Ultimo test degli azzurrini di Saurini prima dell’inizio del campionato previsto per il 25 Agosto (all’esordio c’è Napoli-Roma) al “Partenio” contro l’Avellino, quotata compagine di Prima Divisione Lega Pro.
Buona la prova degli azzurrini; la partita è rimasta in equilibrio fino al 75’, quando l’Avellino è andato in vantaggio con Catania. I biancoverdi dell’ex Napoli Rastelli hanno preso coraggio e campo per chiudere poi il match sul 3-0 con le reti di Giosa all’82’ e De Angelis al 92’.
La redazione di IamNaples.it vi propone le pagelle ed i giudizi per le amichevoli degli azzurrini:
CRISPINO 7 (CAPOTOSTO S.V.): La cura Mazzarri-Papale funziona, l’aria del ritiro di Dimaro con la prima squadra gli ha trasmesso entusiasmo e fiducia nei suoi mezzi. Para un rigore a Millesi, nega il gol a Castaldo con un intervento prodigioso su un colpo di testa ravvicinato. Ancora qualche incertezza sulle uscite alte, altrimenti la sua gara sarebbe stata perfetta.
SAVARISE 7,5: Crescita inarrestabile per l’esterno azzurro, è una “furia” sulla fascia destra. Alterna in modo eccezionale le due fasi, con le sue progressioni mette in difficoltà sia Bittante che Pezzella
NICOLAO 6 (CRETELLA S.V.): A scuola direbbero “può fare di più”, in fase difensiva svolge bene i suoi compiti, limitando anche Millesi. Non spinge molto sulla sua corsia, è mancato il suo contributo negli ultimi venti metri. Evani gli regala la gioia della convocazione in Under 19.
LASICKI 6: Il difensore dell’Under 17 polacca in una settimana ha affrontato avversari complicati, come gli attaccanti di Hyria Nola, Aversa Normanna ed Avellino. Non è mai andato al tappeto, ma ha sofferto il valore degli avversari. Bisogna aspettare il suo inserimento nella Primavera di Saurini per poter valutare le qualità di Lasicki.
CELIENTO 7 (ALLEGRA 6): Entra al 68’ e non sfigura nell’inedita posizione di difensore centrale, soffre contro Castaldo e Catania sotto il profilo della fisicità e del contrasto aereo, ma in molte occasioni riesce a fermare gli attacchi avversari): La cura Mazzarri funziona. Dopo il ritiro in prima squadra, è un altro giocatore, essendo cresciuto sotto il profilo dell’entusiasmo, della personalità e della fiducia nei propri mezzi.
PALMA 6 (GAETANO S.V.): Dà il suo contributo in termini di quantità ma deve crescere in personalità e soprattutto riguardo al cambio di passo ed alla rapidità d’esecuzione. Le sue scelte in fase d’impostazione sono risultate spesso prevedibili.
DONADEL 6 (PALMIERO 5,5: Qualche minuto dopo il suo ingresso in campo l’Avellino va in vantaggio e la partita cambia, così Palmiero non è riuscito a mostrare le sue grandi qualità in termini d’impostazione della manovra). Non può fare ancora la differenza neanche con avversari nettamente inferiori al suo valore ma vederlo disputare 63 minuti discreti è già un segnale d’incoraggiamento in vista del suo recupero.
FORNITO 5 (LA TORRE S.V.): E’ un lontano parente del talento che ha conquistato le luci della ribalta nel ritiro con la prima squadra. Non si vedono la brillantezza, la convinzione, la freschezza atletica che hanno spinto Mazzarri ad accostarlo ad Hamsik. E’ una questione di motivazioni, Fornito ha bisogno di nuove sfide e mandarlo in prestito a farsi le ossa sarebbe la scelta più appropriata per il suo percorso di crescita.
TUTINO 5,5 (BARONE S.V.): E’ spesso fuori dal gioco, non incide nella costruzione della manovra offensiva. Nei primi minuti manda in crisi Zappacosta nell’uno contro uno ma la sua prova finisce lì. Può fare molto di più, ma, come sosteniamo da tempo, paga la differenza d’età, trattandosi di un classe ’96; eccessiva fretta nel percorso di crescita, si sono bruciate le tappe ma siamo convinti che Tutino riuscirà a tirar fuori la personalità per mettere in mostra il suo immenso repertorio tecnico anche in Primavera.
SCIELZO 6,5 (ANASTASIO S.V.): Non ha la qualità di Tutino e Roberto Insigne ma si batte come un leone. Lodevole il suo impegno e la partecipazione ad entrambe le fasi.
INSIGNE 5.5 (DEL BONO S.V.) E’ un talento, lo dimostra la naturalezza con cui al 69’ si presenta a tu per tu con Di Masi dopo aver tagliato fuori tutta la retroguardia avellinese. Roberto deve essere, però, più concreto; ha fallito due occasioni sotto porta e non è da lui.
SAURINI 6,5: Non vuole perdere mai neanche in amichevole, è apprezzabile la grinta che trasmette alla squadra. Il suo 4-3-3 migliora nella comprensione da parte dei ragazzi dei meccanismi tattici; bisogna migliorare sotto il profilo della brillantezza e della fluidità della manovra offensiva. Il modulo è lo stesso che utilizzava Sormani ma trasmettere una nuova identità di gioco è un compito difficile che richiede molto tempo. La squadra è in crescita, a sprazzi si intravedono anche delle buone trame di gioco, le basi per far bene ci sono.
AVELLINO: Di Masi 6 (’81), Zappacosta 5,5 (’92), Bittante 5 (’93), Angiull 6,5i (’92), Cardinale 5,5 (’81), Giosa (’83) 5,5(vicecap.), Millesi 5 (’80), Massimo 6,5(’89), Guerriero 6 (’93), Lasagna 6,5( (’88), Herrera 5(’92) A disp.: Fumagalli (’82), Pezzella (’80), Fabbro (’81), D’Angelo (’85), Catania (’81), De Angelis (’81), Castaldo (’82).
Dal nostro inviato al “Partenio” Ciro Troise
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