Evidentemente è il momento dei cafeteros. Dei colombiani, per dirla a modo loro. Latinoamericani al sapore di caffè, secondo tradizione, proprio come Pablo Armero, Juan Cuadrado, Luis Muriel e poi lui, il nuovo che avanza, Juan Fernando Quintero Paniagua: talentino di 19 anni che dovrebbe sancire l’alleanza – già in piedi da un po’ – tra Napoli e Pescara. Sì, proprio così: perché il centrocampista classe 1993 dovrebbe arrivare in Abruzzo attraverso il club di De Laurentiis, con un’operazione sinergica che dovrebbe garantire a Giovanni Stroppa il sostituto di Marco Verratti. Un diciannovenne va (al Psg), un altro è pronto ad arrivare: con la benedizione azzurra.
LA SINERGIA – E allora, il racconto di un capitolo di mercato che ha scritto un’altra pagina di un’amicizia, una sinergia in vita ormai da un anno. Un rapporto privilegiato inaugurato dall’operazione che, nella stagione precedente, ha portato il corteggiatissimo Lorenzo Insigne al Pescara in prestito, e poi proseguito sull’onda di Marco Verratti, trattato senza sosta fino all’ultimo istante utile e all’assalto del Psg, e Marco Capuano, visionato con attenzione. E oggi? Un salto in Colombia per lui, Quintero, centrocampista poliedrico di proprietà dell’Envigado – il club che ha lanciato l’interista Guarin – ma reduce dall’esperienza (in prestito) all’Atletico Nacional di Medellin. La medesima squadra in cui è nato e cresciuto Juan Camilo Zuniga. Il colombiano probabilmente migliore della storia del Napoli. Una postilla: il Pescara attende le mosse azzurre, ma a quanto pare sarebbe comunque pronto a intervenire per il talentino, nel caso in cui la società di De Laurentiis dovesse declinare o magari non trovare l’accordo. Si vedrà.
L’INFORTUNIO – Dunque, la scheda. Le caratteristiche e i numeri di Quintero da Medellin: scarni, ovviamente, considerando che ha compiuto 19 anni il 18 gennaio e che da professionista si esibisce dal 2009. Nato con l’ispirazione del trequartista e via via impiegato anche come regista, il giovane Juan Fernando è un duttile centrocampista mancino e brevilineo che non arriva al metro e settanta: 168 centimetri e 62 chilogrammi, racconta la sua carta d’identità; un fisico snello e agile, il baricentro basso e un’ottima visione di gioco. Virtuoso del dribbling, Quintero non disdegna il gol: ne ha realizzati 5 in 48 partite disputate con l’Envigado e 2 nelle 12 recenti presenze con l’Atletico Nacional. Nel 2010 rimediò in campionato un brutto infortunio (frattura di tibia e perone), dal quale però riuscì a recuperare in quattro mesi. Il C.t. colombiano, Pekerman, lo ha anche convocato per le partite di qualificazione al Mondiale brasiliano 2014 con Perù e Bolivia, senza però impiegarlo.
COLLABORAZIONI – Il Napoli, insomma, sembra pronto a scommettere sul suo talento. Con l’ausilio del Pescara, a sua volta in prima fila per svezzare e lanciare in serie A, in prestito, il giovane colombiano: ed è proprio questo il dato saliente. Alleanze, collaborazioni, sinergie: il club azzurro supervisiona e assiste. E nel caso collabora: il portiere Luigi Sepe è stato rimandato in prestito al Pisa; il centrocampista Jacopo Dezi, reduce da un paio di buoni campionati con la Primavera, a Barletta, a fare le ossa sotto l’egida di Peppino Pavone, trascorsi a Foggia, all’epoca d’oro di Zemanlandia, e alla Cavese. E ancora: il centrocampista-gioiellino, Raffaele Maiello (pupillo di Mazzarri), e il possente attaccante Camillo Ciano sono stati confermati ancora a Crotone dopo aver concluso con lode il primo campionato di serie B.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
