Con le gare di domani termina il girone d’andata del campionato Primavera 2015/16. Il Napoli di mister Saurini affronterà alle 14:30 il Latina per cercare di riscattare le ultime tre sconfitte consecutive contro rispettivamente Frosinone, Pescara e Lazio. In attesa del match di domani la redazione di IamNaples.it ha contattato in esclusiva il mister della Primavera del Latina Marco Ghirotto:
Lei ha compiuto un ottimo lavoro l’anno scorso con i Giovanissimi Nazionali del Latina, classificandosi nel girone dietro alla Roma di Roberto Muzzi e disputando poi i sedicesimi di finali persi contro la semifinalista Milan: come ha vissuto il salto di categoria?
“L’hanno scorso per la prima volta nella mia carriera mi sono trovato a condurre un gruppo di ragazzi più piccoli poiché da sempre ho allenato o in Primavera o nelle Berretti. Per noi allenatori lavorare con i più piccoli può rappresentare un vantaggio poiché c’è la possibilità di poterli indottrinare in modo migliore, cosa ben diversa rispetto alla Primavera dove i ragazzi sono più o meno già formati dal punto di vista calcistico. Quest’esperienza per me dunque è stata molto positiva”
Da quest’anno lei è ha preso il timone della squadra pontina dopo la gestione di Andrea Chiappini: alla luce delle dodici partite fin qui disputate in campionato a che punto si trova il suo lavoro?
“Noi club di Serie B siamo molto più vincolati alle prime squadre. Quello che posso dire è che la nostra squadra si basa su un gruppo di dodici elementi base che possono tener testa anche a club più blasonati. E’ chiaro che quando alcuni elementi calano oppure sono assenti allora la possibilità di riuscire ad ottenere più punti si abbassa. A prescindere dai risultati, posso dire che il fatto di avere dei ragazzi in pianta stabile in prima squadra è un motivo di orgoglio”
Cinque vittorie, un pareggio e sei sconfitte fino a questo momento per i suoi ragazzi: dove c’è ancora da migliorare e in quale aspetto è cresciuta maggiormente la sua squadra fino a questo momento?
“C’è ancora da lavorare dal punto di vista della mentalità. Purtroppo ci troviamo a fronteggiare delle lacune dal punto di vista individuale dove c’è bisogno di tempo per colmarle. Alcuni ragazzi, giocando in Primavera, potrebbero sentirsi già pronti, invece non è così. Bisogna crescere riguardo alla mentalità: chi ci riuscirà potrà affacciarsi nel mondo dei professionisti, mentre gli altri si accontenteranno della realtà dilettantistica”
Quali sono secondo lei i prospetti più interessanti sui quali la prima squadra può far affidamento fin da adesso o nell’immediato futuro?
“Noi in porta ad esempio siamo una delle poche squadre che schiera un ragazzo classe 99’ come Sottoriva, poi abbiamo Celli, difensore centrale 97’ che è già nel giro della prima squadra, inoltre abbiamo Nelson che è un centrocampista classe 96’ pure molto importante per noi che gravita nel giro della prima squadra, poi ci sono Wolski, Criscuolo, Talamo. Ce ne sono dunque di ragazzi interessanti ma per diventare veramente giocatori di calcio dovranno esser in grado di calarsi con la giusta mentalità in ciò che fanno, senza distrazioni di altro tipo”
Nel suo gruppo ci sono anche giovani napoletani che sfideranno la squadra del proprio cuore domani pomeriggio: come pensa che possano interpretare la gara di domani?
“Mi auguro che la prendano per il giusto verso poiché credo che domani assisteranno al match familiari ed amici. Per molti ragazzi provenienti dal territorio napoletano giocare contro la propria squadra del cuore non può che esser stimolante. L’aspetto emotivo è molto importante, spero che gli faccia dare un qualcosa in più nella loro prestazione”
Vuole chiudere l’anno senza sorprese, schierando dunque il suo consueto 4-4-2 puntando su un gioco che si basa sulla velocità dei suoi cursori di fascia?
“Tra poco faremo la rifinitura e vedremo su chi poter contare per la sfida di domani. C’è da far i conti anche con la febbre che in questo periodo sta girando molto. Dal punto di vista tattico posso dire che il nostro sistema di gioco oscilla in maniera molto duttile tra una difesa a tre o a quattro. La prima squadra ha iniziato la stagione giocando a tre in difesa, poi si è passati ad una retroguardia a quattro uomini. Ci adattiamo alla prima squadra, inizialmente abbiamo lavorato sulla difesa a tre, poi abbiamo mutato il nostro sistema di gioco ma comunque siamo molto versatili in tal senso”
Quali sono i suoi rapporti con mister Mario Somma che da poco più di un mese ha è diventato allenatore della prima squadra?
“Io e Mario siamo più o meno coetanei avendo solo un anno di differenza, oltre ad esser entrambi di Latina quindi ci conosciamo molto bene ed abbiamo un bel rapporto”
Lei già conosce la compagine di Saurini poiché l’ha incrociata in occasione del Torneo “Terra Pontina” dell’agosto scorso: quanto pensa possa esser diversa la partita di domani da quell’occasione?
“Beh, quello era un torneo estivo in fase di rodaggio. Questa è una partita di campionato dove entrambe le squadre vorranno fare una bella prestazione e far punti per chiudere il girone d’andata e l’anno nel migliore dei modi. Noi, ma soprattutto il Napoli poiché ha una classifica abbastanza strana considerando il blasone societario, anche se molto dipende dal valore della rosa che si ha a disposizione. Non è una classifica consona alla Primavera del Napoli, naturalmente non voglio dire che Saurini sta lavorando meno bene rispetto agli altri anni. Mi aspetto un Napoli combattivo e forte nelle individualità”
L’anno scorso il Latina Primavera chiuse al nono posto in classifica, lontano ben quindici punti dal piazzamento play-off: alla luce della sua impresa compiuta l’anno scorso con i Giovanissimi Nazionali pensa che con questo gruppo ci possano essere i margini per insidiare la zona play-off?
“Se avessi la certezza oggi che la società mi lasci a disposizione la rosa che ho in questo momento risponderei di si, ma purtroppo questa cosa non può esser stabilità poiché nella Primavera cambiano spesso tante cose. Dipende dalla possibilità di utilizzare i ’96, dalla richiesta di far giocare i ’99, quindi in base alla volontà della società si orientano le scelte ma sono convinto che se la rosa del mio Latina non venisse stravolta nel girone di ritorno potrebbe scalare la classifica”
A cura di Gilberto D’Alessio
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