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ESCLUSIVA – Rossi (All. Spal Primavera): “Napoli squadra da vertice, ma noi vogliamo crescere e migliorare sempre di più. Su bomber Vago dico che…”

“La sconfitta degli azzurrini dalla Youth può esser un’arma a doppio taglio. Il nostro è un ambiente sano per far crescere i giovani talenti”

Il Napoli ritorna in campo dopo la sconfitta in Youth League contro la Dinamo Kiev, che complica i sogni di qualificazione ai play-off contro le realtà provenienti dal percorso campioni nazionali. Al centro sportivo di Sant’Antimo arriva la Spal che ha tredici punti, due in meno degli azzurrini. Si gioca domenica alle 14:30 per consentire agli azzurrini di avere un giorno in più di riposo dopo le fatiche della Champions dei giovani. Per saperne di più, abbiamo intervistato in esclusiva l’allenatore della Primavera della Spal. Ecco l’intervista:

La sua squadra fino a questo momento si sta ben comportando grazie al buon inizio di campionato disputato, caratterizzato da quattro vittorie, un pareggio e tre sconfitte, con 13 punti complessivi totalizzati: qual è il traguardo stagionale che desiderate raggiungere?

“Non abbiamo un obiettivo preciso se non un unico prefissato da inizio anno, ossia quello di far crescere un gruppo di ragazzi col tempo, facendoli migliorare sempre di più. Il risultato che conseguiamo in classifica quindi è relativo, la crescita dei ragazzi è la cosa primaria”

La sua squadra è una delle meno battute del campionato fino a questo momento alla luce delle 12 reti incassate: si può dire che la sua filosofia di gioco si basa dunque su una buona compattezza difensiva?

“Da inizio stagione c’era grande curiosità da parte nostra nell’approccio a questo campionato. La buona partenza che abbiamo avuto ci ha dato molte soddisfazioni, sebbene ultimamente sotto il profilo dei risultati abbiamo raccolto più di quanto mostrato nelle nostre prestazioni. In generale ha continuato ad avere un buon livello di gioco, speriamo che in futuro oltre le prestazioni ci siano ancora tanti altri risultati positivi”

Il 5-0 rifilato al Milan è, senza dubbio, il traguardo più eclatante che i suoi ragazzi hanno realizzato fino ad oggi: qual è la sensazione che percepisce dalla sua squadra in questo preciso momento di stagione?

“Sicuramente questo è un aspetto che ricerchiamo, anche se non è il primario. E’ chiaro che il nostro gioco prevede una fase di possesso in cui dovremmo esser il più lucidi possibile, ed una fase di non possesso in cui la concentrazione nella riconquista della palla è determinante. Non cerchiamo quindi di privilegiare l’uno o l’altro aspetto, ma ricerchiamo un buon equilibrio di squadra. Siamo un gruppo di ragazzi con una grande voglia di crescere e di migliorarsi”

Ha studiato il Napoli di mister Saurini? Che idea si è fatto della compagine azzurra?

“Non ho potuto vedere molto del Napoli, ma mi rendo conto che sta attraversando un buon momento in campionato. Può contare su dei valori molto importanti. Credo che stia rientrando nella dimensione che gli spetta, ossia lottare per un campionato di vertice. Dovremo cercare di fare una partita di grande spirito, poi è chiaro che bisogna star bene in campo, cercando di esser solida nella fase di non possesso. Ma non dovremo disdegnare la ricerca del gioco per renderci pericolosi”

Il Napoli proviene dalla sconfitta in Youth League contro la Dinamo Kiev: pensa che gli azzurrini possano subire il contraccolpo psicologico oltre che un ipotetico calo fisico per la sfida di sabato?

“Può darsi che questo fattore un po’ possa incidere, come d’altra parte possa esser anche una motivazione per ricominciare a far bene in campionato, può esser senza dubbio un’arma a doppio taglio. Non so fare una valutazione precisa in tal senso, bisognerebbe vivere la realtà di Napoli per dare un giudizio completo”

Tendenzialmente il suo sistema di gioco si basa sullo schieramento di una difesa a tre uomini, un centrocampo a cinque e due attaccanti, mentre il Napoli si fonda su un canonico 4-3-3: con quali mosse tattiche si può avere la meglio in campo?

“Sono due sistemi di gioco diametralmente opposti. Credo che sia molto importante l’interpretazione che daranno i ragazzi agli sviluppi. Non potremmo mai difenderci con i nostri tre difensori contro i loro tre attaccanti, non penso che sia una mossa saggia a dispetto di un tridente dinamico ed incisivo come quello del Napoli. Dovremo inevitabilmente optare per delle coperture precise, cercando di contenerli anche con dei raddoppi di marcatura. Per quanto riguarda il nostro possesso palla, dico che sta ai miei ragazzi creare la superiorità numerica attraverso il loro estro e la loro creatività”

Il suo gruppo è caratterizzato da diversi fuoriquota classe 97’ come Equizi, l’italo-brasiliano Strefezza o il capitano Concas, ma anche di diversi classe 99’ come Di Pardo o Ubaldi: quant’è importate avere dei fuoriquota in una categoria Primavera?

“Per noi è un discorso tanto importante quanto particolare rispetto a tutte le altre squadre di questo campionato. Proveniamo dalla Lega Pro ma soprattutto dalla fusione di tre anni orsono, quindi il settore giovanile è stato ricostruito. Non avendo potuto costruire il vivaio con cinque-sei anni di programmazione, abbiamo dovuto assemblare velocemente questa squadra con innesti provenienti da squadre come Juventus o Inter, dunque i giocatori che hanno un briciolo di esperienza in più offrono un apporto importante per tutti i compagni più giovani, anche se non determinante ai fini della prestazione globale”

Il capocannoniere Vago è sicuramente l’arma in più del suo schieramento, non solo alla luce delle cinque reti ed un assist realizzati fino a questo momento: che prospettive ha questo ragazzo classe 98’?

“E’ un ragazzo promettente, ha dalle qualità tecniche e fisiche importanti, ma deve completare una maturazione psicologica determinante per lui per riuscire a giocare nel calcio professionistico. Deve completare il suo processo di maturazione con serenità.

Il progetto Spal gode di un organico già formato prevalentemente da giocatori italiani e diversi giovani: in quest’ambiente favorevole c’è la possibilità per qualche ragazzo della sua squadra di esordire in prima squadra?

“Ci auguriamo proprio questo, qualcuno già con buona regolarità si allena in prima squadra, ma io mi auguro che in futuro anche altri ragazzi possano approdarvi. L’ambiente Spal è favorevole per la crescita dei giovani ragazzi essendoci meno pressioni rispetto a Napoli, Roma o Milano”

A cura di Gilberto D’Alessio

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