abbandona, invece, la Toscana il Milan campione in carica. Oggi si conosceranno gli altri verdetti, tanti gli scenari interessanti: la Roma proverà a chiudere la pratica contro il Pescara, la Fiorentina lotterà contro la Cremonese per non tornare a casa, gli argentini del Belgrano tenteranno di continuare la loro avventura battendo il Bologna. Otto su sedici, la metà di chi può ancora sognare la finale è già a conoscenza di tutti e proviamo a studiare queste realtà. Il Palermo è una piacevole sorpresa, in campionato non sta brillando ma al Viareggio ha chiuso il girone a punteggio pieno, potendo anche contare sul capocannoniere della competizione finora: Accursio Bentivegna, autore di quattro gol in tre partite. Ha già debuttato in serie A alla prima giornata contro la Sampdoria, Iachini l’osserva con attenzione. La macchina da gol rosanero è formata anche dal centravanti La Gumina, tre volte a segno alla Viareggio Cup. Nell’Atalanta è da seguire il talento classe ’97 Tiziano Tulissi, un mancino rapido e di grande qualità, autore di due gol in tre partite. Il Napoli è la mina vagante, come l’ha definita Saurini, che dagli ottavi di finale proverà a giocarsi la carta Bifulco, assente per influenza nelle gare del girone eliminatorio. L’Inter, considerando che Bonazzoli e Puscas sono a disposizione di Mancini, rappresenta una certezza, impressiona per la solidità di squadra, il valore generale dei singoli e la forza espressa a livello offensivo. Un nome da non dimenticare è Gaston Camara, esterno classe ’96 pescato in Guinea che ricorda Biabiany ma appare meno letale nell’inserimento negli spazi ma più “prepotente” nella capacità di andar via palla al piede, di cambiare passo e produrre accelerazioni devastanti. Il Torino punta sulla qualità del gioco, la formazione di Moreno Longo esprime uno spettacolo interessante, ha automatismi consolidati, non perde mai di vista l’animo propositivo e ha in Facundo Lescano un bomber di grande livello. Le straniere Bruges e Psv Eindhoven sperano di rompere l’incantesimo italiano, affidandosi alle qualità di alcune promesse messe in mostra nella vetrina della Viareggio Cup, come gli attaccanti Dylan Seys e Ryan Hiwat, autori di tre reti nel girone eliminatorio.
Fonte: Ciro Troise per gianlucadimarzio.com
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