Sarà un sabato intenso sull’asse Udine-Napoli perchè non c’è solo la sfida della Dacia Arena valida per la nona giornata di serie A alle 20:30 ma in mattinata, alle 11, giocheranno sul campo dell’Udinese anche gli azzurrini di Baronio per il quinto turno del campionato Primavera 1. Per saperne di più su questa sfida, abbiamo intervistato in esclusiva David Sassarini, l’allenatore della Primavera bianconera.
Solo tre punti nelle prime quattro giornate, una vittoria contro l’Empoli e poi quattro sconfitte, compresa quella in Coppa Italia contro il Brescia. Ci racconti le difficoltà di quest’inizio di stagione e le vostre ambizioni?
“Abbiamo incontrato l’Atalanta che è prima in classifica a punteggio pieno, l’Inter e la Fiorentina che qualche mese fa si sono affrontate in finale scudetto, noi siamo una squadra giovane, con tanti ragazzi classe ‘2001 e qualche ‘2002, non siamo ancora pronti per questi avversari e abbiamo pagato dazio. Noi vogliamo far crescere il gruppo e salvarci attraverso il gioco, pensiamo che questa sia la strada giusta”
Il vostro portiere è il talento ‘2002 Gasparini che già nella scorsa stagione ha collezionato 17 presenze in Primavera sotto età di vari anni rispetto alla categoria. Pensi che possa essere un altro prodotto della florida scuola di portieri friulana?
“E’ un ottimo portiere, gioca in Primavera sotto età ed è nel giro della Nazionale Under 17 ma deve crescere senza pressioni così come gli altri giocatori di prospettiva importante che abbiamo”
E’ arrivato all’Udinese quest’estate dopo l’esperienza alla Virtus Entella. Ci può raccontare come sta vivendo l’imbarazzante situazione che sta vivendo il club di Chiavari?
“Non mi è mai capitato nel corso di tanti anni di calcio di assistere ad una situazione del genere, con una squadra sospesa dai campionati. Spero che sia riammessa in serie B e che possa terminare quanto prima l’incubo che stanno vivendo”
Anche il Napoli ha iniziato un percorso in questa stagione con Roberto Baronio come allenatore della Primavera. Hai avuto modo di visionare la Primavera azzurra? Che tipo di lavoro sta facendo Baronio e che idea hai riguardo agli azzurrini?
“Conosco Roberto, sta svolgendo un lavoro importante e penso che il Napoli abbia anche giocatori validi”
Sta lavorando sul 4-4-2, nell’ultima gara contro la Juventus anche Velazquez ha adottato questo modulo. C’è un confronto tattico tra di voi, la volontà di proporre lo stesso sistema di gioco?
“No, c’è massima autonomia, ci può essere confronto non sul modulo ma sull’idea di gioco da proporre per far crescere i ragazzi. A me piace anche rischiare l’errore ma sviluppare la manovra dalle retrovie”
La qualità del gioco è anche la strada con cui i settori giovanili possono far crescere il calcio italiano secondo lei?
“Sì, è fondamentale provare, proporre, rischiare perchè si sviluppa la personalità del calciatore soltanto facendolo mettere in gioco e rischiare”
Un aiuto può arrivare dalle seconde squadre, fa bene il calcio italiano a seguire questa strada?
“Sì, possono essere molto utili perchè il percorso che porta dal settore giovanile al professionismo è pieno di insidie per un giovane calciatore e l’introduzione delle seconde squadre può favorire i ragazzi che così possono abbreviare il percorso per trovare spazio tra i grandi”
A cura di Ciro Troise
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