C’è chi è nato per far gol, chi sente la porta, come una sorta di richiamo del destino. Ci sono i giocatori che hanno bisogno del tempo per capire in che zona del campo si trovano, in che modo attaccare la porta, e quelli che, invece, ci arrivano con l’istinto o con l’intelligenza tattica, con la capacità di leggere in anticipo le situazioni di gioco. Simone Palombi appartiene alla lista di chi in campo sa sempre cosa fare, di coloro che percepiscono la porta anche se partono defilati e molto distanti da essa. Ma chi è Simone Palombi? Attaccante classe ’96, promessa della Primavera della Lazio, diretta da Simone Inzaghi, seconda a pari punti con il Bari e alle spalle della Roma nel girone C e qualificata alle semifinali di Coppa Italia, dove affronterà la Juventus. I biancocelesti proveranno a difendere il trofeo conquistato l’anno scorso contro la Fiorentina.
Palombi è nella Lazio da quando aveva otto anni, è approdato dalle parti di Formello dopo il fallimento del Tivoli 1919, la realtà in cui ha dato i primi calci. Nasce seconda punta ma può essere impiegato in più ruoli: attaccante centrale o falso nueve in grado anche di aprire gli spazi per i compagni, esterno destro nel tridente offensivo, il ruolo in cui è schierato in Primavera e in cui ricorda Antonio Candreva.
Giocatore dotato di ottima tecnica di base, abile a coordinarsi anche in acrobazia come dimostra il gol contro il Vicenza, bravo nel dribbling, ha intelligenza tattica, si mette in mostra per la capacità di smarcarsi e di attaccare gli spazi sia per inserirsi in zona-gol che per servire i compagni, ma Palombi spicca soprattutto perché è una macchina da gol.
I dati del suo percorso nelle giovanili della Lazio sono impressionanti: 35 gol nei Giovanissimi Fascia B, 11 in quelli regionali fascia Elitè, 22 negli Allievi Regionali, 23 negli Allievi Nazionali, 11 nella prima stagione in Primavera, 13 in quindici gare nell’annata in corso, in cui ha disputato le tredici partite del girone d’andata del campionato Primavera e le due gare di Coppa Italia contro Napoli e Palermo. Nella classifica marcatori del girone C è secondo alle spalle del ’94 Leonetti del Bari, autore di quattordici gol in tredici partite.
Nella scorsa stagione ha sofferto il passaggio dagli Allievi Nazionali alla Primavera, soprattutto nei primi mesi non è stato brillante, poi si è calato nei ritmi della categoria ed è tornato ad essere devastante. I suoi progressi hanno colpito anche il ct dell’Under 19 Alessandro Pane, che ha deciso di dargli fiducia e di convocarlo per la prima volta nell’amichevole contro l’Albania e Palombi non ha mutato la sua tradizione, ha fatto gol anche con la maglia dell’Italia all’esordio. Simone ha segnato il gol della sicurezza, ha chiuso al 90’ la gara sul 3-1. Servito in profondità da Moncini, ha battuto Abibi con un preciso rasoterra ad incrociare.
Inzaghi gioca con il 4-3-3, lo stesso modulo utilizzato da Pioli, in cui Palombi spera di trovare spazio, di coronare il sogno di debuttare con la maglia della sua squadra del cuore, quella in cui è cresciuto da quando era bambino. L’Olimpico è il suo sogno, la Lazio intanto coltiva la sua promessa in un vivaio pronto a dare altre soddisfazioni alla società biancoceleste. Dopo i trofei vinti con la Primavera vinti negli ultimi due anni, ora serve capitalizzare le vittorie con la missione di ogni settore giovanile: portare nuovi talenti in prima squadra.
Fonte: Ciro Troise per gianlucadimarzio.com
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