Un’altra sconfitta maturata nel recupero. Dopo la delusione di Madrid, a Sant’Antimo vince la Reggina con un gol di Bochniewicz al 93′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La Primavera di Saurini si rende protagonista di un primo tempo abulico in cui non trova spazi contro una Reggina che pensa innanzitutto a non prenderle, come se fosse trasportasse nel calcio giovanile la mentalità da lotta per la salvezza alla ricerca del punto in trasferta. Nel secondo tempo, dopo i cambi, la squadra trova più ampiezza nel gioco, attaccando sulle fasce ma l’attacco è poco incisivo e nel finale arriva la beffa. Ecco le pagelle di IamNaples.it:
SCALESE 5: Il calcio d’angolo del vantaggio calabrese nasce da un errore banale nel controllo del pallone su un retropassaggio di Luperto. Fino a quel momento era stato poco impegnato, ma il Napoli paga in maniera salata l’incertezza nel finale.
GIRARDI 5: Spinge poco sulla corsia destra e sbaglia tanti appoggi nella fase d’inizio dell’azione. Sembra tenere in gioco Bochniewicz in occasione del gol del vantaggio calabrese.
ANASTASIO 5,5: Spinge con costanza sulla sua corsia, attacca spesso la profondità ma si ostina spesso nella soluzione personale quando potrebbe cercare con maggiore frequenza il dialogo con il compagno più vicino.
LASICKI 6,5: Buona la prova del difensore polacco, attento nella copertura e propositivo nella fase d’impostazione. Cerca più volte di superare il muro calabrese con il lancio lungo per Rubino, mostra personalità quando carica i compagni alla ricerca della vittoria.
LUPERTO 6: La Reggina si vede poco nella trequarti del Napoli, Luperto comunque si dimostra preciso quando è chiamato in causa e aiuta i centrocampisti nella costruzione della manovra.
PALMIERO 5,5: E’ uno dei pochi a mantenere sempre la calma, a cercare di dare ordine alla manovra. Migliora nel secondo tempo quando il centrocampo trova maggiore sostanza con la presenza di Prezioso, ma non è sempre lucido e commette troppi errori nella fase d’impostazione. Becca un’ammonizione evitabile che gli costerà la trasferta di Livorno.
ROMANO 5,5: S’ostina troppo spesso nella soluzione personale con progressioni palla al piede che non sortiscono effetti. Deve essere più essenziale, cercando con maggiore frequenza l’appoggio ai compagni e il giro-palla veloce per aprire gli spazi della Reggina.
TUTINO 4,5: Continua il periodo d’involuzione dell’esterno d’attacco azzurro che con la sua qualità avrebbe potuto aiutare il Napoli ad aprire le maglie della Reggina. E’ poco propositivo ed incisivo, infatti, Saurini lo sostituisce al 51′. (Dal 51′ Prezioso 5,5: In fase d’interdizione fa il suo dovere, dando sostanza al Napoli sulla mediana ma perde troppi palloni che potevano essere gestiti meglio per provare a sbloccare il risultato prima della beffa finale)
RUBINO 5,5: Il cuore non manca, si muove su tutto il fronte d’attacco per cercare d’aprire gli spazi della difesa della Reggina. Coppolaro e Bochniewicz lo controllano in maniera perfetta, Rubino ha così poche possibilità per far male alla difesa calabrese.
GAETANO 5,5: Nel primo tempo il numero 10 azzurro è uno dei pochi a dare qualità alla manovra, cercando di destreggiarsi bene negli spazi stretti. Deve velocizzare, però, di più le sue giocate per essere più imprevedibile. Nella ripresa tra le linee mette in difficoltà la coppia centrale calabrese ma non riesce ad incidere. Nel post-partita viene espulso per proteste con il guardalinee, sarà un’altra assenza pesante per la trasferta di Livorno.
D’AURIA 5: Nel primo tempo il Napoli sembra spento, non riesce a trovare l’intensità giusta per far male alla Reggina. L’esterno d’attacco azzurro non riesce mai a dare cambio di passo e idee particolarmente interessanti in fase offensiva (Dal 51′ Guardiglio 6: E’ sicuramente più incisivo rispetto ai suoi compagni, molte azioni passano per i suoi piedi quando, dopo la svolta tattica, il Napoli attacca soprattutto sulle fasce. Al 59′ si rende pericoloso con un tiro sul primo palo, poi al 69′ manda in profondità Gaetano che si rende pericoloso con un cross interessante).
SAURINI 5,5: Erano note le insidie di questa gara contro un avversario ostico per tipologia di gioco, nel primo tempo la squadra non sembra avere la carica e l’intensità necessaria per colpire l’avversario che pensava innanzitutto a non prenderle. E’ bravo nella ripresa a cambiare modulo e a cercare di far male alla Reggina sulle fasce. Immeritata la beffa nel finale, bisogna stare più attenti ad evitare reazioni nervose che risultano poi essere dannose per la partita successiva.
Dai nostri inviati a Sant’Antimo Ciro Troise, Antonio Balasco e Gilberto D’Alessio
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