Finalmente il popolo partenopeo ha in agenda una nuova nota da accostare alle giornate di giovedì.
Dimenticati i tempi in cui eravamo quasi obbligati a trascorrere le ore dinnanzi alla tv guardando “Tempesta d’amore” per orgoglio,
non ci andava nemmeno di sentir nominare le altre squadre impegnate in sfide europee, eravamo costretti a sentire gli sfottò di amici ‘anti-Napoli’ che ci chiedevano il resoconto di ogni puntata di soap o fiction.
Quest’anno, però, e per sempre, possiamo urlare finalmente: presenti! Ed io non vedo l’ora che arrivi questa sera.
L’orologio non gira, si ha voglia di scappare verso l’inferno della tangenziale, pur di essere lì…insieme ai nostri uomini.
Con lo sguardo metto in avanti le lancette. L’ora è giunta si parte in netto anticipo. Solito traffico snervante ma in auto tutte piene di fiuducia e speranza.
Possiamo farcela. Dobbiamo farcela. Ce la faremo. E’ fatta. Si intrecciano i pensieri,tutti rassicuranti.
San Paolo quasi spoglio. Il brutto presentimento si manifesta, ma diamo un calcio a tali sentori, sarà lo stress accumulato, stasera si farà risultato.
Il match ha inizio, turn-over adottato, si ha subito l’impressione che non si prospetterà nulla di positivo.
Un Napoli abulico ritrovato 4 giorni fa nell’incontro contro il Bari lascia spazio ad un Napoli ancor peggiore…confuso ed affaticato.
Le aspettative sono a dir poco deluse, questo non è il mio Napoli!
E’ un Napoli allo sbando.
Stasera è un confronto vissuto in maniera diversa, stasera mi sento davvero male, ho pensieri sconnessi, mente distratta, stanca dentro, ho smania, brama di vittoria, ho sete, sete di grinta, associata alla rabbia che può sentire un inaridito da tanto, troppo tempo.
Non vorrei che ci sia bisogno nel fare dovuti scongiuri nel possibile ritorno di un Mister ‘X’.
Stasera ho davvero poca voglia di parlare e pronunciarmi, saranno i mal di testa dovuti agli inutili incitamenti…i ragazzi non c’erano.
Un po’ delusa dal risultato e da quel che ho visto in campo.
Non voglio esprimermi singolarmente su ognuno di loro. Ancora fuori fase. Non tutti, ma ci si deve lavorare, e seriamente.
Si salva solo l’immenso Edinson, grintoso, volenteroso come al solito, come ci ha abituati ormai. Era solo là davanti.
Non c’è pianificazione del gioco, arriviamo quasi sempre secondi sulla palla, e non si può dire che gli ospiti avevano un possesso palla esagerato, ma glielo abbiamo permesso.
Insomma, serata NO per tutti, per la squadra, per i tifosi…per ME.
Ultima fermata prima di ritorare a casa. Cornetteria. Dolce, dolce, tanto dolce che compensi l’amarezza.
E domani? E’ un altro giorno…Altra sveglia che ribadirà: “Siamo e resteremo per tempo ancora in Europa”.
“L’ottimismo è il profumo della vita”.
Già proiettati a domenica.
Arriveranno tempi migliori per i nostri leoni.
Si barcolla…ma non si molla!
Maria Merone.
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