Il caldo condiziona la gara a Sant’Antimo, va in scena una sfida a ritmi molto bassi. Il Napoli sfrutta un buon approccio iniziale e passa al 10’ con un rigore di Negro, comanda la partita e ha anche altre occasioni per raddoppiare durante il primo tempo. Nella ripresa gli azzurrini calano, ma il Pescara non riesce a trovare i varchi giusti per impensierire il Napoli. Al 22’ Procida viene espulso per doppia ammonizione e lascia il Napoli in dieci uomini, il Pescara così riesce a produrre di più ma sono i ragazzi di Liguori ad avere le occasioni migliori, in primis quella di Marotta al 34’ della ripresa. Ecco le pagelle di IamNaples.it:
FERRARA 6: Puntuale, attento e preciso, commette solo qualche imprecisione quando i difensori gli chiedono continuamente di giocare con i piedi, servendo dei retropassaggi anche un po’ difficoltosi.
LUISE 6,5: Tra i migliori in campo. Prestazione di grande livello sulla corsia destra, contrasta quasi sempre bene Coletta, tranne che al 30’, quando il numero undici del Pescara trova lo spazio su un’apertura di Del Sole ma ci pensa Esposito a sventare il cross.
D’IGNAZIO 6,5: Cresce durante la gara, sempre attento sulla corsia sinistra. Commette qualche errore in fase d’impostazione che poteva produrre qualche pericolo ma la prestazione complessivamente è molto buona. Non molla mai, ci mette lo spirito giusto, nel finale dopo l’espulsione di Procida va a fare l’esterno di centrocampo nel 4-4-1 e il suo contributo è ottimo. Al 24’ della ripresa spezza la pressione degli avversari portandosi sul fondo della fascia sinistra e disegnando un buon cross per Russo. Prima Del Prete e poi Marini non lo superano mai, anche grazie agli esterni la difesa tiene bene.
ESPOSITO 6: Comanda bene la difesa, nonostante sia più giovane dei suoi compagni in molte occasioni li guida con autorevolezza. Deve essere, però, più tranquillo, in alcuni casi si fa prendere da nervosismo ed ansia sbagliando le giocate più facili, soprattutto in fase d’impostazione. Al 31’ della ripresa è fondamentale il suo intervento per fermare l’inserimento di Sow su assist di Mele.
DONNARUMMA 7: Dietro le prende tutte lui, spicca sulle palle alte ed è discreto anche nell’impostazione. In inferiorità numerica non si scompone, gli avversari dalle sue parti non passano mai.
SPAVONE 6: Si becca molti rimproveri di Liguori che lo vorrebbe più pronto ad attaccare la profondità, a sfruttare i suoi tempi d’inserimento. Lo fa in rare occasioni, in una di queste fa anche gol, ma l’azione viene fermata per la sua posizione di fuorigioco. Non è una delle sue migliori prove ma il suo lavoro è prezioso soprattutto nella fase d’interdizione. (Dal 24’ s.t. Riccio 6: Va a fare l’esterno basso a sinistra con grande diligenza, chiudendo bene gli spazi al Pescara. Gioca con intelligenza tattica e maturità)
OTRANTO 7: Un leader. Carica i compagni ad ogni pausa del gioco, fa bene le due fasi. Non tira mai indietro il piede, combatte come un leone in mezzo al campo e, quando può, distribuisce tanti palloni con intelligenza.
MATTERA 5: Non riesce a brillare, oggi sono mancati i suoi guizzi, la sua imprevedibilità, la capacità di mettere in porta il proprio compagno. (Dal 10’ s.t. Amabile 5,5: Buono il contributo in fase d’interdizione ma perde alcuni palloni sulla trequarti che potevano costare cari)
PROCIDA 5,5: Macchia una buona prova, di grande intensità con due falli compiuti per nervosismo che gli costano l’espulsione per doppia ammonizione. Nel primo tempo si muove bene sul fronte sinistro d’attacco ed è cercato spesso anche da Luise, cala nella ripresa e poi commette la grande leggerezza che rischiava di complicare la gara del Napoli.
NEGRO 6: Segna il rigore che sblocca la gara, attacca bene la profondità, all’11’ va via all’avversario e mette nuovamente paura a Salvatore ma non fa un grande lavoro spalle alla porta. Sbaglia alcuni appoggi ai compagni, è impreciso nel mandare nello spazio Farina e Procida. Liguori, perciò, lo sostituisce al 10’ della ripresa con Marotta. (Dal 10’ s.t. Marotta 5: Non è ancora in forma, fa poco movimento, non riesce a fare le sponde per gli inserimenti dei compagni. Fallisce una grande occasione al 34’, il suo pallonetto a tu per tu con Salvatore termina alto sopra la traversa. Dal 40’ s.t. Mentana s.v.: Entra e va a combattere su tutti i palloni, ha a disposizione pochissimi minuti per meritare una valutazione seria)
FARINA 6,5: Nel primo tempo è assolutamente il migliore in campo, è l’arma in più sulla fascia destra. E’ il giocatore più vivace, indossa sia i panni del rifinitore che quelli del finalizzatore. Cala vistosamente nella ripresa, Liguori lo cambia al 20’ con Russo (Dal 20’ s.t. Russo 6,5: Ottima la sua prova, fa sia un grande lavoro in copertura dopo l’espulsione di Procida che in fase offensiva, sia come rifinitore con due assist precisi a Marotta che come finalizzatore quando va a saltare su un cross di D’Ignazio)
LIGUORI 6,5: Nel primo tempo si vedono anche sprazzi di buona costruzione del gioco, con una manovra avvolgente, attaccando gli spazi con le verticalizzazioni e il buon uso degli esterni d’attacco. Nella ripresa il calo è evidente, il Napoli si limita a gestire, mostra un gran carattere e un ottimo spirito di squadra dopo l’espulsione di Procida. Liguori lo capisce e prova a dare la svolta con i cambi, il Napoli migliora ma resta comunque troppo bloccato nella propria trequarti. I segnali positivi ci sono ma bisogna crescere a livello atletico, cercando di essere più brillanti per tutto l’arco della gara.
Ecco il tabellino del match:
NAPOLI: Ferrara 6, Luise 6,5, D’Ignazio 6,5, Esposito 6, Donnarumma 7, Spavone 6 (dal 24′ s.t. Riccio 6), Otranto 7, Mattera 5 (dal 10′ s.t. Amabile 5,5), Farina 6,5 (dal 20′ s.t. Russo 6,5), Negro 6 (dal 10’ s.t. Marotta 5), Procida 5,5. All. Liguori 6,5
PESCARA: Salvatore 6, Maloku 6,5, Pietrantonio 5,5 (Dal 30’ s.t. Tinari 6), Calcagni 6 (Dal 26’ s.t. Sow 6,5), Forte 6, Di Pietrantonio 5,5, Del Prete 5,5 (dal 1′ s.t. Marini 6,5), Mele 6,5, Ranieri 5,5, Del Sole 6,5, Coletta 5,5 (dal 1’ s.t. Di Cerchio 5,5). All. Iervese 5,5
Dai nostri inviati a Sant’Antimo Ciro Troise, Gilberto D’Alessio e Antonio Balasco
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