Giovane e capace, non è l’identikit di un giovane calciatore di talento ma di un promettente dirigente italiano: Fabio Cordella, 37 enne direttore generale del Budapest Honved . Conosciamolo meglio ai microfoni di Generazioneditalenti.com:
Partiamo dal tuo passato. Dal sogno delle scarpette coi tacchetti alla giacca e cravatta dietro la scrivania. Di mezzo un iter pesante, l’operazione sbagliata che ti preclude i sogni di gloria, il lavoro dà soddisfazioni ma non entusiasmo. Elementi che ti hanno formato caratterialmente, decisivi per la tua crescita dirigenziale. Da dove nasce l’amore verso questo sport?
Ho iniziato a giocare nelle giovanili del Copertino all’età di 5 anni sulle orme di mio fratello e ben presto ho fatto carriera avvantaggiato anche da doti tecnico-fisiche al di sopra della media, all’età di 12 anni militavo già nei Giovanissimi regionali. Tutto ciò tango a precisare grazie all’ottimo lavoro degli allenatori che riconobbero in me un potenziale campione : Cagnazzo (Pulcini), Circugni (Esordienti), e nei Giovanissimi Olivieri. Fù a quel punto che venni notato e ingaggiato dal Galatina in serie C2 arrivando in pochi anni alla consacrazione in prima squadra con mister Boccolini e successivamente in Interregionale con mister Leo. Successivamente arrivò la chiamata in nazionale U17 di Aldo Bet e Franco Dal Cin, storico ds della Reggiana Calcio, chiuse il mio trasferimento grazie anche al lavoro del mio procuratore Salvatore Trunfio. A quel punto la fortuna mi voltò le spalle e , in seguito ad un’operazione sbagliata di asportazione di una cisti nel ’92, mi vennero tranciati di netto alcuni nervi danneggiando il cavo popliteo con la totale perdita della mobilità del piede destro. Così dal 1993 iniziai a concentrarmi sullo studio e sul lavoro collaborando nell’azienda City Moda nel settore del l’abbigliamento al dettaglio.
Sfiorato l’Honduras e il Panama, toccata la Costa d’Avorio, dopo l’Italia si aprirono le porte internazionali…
L’incontro della svolta fù quello con Francesco Moriero. Finito il Master iniziammo subito a cercare squadra all’estero per sua volontà. Chiusi un contratto con la federazione Panamense, dove Moriero rifiutó praticamente il giorno della partenza con le valigie pronte per la sua fobia di volare, allora mi chiese di cercare qualcosa di meno lontano, e fu in questa occasione che trovammo un accordo con l’Africa Sport d’Abidajn dove mi proposero la poltrona di Direttore Generale. Vincemmo subito il campionato dopo esattamente 19 anni e arrivarono le offerte dall’Italia. Accettammo Lanciano, io nel ruolo di Direttore Generale e Moriero di allenatore. Dopo quell’avventura le nostre strade si divisero e io a Treviso reicontrai dopo 17 anni Franco Dal Cin che mi offrì la possibilità di andare a fare il DG in Belgio alla mitica Royale Union Saint Gilloise, dove restai 3 anni. Ad Aprile 2011 mi arrivò una mail dalla Hemingway Group società proprietaria del Budapets Honved per propormi il mio attuale ruolo.
In italia si continua a credere poco nei giovani.Da dirigente concordi con l’operazione dell’Inter che ha portato alla cessione di Donati e Caldirola in Germania?
No, non condivido. Il sistema è tutto sbagliato per questo motivo scappano tutti dall’Italia. Il nostro paese ha molto da apprendere dall’Ungheria che invece investe molto sul settore giovanile.
A che punto siamo con la trattativa che porterà Testardi dalla Sampdoria ad incrementare la colonia di italiani (ricordiamo oltre a mister Rossi anche Alcibiade e Lanzafame ndr) in terra ungherese?
L’operazione è chiusa, il giocatore verrà in prestito. Inoltre abbiamo prelevato anche Andrea Mancini, che ha firmato un biennale. Ricordo, infine, che la colonia di italiana a Budapest è completata anche dalla presenza di Cosimo Inguscio, secondo di Marco Rossi.
Ihrig-Farkas è calciatore del vostro vivaio passato al Parma. Di lui se ne parla un gran bene, ci confermi che ha grandi potenzialità?
Si, è un ottimo elemento. Sentiremo a lungo parlare di lui.
L’Honved Budapest, tra le propria fila giovanili, conta anche su un “cannoniere” come Bobal. È vero che Sabatini, attualmente alla Roma, ha provato a prenderlo più volte? Confermi un interesse anche del Napoli sul ragazzo?
Si, Roma e Napoli hanno mostrato un certo interesse. Con la Roma siamo ancora lontani tra domanda e offerta mentre il Napoli al momento si è limitato ad un sondaggio.
La qualità dei settori giovanili sembra alquanto ottima. Dovessi suggerire qualche talento alle squadre italiane, su chi punteresti?
Come detto in Ungheria si lavora molto bene con il settore giovanile e quindi la lista è molto lunga: Richy Kosma (182 cm) classe 1994 centrocampista dinamico che ricorda Marchisio con tanta forza e una tecnica sopraffina ; Daru Bence classe 1994 prima punta di 194 cm vi anticipo che è vicino a delle squadre italiane ; Gyula Cesmer classe 1994 ricorda un po’ Edgar Davids ; Attila Lorinci classe 1994 trequartista ; David Bobal (187 cm) classe 1995 gemello di Gery che può giocare sia da esterno sinistro in difesa che da difensore centrale ; Prosser Daniel rapido e vede la porta esterno offensivo piede mancino classe 1994; Filip Holendertalento incredibile classe 1994 fantasista puro; Vecsei classe 1993 con già 2 campionati da titolare in prima squadra e per finire Richard Vernes classico numero 10 alla Del Piero. Tanti club lo vorrebbero classe 1992 , 19 gol l’anno scorso tra campionato, coppa magyara ed Euorpa League.
La redazione di IamNaples.it ha rivelato in esclusiva l’interesse del Napoli per Bobal il 6 Giugno scorso, clicca qui per leggere l’articolo
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