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Il peso della ‘passione’ partenopea.

Rubrica "calcio in rosa" - Adda passà 'a "SERATA".

 

Si vivono ore di detestabile ansia, quando nell’aria è ovvia una cosa…la tensione cresce e la fiducia diminuisce, chiamatela scaramanzia, sentori, ma è così.

Napoli-Udinese lo scontro (quasi)decisivo, è il match che può darci qualche ‘certezza’ in più, la partita che darebbe ulteriori conferme al mondo azzurro.

File lunghissime ai tornelli, persone di ogni età sorridono negli spazi circostanti alla nostra arena, c’è un venticello freddo a Fuorigrotta ma i tanti tifosi sono accorsi in netto anticipo per assicurarsi un posto per assistere ad un annunciato show.

Ma lo spettacolo inizia fuori al San Paolo all’arrivo dell’autobus che porta i nostri ‘guerrieri’agli spogliatoi : file di torce infuocate che indicano il percorso verso l’importantissima sfida di stasera.

Oramai non ci sono più termini per definire questo fantastico stadio, questa magnifica gente. Come da qualche incontro a questa parte, non riescono a trovarsi punti vuoti nel San Paolo, l’entusiasmo che vige è lampante.

Altra gara di ex, in campo il passato e l’ ‘eventuale’ futuro.

Ritorna al San Paolo Domizzi, l’indimenticato Denis seppur non ha mai dimostrato di essere un fenomeno, è rimasto comunque nel cuore della gente per il suo apporto che dava al match ogni qualvolta entrava in campo, per la sua professionalità, il suo attaccamento alla maglia, e soprattutto per le sue espressioni straziate a gol mancati o viceversa di entusiasmo incontenibile quando sapeva di donarci gioie con gol decisivi, ma bando ai ricordi strappalacrime, in campo c’è anche il nostro futuro di nome Gohkan Inler.
Il talento del centrocampo spesso accostato al mercato del Napoli fa sognare una piazza che vede in lui l’uomo giusto per la mediana del Napoli.

Inizia il match.

Cominciano forte i friulani, prima con Denis con un super-De Sanctis che devia, e dopo un po’ ancora l’Udinese con Pinzi. E poi Hamsik per Cavani che entra in area ma senza trovare l’angolo della porta. Ed ancora Cavani dai 25 metri, tiro ad un soffio dalla porta. Prime scintille in campo protagonisti Cavani e Pinzi.

Ci provano ancora prima Yebda, dall’ altra parte Inler.

Il Napoli non deve sottovalutare il ‘nemico’ seppur orfani dei due campioni Sanchez e Di Natale.

Gli ospiti esprimono il gioco più bello del campionato con o senza i loro gioielli. Squadra veloce e combattiva.

Ci sono i primi cenni di ‘presenza’ da parte della nostra formazione, Hamsik è pronto all’appoggio in area quando senza motivo valido viene fermato per un regolare spalla-spalla con Zapata.

Le azioni si alternano per le due squadre, gli ospiti ci sono e si fanno sentire.

Al 40’ Handanovic mozza le urla dei presenti superandosi su un tiro in spaccata di Lavezzi.

Termina il primo tempo con due super-miracoli dei due portieri. Un’ Udinese agguerrita, Napoli contenuto ed a tratti spaventato.

 

Sugli spalti l’attesa sembra non avere fine, si ha foga, vogliamo i tre punti e subito.

 

Inizia il secondo tempo, nemmeno il tempo per rendersi conto che …bam…. Inler porta la sua squadra in vantaggio con un gran destro dai 25 metri sotto gli occhi increduli dei 70.000, compresi i miei. Un Inler che ci lascia dubbiosi, lo svizzero non esulta dopo aver sigillato il gol. Paradossalmente i tifosi restano in bilico tra gioia e delusione, l’atteggiamento di Inler infiamma le fantasie dei presenti.

 C’è un leggero abbattimento, ma siamo abituati a tutto, tutto può accadere quando di mezzo c’è IL Napoli. Attendiamo lo stravolgimento, come se dovesse accadere inevitabilmente, ma tarda ad arrivare.

Dopo qualche minuto qualcosa arriva, ma non è quel che noi tutti aspettavamo, purtroppo c’è il raddoppio dell’ Udinese con il nostro vecchio tanque che con un gran tiro mette la palla nel sacco e… chiede scusa ai suoi vecchi tifosi.

Inizia a prendere forma il disegno di una serataccia da dimenticare.

Il campo stasera sembra stregato.

Iniziano i cambi per il Napoli, fuori Pazienza, dentro Gargano, ed ancora Mascara per Yebda.

Subbuglio prevedibile in campo. Pinzi e Lavezzi si attaccano. Finisce con due gialli, uno per Lavezzi e l’altro per Handanovic, il pocho era diffidato, salterà la trasferta palermitana.

Al 24’ un gran tiro del nostro uragano Gargano, ma non molto preciso, ed ancora Maggio che prende a pieno una clamorosa traversa. Non siamo in giornata ! I nostri trascinatori sembrano non esserci, la gente inizia a rendersene conto, ma continua a credere nella oramai ‘impresa’ al San Paolo.

Altra ed ultima mossa del nostro mister, esce Dossena, entra Lucarelli, che quasi subito riceve un bel cross da Mascara, ma ….ancora la sfortuna. Il Napoli non molla ma allo stesso tempo non brilla.

Cavani di testa, ma alto. Quattro minuti e… rigore per il Napoli ! Domizzi espulso, trattiene Lucarelli in area.

Dal dischetto El matador Cavani che più volte viene deconcentrato dagli avversari, un fischio che non arriva, sembrano secondi da incubo al San Paolo, temo il peggio, ed infatti……un Cavani che parte con un tiro prevedibile, Handanovic para. E’ ufficialmente una serata NO !

La gioia, se così possiamo ancora definirla, per un gol ‘inutile’ arriva al 48’ con Mascara che interviene dopo un ‘liscio’ di Cavani.

Termina così 0:2 . Gli ospiti vincono meritatamente contro un Napoli poco concentrato.

Osservandoli in campo, in me, aumentava la convinzione che questa sera, per la prima volta, i nostri ragazzi hanno sentito il peso della sfida, per la prima volta si sono resi conto che la ‘corsa’ non era più su loro stessi, per la prima volta….hanno sentito il ‘peso’ della nostra passione, che a volte fa da sinonimo a ‘pressione’. La corsa non è più su noi stessi, no, che non lo era. Napoli, i napoletani ed i nostri giocatori avevano iniziato, proprio stasera, a realizzare, a rendersi conto : il ‘sogno’ è reale, è a portata di mano. Ora son convinti di avere ‘deluso’, ma non è così, non lo è. A fine gara il pubblico presente ha risposto con un grande applauso a tutti i loro combattenti, un applauso che la dice lunga sulla nostra gente, su quel che siamo, un battimani instancabile e sincero che diceva : « Comunque sia, comunque andrà…. Grazie di tutto »

 

Io con questo Napoli e con un Dio tanto immenso non posso fare a meno che continuare a sognare per ‘un paio’ di cose. E voi, “gente, magnifica, gente” ? Non molliamo, non abbandoniamoli, crediamoci

Aiutamme ‘a varca!”

 

Proiettati a Palermo
Avanti Napoli.

 

A cura di Maria Merone

 

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