Siamo stati a Chianciano Terme per la final eight dei Giovanissimi Nazionali. L’avrete capito: dirette testuali, approfondimenti, pagelle, photogallery e video hanno animato il vostro interesse per l’avventura degli azzurrini, una cavalcata fermatasi solo in finale contro la corazzata Inter. Questi appuntamenti sono anche delle esposizioni di giovani talenti; osservatori ed addetti ai lavori avranno aggiunto ai propri black-notes sicuramente tanti nomi. Il calcio giovanile italiano è in buone condizioni, lo dimostrano i buoni prospetti che abbiamo osservato durante questa competizione.
I vice campionI d’Italia del Napoli hanno messo in luce i progressi difensivi di Grillo, buon cursore di fascia destra e Granata, difensore centrale impeccabile nel gioco aereo che contro Empoli e Reggina è stato il padrone della retroguardia. Il portiere Mennella merita una menzione particolare; è stato autore di interventi pregevoli contro Reggina, Milan e Inter. Senza dimenticare i costanti miglioramenti di Gennaro De Simone, dotato di un’ottima visione di gioco e tecnica di base e l’attaccante De Iorio, che dopo un inizio complicato, è cresciuto in fase propositiva e spesso ha messo in difficoltà le difese ospiti. Il capitano non rappresenta certamente una novità per i frequentatori del “Kennedy” che conoscono bene le sue qualità apprezzate anche dal responsabile del settore giovanile dell’Inter Roberto Samaden (clicca qui per leggere l’intervista esclusiva del 28 Giugno) Nelle fila del Torino si è messo in luce il trequartista granata Sabbioni che per un tempo nella gara d’esordio ha messo in crisi la difesa partenopea, spostandosi da destra a sinistra con naturalezza senza dare punti di riferimento.
La prima sconfitta per gli azzurrini di Ciro Muro è stata quella rimediata contro il Milan, un 3-0 senza appello. Nella compagine rossonera ha colpito la nostra attenzione l’esterno destro di colore Miti, capace di incunearsi con frequenza negli spazi concessi dalla difesa del Napoli. Un “peperino” inarrestabile per Granata e compagni. Il match-svolta è stato sicuramente quello contro l’Empoli, ottima squadra dotata di vari elementi interessanti come il centrocampista Dioussè, mastino del centrocampo toscano, bravo a recuperare palloni e capace anche di sfornare pericolose conclusioni dalla distanza e l’attaccante Galeotti che sulla sinistra ha messo in difficoltà Grillo, mai così preoccupato per il resto del torneo. Nella semifinale batticuore contro la Reggina l’ingresso del trequartista Saglimbeni ha creato molti problemi tattici al Napoli. Giocatore molto mobile e sgusciante, ha illuminato la manovra offensiva con precisi assist e nell’asse centrale del campo ha mandato in crisi la difesa napoletana con la sua imprevedibilità. L’Inter campione d’Italia è sembrata una corazzata, troppo ampio il divaro con gli avversari, solo il Milan che ha portato fino ai rigori in semifinale la compagine nerazzurra ci è sembrata all’altezza. Tra le fila dei Giovanissimi Nazionali della società di Via Durini si sono messi in grande evidenza l’esterno destro Cassani, un “Frecciarossa” capace di produrre continue scorribande sulla propria corsia, il bomber Bonazzoli, un cecchino infallibile sotto rete, l’esterno offensivo Taufer, uno dei protagonisti della vittoria dell’Inter, un prospetto che dalle parti di Interello cureranno con grande attenzione. Il taccuino degli addetti ai lavori è sufficientemente pieno di nomi importanti per il futuro, ora non resta che seguire il loro percorso verso il calcio che conta.Possono presentarsi tanti ostacoli ma il talento c’è.
Alessandro Sacco
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