Ci saranno Serie A e B anche per il campionato Primavera. Non subito ma nel 2017-18. L’orientamento della Lega è stato confermato definitivamente ieri dalla commissione tecnica che si è pronunciata all’unanimità a favore della riforma: il 21 in assemblea la ratifica formale. Già da tempo ci si era convinti della necessità di rinnovare il torneo per renderlo più competitivo e più adatto a formare e valorizzare talenti nel salto verso il professionismo. A maggio la commissione tecnica aveva dato il suo indirizzo, che ieri è stato messo nero su bianco.
TRANSIZIONE — Già dalla prossima stagione (partenza il 10 settembre, chiusura a metà maggio e final eight dal 4 all’11 giugno) qualcosa cambierà. Restano i tre gironi da 14 squadre ma ci sarà un rimescolamento che uniformerà il livello dei tre gruppi. Via il criterio geografico, farà fede solo quello sportivo, e in particolare il ranking con i risultati delle ultime cinque stagioni. Gironi più interessanti (da una simulazione il Milan con la Roma, la Juve col Torino, l’Inter col Palermo) e una stagione, quella prossima, che sarà propedeutica al vero e proprio cambiamento. Nel 2017-18 nasceranno la Primavera 1 e la Primavera 2. Nella prima “categoria”, in un girone unico, ci saranno le 16 migliori squadre. Quali? Le prime quattro classificate di ciascun girone del campionato 2016-17 e altre quattro determinate dal ranking degli ultimi cinque anni. Dopo il girone all’italiana, che finalmente vedrà in scena tutti i big-match, confermata la fase finale in una sede unica – a 4 o 6 squadre – visto il successo che ha riscosso negli ultimi anni (i supplementari della finale Juve-Roma sono stati seguiti da oltre 800mila telespettatori su RaiSport, sommando i dati di Sportitalia si arriva a un milione). La Primavera 2 sarà suddivisa in due gironi da 13 squadre. Sistema aperto, nel senso che verranno introdotte promozioni e retrocessioni (tre all’anno) che consentiranno pure alle squadre di B, se competitive, di militare nel massimo campionato Primavera. È chiaro che i due livelli sono riservati a società di A e B: chi retrocede in Lega Pro dovrà liberare il posto.
SECONDE SQUADRE — Ieri si è discusso brevemente del progetto delle seconde squadre. Bisognerà aprire un tavolo con la Lega Pro e ascoltare i loro intendimenti, dopo l’apertura fatta dal presidente Gravina. Passare dalle parole ai fatti sarà molto complicato…
Fonte: gazzetta.it
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