Per una precisa strategia del club, il Napoli ha stabilito di allevare nel proprio vivaio solo ragazzi della Campania (fa eccezione Fornito che è calabrese). Pochi infatti gli stranieri a disposizione del tecnico della Primavera, Giampaolo Saurini. Anche perché non disponendo di una foresteria in proprio, né di un’organizzazione dirigenziale modello-Udinese (almeno per ora), il Napoli ha preferito non aggregare troppi ragazzi provenienti dall’estero. Nella finale di Coppa Italia, in realtà gli stranieri in campo con la maglia azzurra erano solo tre: Lacicki, Novothny e Radosevic, al contrario della Juve che era formata in prevalenza da giovani provenienti da varie nazioni europee e non.
IGOR LASICKI – Classe ‘95, difensore centrale, arriva dalla Polonia, da Walbrzych per l’esattezza. E’ a Napoli da dieci mesi. Ed è stato prelevato dallo Zaglebie Lubin per una manciata di euro. Lacicki ha fatto parte delle nazionali minori della Polonia ed attualmente risulta in forza all’Under 19 (3 presenze). Dotato di buona tecnica di base, sta crescendo in quanto a padronanza del ruolo e personalità. Dovrà ancora strutturarsi sul piano fisico.
SOMA NOVOTHNY – Classe ‘94, punta centrale, è ungherese di Weszprem. Il Napoli l’ha scoperto nella formazione della sua città natale dove aveva realizzato nove reti in tredici gare e l’ha invitato a trasferirsi in Italia a luglio dello scorso anno. Alto 1.85 per 75 kg, possiede un discreto fiuto del gol ed ama giocare da prima punta. Si era distinto già durante il ritiro con la prima squadra a Dimaro e poi nel campionato Primavera ha messo a segno undici reti, secondo solo a Roberto Insigne. Anche Novothny, seguito da vicino dai suoi genitori avvistati spesso a Napoli, appartiene all’Under 19 dell’Ungheria (3 presenze, 1 gol).
JOSIP RADOSEVIC – Classe ‘94, centrocampista incontrista. E’ di Spalato dove è cresciuto calcisticamente nelle fila dell’Hajduk fino ad arrivare in prima squadra e poi anche nella nazionale maggiore. E’ il più noto ed il più esperto dei tre in quanto vanta presenze anche a gare di Europa League. Il Napoli l’ha prelevato a gennaio scorso per due milioni e mezzo di euro battendo la concorrenza del Parma. Mazzarri l’ha dirottato in Primavera per dargli la possibilità di giocare con una certa continuità non ritenendolo ancora pronto per la prima squadra. E lui con grande umiltà si è messo al servizio di Saurini disputando anche delle buone partite. Dotato sul piano fisico, deve crescere in quanto a personalità ed intelligenza tattica.
Da quest’anno, poi, la Primavera si sta allenando a Castelvolturno dietro input di Mazzarri che potrà così tenere sotto osservazione i progressi dei giovani. Ed i giovamenti si sono visti. In un futuro non lontano, è prevista la creazione di un centro sportivo in proprio per tutto il settore giovanile comprese quelle formazioni (gli Allievi di Muro ed i Giovanissimi di Liguori) che ora si allenano (e giocano le gare di campionato) in una struttura privata a ridosso dei Calmadoli con cui il Napoli ha sottoscritto una convenzione.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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