Sembra una partita come tante, ma non lo è. Altra ‘impresa’, altro tabù da sfatare. A Napoli arrivano i capitolini e la città è in tumulto.
Il popolo partenopeo vuole smitizzare la Roma, cambiare la storia che dura da 13 anni: una ‘magica’ imbattuta in casa nostra. Arrivo sugli spalti più tardi del solito, un quarto d’ora prima della partita.
Ad aspettarmi c’è uno stadio traboccante. Tutti i settori colmi, compresi gli anelli inferiori.
Fa molto caldo ed il sole è alto sul cielo della bella Napoli, sembra un dì della bella stagione, ultras denudati delle loro maglie,
donne in canotte che si lasciano carezzare dal sole, bambini in slip, la scena somiglia ad uno di quei quadri ottocenteschi di belle e candide estati spensierate. Il campo e le gradinate sono in sintonia e si presagisce un finale a dir poco grandioso anche se paradossalmente di primo impatto sento il clima abbastanza teso, ma appena l’arbitro segnala l’inizio della gara, l’atmosfera inizia, stranamente, ad addolcirsi, l’aria nervosa scompare e, dal 1° minuto, le nostre esortazioni continuano ad essere sempre più forti, dure e costanti.
I colori delle maglie accostate in campo stonano tra di loro, l’azzurro sa più di dominio, seppur la numerazione è la medesima. Altro segnale.
L’incontro ci regala continui fremiti dal principio con Dossena che, da subito, ci dona il primo brivido con un tiro a volo su assist di Hamsik.
Per tutto il primo tempo si susseguono palle goal per i nostri uomini, uno strappazzo per i nostri petti, ma è la ripresa che definirei davvero inebriante.
Un grandissimo numero ‘8’, servito da un perspicace Lavezzi, restituisce l’assist ad Hamsik ma questa volta la pelle d’oca persiste…al 72′ arriva il primo goal a stabilire il vantaggio che sa già di vittoria suprema, ma non è finita, tutti attenti che la sfortuna ha il sonno leggero.
Si continua a difendere il risultato e allo stesso tempo migliorarlo, sempre di più, questo Napoli non molla, non può, ne’ oggi contro gli odiati colori giallo-rossi, ne’ mai più, d’ ora in avanti.
Dopo poco più di 10 minuti, all’ 83′ Yebda serve Campagnaro che fa penetrare in area la palla e crossa a raso terra per Cavani, ma Burdisso, che cercava di anticipare il nostro matador, sferra il pallone sul petto di Juan e la ‘pelota’ finisce nel sacco.
Sul terreno di gioco scorgo una Roma umiliata, anonima.
2:0 match terminato. Napoli regna!
Fanno da cornice e sfondo di questo fantastico Napoli un Gargano indiavolato…superlativo a tratti.
uno splendido Marekiaro che con una successione di spostamenti non da punti di riferimento agli avversari.
Mitico Hugo Campagnaro! Grandioso in marcatura e sulle chiusure.
Un mirabile Dossena!
Un Maggio che ritorna ad essere il nostro superbike con un ottimo lavoro di copertura ha annullato Riise.
Uno strepitoso pocho nel 2° tempo.
Cavani sempre decisivo. Lunga vita al matador!
“Un capitano…c’è solo un capitano..un capitano..c’è solo un capitano!” beh sì…il nostro! Dandy, muro più che mai, una muraglia prima per Borriello,poi per Vucinic.
Che grandi i nostri uomini…sempre di più…tutti,tutti.
Tabu’ sfatato, l’ appagamento è arrivato per tanti tifosi, battuta la Roma.
Ma Totti? Dov’era? Apparte ad improvvisarsi arbitro? che VERGOGNA.
Sconfitto ‘er pupone’, ora puo’ ‘beatamente’ ritirarsi
un campione dal calcio : << vedi Napoli e poi ‘muori’>>.
Questa è la carica che va potenziata, questa è la cattiveria che va rinvigorita ininterrottamente, questa è la convinzione che vogliamo.
Vige un tripudio di emozioni in me, ho i capogiri, ma sul serio. Ho pianto al secondo goal, son crollata…ma Dio…che soddisfazione!
il San Paolo ritorna una fortezza, maledizione sfumata , e nei migliori dei modi: contro i ‘detestati’ romanisti.
Impazzisco quando il Napoli stravince!
Al ritorno, per le strade, la città appare ancor più azzurra del solito con bandiere che fuoriescono dalle auto e dalle moto in festa, per i partenopei vale quasi uno scudetto questa vittoria. Sui marciapiedi scene che ci riempiono di gioia e orgoglio: algerini, e persone di altre etnie, culture differenti dalla nostra che fanno foto con le sciarpe bianco-azzurre, tutti sorridenti, tutti entusiasmati, si sentono napoletani.
Napoletani, sì…che popolo meraviglioso, gente magnifica, con un cuore grande.
Fuori e dentro lo stadio nessun tafferuglio, qualche sfotto’ di rito, ma un tifo civile che ufficiosamente ci contraddistingue, ma che, purtroppo, ufficialmente viene distorto da false voci accreditate che ne evidenziano una brutalità che non esiste.
E’ lampante, invece, il razzismo nei nostri riguardi. Ma non importa, siamo un popolo ed una tifoseria superiore anche per questo : li fissiamo ed andiamo avanti.
Tanto Napoli quest’ oggi. Immensi ragazzi.
Siamo momentaneamente secondi in classifica. Prima vittoria stagionale in casa, prima di una lunga serie…
Avanti tutta…Avanti il prossimo.
Napoli domina ed è proprio il caso di dire: Napoli capitale del calcio!
Maria Merone
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