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Primavera 1, Napoli-Milan 1-0: D’Andrea saracinesca, la decide Palmieri. Le pagelle di IamNaples.it

Palmieri decisivo, spiccano anche le prestazioni di D'Andrea e Manzi

La Primavera del Napoli inizia in maniera brillante il suo percorso in campionato, con un gol di Palmieri batte il Milan al termine di una partita sofferta, molto intensa, giocata nonostante il caldo in tanti frangenti a ritmi abbastanza alti. Ecco le pagelle di IamNaples.it:

D’ANDREA 7: L’effetto prima squadra ha subito funzionato, ha fatto il “pieno” di fiducia a Genova con la convocazione in prima squadra e si è reso protagonista di una prestazione straordinaria, al 4′ devia il tiro di Tonin sul palo e nella ripresa difende il risultato con le parate su Maldini e Colombo.

MEZZONI 5,5: Partita di sacrificio ma c’è da migliorare sia sotto il profilo tecnico, perde dei palloni sanguinosi nella propria trequarti, che tattico, nella lettura delle situazioni di gioco. Al 15′ fallisce una grande palla-gol su assist di Sgarbi, ha il merito di servire a Palmieri la palla del gol-vittoria. (Dal 76′ Zedadka: Entra in campo con il piglio giusto, è in crescita sotto il profilo della condizione e sulla fascia si propone ma allo stesso tempo ha la resistenza per muoversi con intensità in entrambe le fasi)

PERINI 6,5: Partita di grande impegno sotto il profilo tattico, è attento sui movimenti da compiere, sia quando si tratta di scappare dietro che di tentare l’anticipo, deve migliorare in fase d’impostazione, spicca, invece, nel gioco aereo. Colpisce anche un palo nel primo tempo.

SENESE 6,5: Commette qualche leggerezza nel primo tempo, realizza un’entrata pericolosa in area di rigore e poi perde un pallone in uscita nei pressi dell’area di rigore, poi non è più protagonista di cali di concentrazione e diventa leader della difesa. Talvolta si fida troppo del suo anticipo, anche nella prospettiva del lavoro in prima squadra deve lavorare sulle letture. (Dall’88’ Casella s.v.: Senese esce per crampi, è prezioso il contributo dell’ex Juve Stabia nel finale)

MANZI 7: Un gladiatore, è su tutti i palloni, commette qualche errore per foga ma il suo contributo sulle palle inattive, nelle fasi più intense della partita quando c’è da essere concreti, è molto prezioso.

ZANOLI 6: Finchè le energie sono in suo supporto, la prestazione è buona, alterna un discreto lavoro in copertura anche alla spinta sulla sua corsia, al 27′ nel primo tempo serve anche un assist per la zampata di Palmieri respinta da Soncin.

MAMAS 6,5: Buon lavoro soprattutto sotto l’aspetto tattico, mantiene la posizione, non cerca giocate impossibili ma fa muovere il pallone con intelligenza, si dedica con applicazione anche alla fase d’interdizione. (Dall’88’ Marino s.v.: Giusto il tempo di combattere su qualche pallone in mezzo al campo, è troppo poco il tempo a sua disposizione per meritare una valutazione)

LOVISA 6: C’è tanto da lavorare soprattutto quando è chiamato a gestire il pallone, nell’intesa con i compagni nella fase di non possesso ma nella pressione alta i suoi movimenti sono importanti, danno fastidio al palleggio del Milan e consentono al Napoli di non concedere campo e linee di passaggio percorribili ai rossoneri.

GAETANO 6,5: Agire a tutto campo, muovendosi tanto anche in fase di non possesso in maniera disciplinata, è un compito abbastanza nuovo per lui, una traccia da esplorare, che può aiutarlo a crescere. La qualità c’è, è preziosa e non rappresenta una novità, nel primo tempo inventa una palla in verticale no-look per Sgarbi che guadagna una punizione, realizza un numero sulla fascia e poi nella ripresa è lui a dare il via all’azione del gol con l’apertura sulla fascia destra per Mezzoni. (Dal 67′ Vrakas 6: Si getta nella mischia, deve crescere in personalità nella fase d’interdizione, nell’attacco alle seconde palle in cui è parso poco aggressivo ma regala qualche sprazzo di qualità e lucidità nella gestione del pallone)

SGARBI 6,5: Si sacrifica tanto, combatte con i difensori rossoneri e protegge il pallone in maniera brillante in varie occasioni, da profondità alla squadra e in un paio d’occasioni funge anche da centravanti-boa, nel primo tempo ispira un paio di azioni pericolose, una conclusa da Mezzoni, l’altra da Palmieri.

PALMIERI 7,5: Segna il gol-vittoria e nel calcio fa tutta la differenza del mondo, è un motorino instancabile nel pressing alto, nei movimenti senza palla, si propone costantemente come riferimento offensivo, nel primo tempo impegna Soncin in due occasioni prima della zampata decisiva di sinistro al 59′. (Dal 76′ Negro 6: Cerca di far salire la squadra, di proteggere il pallone, insiste in maniera eccessiva nella ricerca del fallo degli avversari, al 91′ inventa anche una giocata importante, l’arbitro in quell’occasione avrebbe potuto assegnare il rigore)

BARONIO 7: Il suo Napoli è squadra organizzata, in entrambe le fasi di gioco sa come comportarsi, la strada da percorrere è migliorare sulla qualità del gioco quando magari i meccanismi di gioco saranno stati assorbiti in maniera più precisa e anche la condizione atletica sarà più brillante e cercando magari di lavorare sui movimenti di Gaetano, che può trovare più continuità nella ricerca degli spazi tra le linee. Contro il Milan, una realtà d’ottimo livello, la partita è stata equilibrata, il Napoli ha sia sofferto che prodotto occasioni ma è importante che l’abbia sempre fatto da squadra.

Ecco il tabellino del match:

NAPOLI (3-4-1-2): D’Andrea 7; Perini 6,5, Senese 6,5 (dall’88’ Casella s.v.), Manzi 7; Mezzoni 5,5 (dal 76′ Zedadka 6), Mamas 6,5 (dall’88’ Marino s.v.), Lovisa 6, Zanoli 6; Gaetano 6,5 (dal 67′ Vrakas 6); Sgarbi 6,5, Palmieri 7,5 (dal 76′ Negro). Panchina: Idasiak, Bartiromo, D’Alessandro, Micillo, Gaeta, Saporetti, Energe. All. Baronio 7

MILAN (4-3-1-2): Soncin 6,5; Bellanova 6, Merletti 6 (dal 38′ Ruggeri 5,5), Culotta 7, Barazzetta 6,5; Brescianini 6 (dal 61′ Maldini 7), Brambilla 5,5, Frigerio 6,5 (dal 77′ Mionic 5,5); Sala 5,5; Tonin 6 (dal 76′ Colombo 6,5), Capanni 6,5. Panchina: Zanellato, Basani, Martimbianco, Sanchez, Cretti, Vigolo. All. Lupi 5,5

Dai nostri inviati al “Ianniello” di Frattamaggiore Ciro Troise e Francesco Russo

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