Nel triste caos fatto di guerra, distruzione, calamità naturali, il nostro popolo mostra il cordoglio per le vittime del Giappone, Napoli ed i napoletani sono vicini alla gente che in questo momento non ha nulla per cui festeggiare, ma oggi sono tutti qui allo stadio di Fuorigrotta con la speranza di trovare parentesi di gioia che forse anche ‘egoisticamente’ ci estraniano dal mondo.
In 50.000 sugli spalti, vento gelido, temperatura tutt’altro che primaverile, ma c’è nell’aria un’atmosfera d’imminente festa, ogni gara, d’ora in poi, sarà sempre più considerata come una finale, oggi è il turno di Napoli-Cagliari.
Sì, il Cagliari, la nostra ‘bestia nera’, la squadra che ci ha sempre dato filo da torcere, la formazione che all’andata abbiamo battuto in casa propria sfatando un tabù che durava da tempo…e stasera ce n’è da sfatare un altro, sono 18 anni che i sardi escono imbattuti dalla nostra ‘arena’…ma stasera qualcosa cambierà, è la convinzione e la forza che ci contraddistingue.
E’ il ritorno a Napoli di Donadoni che seppur non ha lasciato un ricordo bellissimo è quasi emozionato all’ingresso in campo, ragazzi, questa è Napoli, questo è il San Paolo, che tu sia napoletano, milanese, torinese… quella soglia ti accappona la pelle.
Ci siamo, le squadre fanno il loro ingresso in campo, l’ultimo è Cavani con i suoi occhi diretti al cielo che ‘dialoga’ con Dio.
Arbitra Damato.
Tutto pronto, tutti i presenti dal cuore azzurro sono consapevoli della possibilità tangibile di poter essere, dopo questi 90 minuti, a -3 dalla ‘cima’ e con tanto di fiato sul collo, ci sentiamo come al centro di un’impresa ogni volta, ma non ci fa paura.
C’è subito un buon inizio da parte della formazione sarda prima con Conti poi con Aquafresca, nella prima fase di gioco il Cagliari si presenta migliore, ma dopo poco gli azzurri riescono a stringere i cagliaritani nella propria metà campo. Lavezzi dribbla tutti, perfino l’arbitro Damato.
Al 21’ si eguaglia un nuovo record casalingo per il nostro portiere, 800 minuti d’imbattibilità al San Paolo, supera Castellini che nella stagione ’81-’82 ne deteneva 762’.
Qualche sponda di Cavani, tiri di Lavezzi, ed ancora Acquafresca, termina un primo tempo faticato, contratto, un inizio non splendente per il Napoli che soffre un po’ troppo il pressing degli avversari. C’è bisogni di un cambio di ritmo nel secondo tempo, che sono certa che avverrà, alcuni dei nostri li sento ispirati.
Inizia il secondo tempo, parte subito Lavezzi per Cavani che viene però anticipato.
Passa qualche minuto ed Ariaudo trattiene il nostro pocho. Damato non ha dubbi : calcio di rigore per il Napoli. Inizia la frenesia tra il tifo e la panchina.
Dal dischetto il nostro matador. Goooool !!! Esecuzione perfetta, la palla nel lato opposto del portiere, un goal che devasta Agazzi, ed i tifosi iniziano a crederci sempre di più.
E’ festa grande, in campo s’improvvisano ballerini, dalle gradinate tutti simulano la danza…e Napoli ritorna momentaneamente a sognare.
Il goal sveglia tutti. Ecco che ‘resuscita’ il nostro Napoli travolgente, il Napoli c’è, Napoli vive nel secondo tempo.
Hamsik prende a pieno Ariaudo che difende con il viso, è tramortito, ma l’azione continua, c’è Yebda, tira, ancora Yebda, ma Agazzi salva la sua porta e la corsa del Cagliari.
Il Napoli è spesso vicino al raddoppio, ed è proprio nel nostro momento migliore che il Cagliari trova il pareggio con Acquafresca che vince un rimpallo e manda la palla sotto le gambe di De Sanctis.
Ma nulla è perduto. Il Napoli continua a spingere e ad essere devastante.
Passano pochi munuti, parte Hamsik, serve un assist a pennello per Cavani che viene tenuto in gioco da Perico e… ‘pallonetto fu’ !!!!! gol gol gol gol gol gol gol …un magnifico gol da un altrettanto magico assist va in rete, sono 22 gol in campionato per il nostro matador e scoppia senza freni la gioia tra i tifosi azzurri !
Si susseguono tantissimi azioni per la nostra formazione, il Napoli non si ferma, Cavani restituisce l’assist ad Hamsik che si allunga troppo, la palla va sull’esterno della rete, sarebbe il massimo festeggiare anche un gol per il nostro marekiaro, ma dopo un po’ è costretto ad uscire dal campo per crampi lasciando posto a Mascara che dopo un minuto si fa notare con un ottimo anticipo ma palo pieno !
In Napoli non molla !
Crampi anche per Dossena, lascia il posto ad Aronica.
Lavezzi ammonito per simulazione, potrebbe considerarsi giusta la decisione dell’ arbitro, fino a questo momento sembra aver diretto bene la gara, è questa cosa piace a chi di calcio vive, che il ‘duepesismo’ scomparisse perennemente dalla faccia di questo sport.
Allo scadere dei minuti regolamentari De Sanctis salva tutto su una palla pericolosa rimbalzata nell’area piccola.
Ancora tre minuti di recuperi ed…. è finita !
Il Napoli vince un’ altra battaglia, la bestia sarda è stata abbattuta !
Un Napoli che non si lascia intimidire da pressioni ‘alle costole’ di Udinese e Lazio, un Napoli lucido e consapevole delle proprie forze…un Napoli che non molla mai ci rende orgogliosi di essere napoletani.
Hamsik, Lavezzi ispirati, pocho sempre più trascinatore, un capitano impeccabile, Pazienza immenso, Yebda con un ottimo pressing alto, Santacroce a tratti sempre più lunghi evita di fare errori superficiali ed ottimo il suo lavoro in marcatura, il ragazzo sta crescendo.
Un secondo tempo che sblocca tutto…. Cavani, Napoli e la presunzione, sì…presunzione.
Noi dobbiamo considerare reale quel che sta accadendo… si tratterebbe di stima personale, autostima ! Noi siamo il Napoli …non smetterò mai di essere fiera di quel che siamo !
E’ giornata di soddisfazioni…è l’ ‘era Napoli’ … è serata di record e realtà smontate
Tabù Cagliari smitizzato. Insieme al record del nostro pirata c’è il raggiungimento di un altro: Edinson Cavani raggiunge Antonio Vojak che nel campionato 1932/33 realizzò 22 gol in 34 presenze, il Matador è a quota 22 dopo 30 presenze e ci sono ancora 8 gare per garantirsi il primato in solitario.
Il matador ritorna, ma con ogni probabilità…non ci ha mai abbandonato.
Che gioia rivederlo esultare, che felicità rivedere quel gruppo danzare sorridenti, mi trasfonde felicità indicibile. Al secondo balletto del trio meravilla y company partono gli occhi lucidi.
Quanto amore siete ragazzi, quanto ?!
Un balletto che denota fratellanza ed affiatamento che va anche al di là della sportività di squadra, va oltre…va nel cuore ed è merito di un grande uomo…Edinson Cavani… un grazie non solo per i goal, le prestazioni…ma per quel che di più grande e bello c’è al mondo…l’amore, ed è stato capace di inculcarlo nei cuori di tanti.
Ogni vittoria è un’iniezione di vitalità, è come se tutto ricominciasse, come se fatiche giustamente accumulate e persistenti scomparissero.
Il Napoli c’è, è lì tra ‘le due’ a giocarsi e sudarsi un posto ‘privilegiato’ .
Mettete da parte scaramanzie e cose simili… svincolate dicerie. Popolo ora c’è bisogno della forza della convinzione…sì, siate più convinti… FIDATEVI…
Il Napoli… C’E’ !!!! …. C’E’ !
Ps : è aria di festa, abbasso le polemiche, ci terrei a mostrare il mio disdegno a chi fischia Gargano, dire semplicemente senza altezzosità di non meritare manco ti tifare per una squadra con simili ragazzi che fanno grande il nostro orgoglio, giornate no capitano a tutti, e magari dietro ci sono questioni delicate, prima di essere atleti sono uomini…essere umani…ed io faccio parte della schiera del ‘non dimentico’ . Gargano ci ha fatto emozionare ed esultare.
Sono vicina, come tanti altri, al nostro guerriero della mediana, un abbraccio affettuoso a Walter e alla sua compagna.
Guerriero torna presto quello di prima. Napoli ha bisogno anche della tua grinta !
Vamoooooooos !
A cura di Maria Merone
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