RIZZOLI PENSACI TU! – Ci si può fidare? Dopo la tempesta-Tagliavento abbattutasi sul San Paolo nella scorsa giornata, si attende un po’ di quiete all’Olimpico per Lazio-Napoli. Garante di tale aspettativa sarebbe lo “stellato” Nicola Rizzoli. L’architetto 43enne di Bologna, internazionale dal 2007, è alla quattordicesima stagione nella Can di A e B. Il suo esordio in massima serie risale al 2002, categoria in cui ha fin’ora collezionato 192 presenze. Il suo curriculum vanta numerose “classiche” oltre ad un cospicuo bagaglio di sfide internazionali che lo ha fatto entrare nella sezione Elite, gruppo di prima fascia degli arbitri UEFA. In questa stagione ha accumulato 9 “gettoni” con una media di 3 vittorie casalinghe, 4 pareggi e 2 vittorie esterne. Lascia molto a desiderare ogni qual volta viene designato come arbitro addizionale. Due sono le partite “incriminate” in tal ambito (guarda caso proprio alla presenza dei colori bianconeri): la prima è la finale di Supercoppa tra Napoli e Juventus. In quell’occasione l’arbitro bolognese, sul risultato di 2-1 per i partenopei, segnala a Mazzoleni un calcio di rigore a favore degli uomini di Conte per un contatto dubbio tra Fernandez e Vucinic. Sono storia nota i provvedimenti successivi adottati dagli altri giudici nei confronti di Pandev e Zuniga…La seconda partita vede sempre protagonista la Juventus nella sfida di campionato con il Catania del 28 ottobre 2012. I siciliani segnano con Bergessio ma la rete viene annullata per un fuorigioco inesistente, confermato dallo stesso arbitro di porta Rizzoli. Successivamente Vidal segna in fuorigioco ma l’arbitro Gervasoni, dopo una segnalazione di Rizzoli e la complicità del guardalinee Maggiani convalida il gol del cileno.
IL SUO FILM NAPOLETANO – I precedenti con gli azzurri sono ben ventiquattro, per un bilancio totale di sei vittorie, undici pareggi e sette sconfitte. Il primo incontro risale al lontano novembre 2003 in Serie B, Napoli-Ternana 2-1. Non si segnalano errori, esordio dunque positivo. Stesso discorso per le prime in A in Empoli-Napoli 0-0 del settembre 2007 e Napoli-Reggina 1-1, con un penalty giustamente concesso nella gara con i toscani per un blocco in area ai danni del Pocho Lavezzi. Le prime note dolenti arrivano nel marzo 2008 in Napoli-Inter 1-0. L’architetto emiliano non assegna un rigore ai partenopei nel primo tempo per un fallo su Mannini, contrastato in maniera irregolare dalla difesa neroazzurra in area di rigore. Nel secondo tempo Rizzoli opta invece per il tiro dagli undici metri (fallito poi da Zalayeta) per un contatto tra Julio Cesar e Gargano, tra le proteste dell’allora formazione di Mancini. Manca ancora un rigore in Fiorentina-Napoli 2-1 del gennaio 2009. Da segnalare nel finale della partita anche una deviazione di mano della difesa viola conseguente ad un colpo di testa di Maggio. In Napoli-Milan 2-2 del 28 ottobre 2009 nega ancora una volta un rigore solare per fallo su Lavezzi. Inizia bene il 2010 con Napoli-Sampdoria 1-0 ma il “vizio” del non-rigore continua in Napoli-Roma 2-2 del 28 febbraio, con Quagliarella protagonista dell’azione e in Sampdoria-Napoli 1-0 del 16 maggio, dove la vittima del fallo è Denis. Memorabile in senso negativo anche il Napoli-Milan 1-2 del del 25 ottobre. Qui Rizzoli si supera, riuscendo a negare ben tre rigori agli azzurri in una sola partita. Non visti due falli di mano in area e un’energica spinta di Papastathopoulos ai danni di Lavezzi. Non esita invece ad espellere Pazienza per due ammonizioni derivanti da falli di mano. Nell’ultima del campionato 2010/2011 contro la Juventus, non si segnalano episodi particolari. Altro precedente con gli azzurri è Napoli-Lazio 0-0 del novembre 2011. Questa volt non si tratta di rigore ma di un gol regolare annullato a Cavani per fuorigioco di Maggio su segnalazione dell’assistente Nicoletti. In Milan-Napoli 0-0 del 5 febbraio 2012 l’unico episodio da moviola è lo scontro tra Aronica e Nocerino: i due cominciano una discussione, si avvicina Ibrahimovic che rifila uno schiaffo all’azzurro, il quale risponde colpendo il centrocampista napoletano. Il guardalinee vede parzialmente l’episodio e fa presente la cosa all’arbitro. Rizzoli mostra giustamente il rosso allo svedese che raggiunge gli spogliatoi anzitempo, non prendendo però nessun provvedimento per il difensore partenopeo. Roma-Napoli 2-2 del 28 aprile 2012 e Genoa-Napoli 2-4 dell’11 novembre 2012 si segnalano tra le direzioni migliori. Bene anche in Inter-Napoli 2-1 del 9 dicembre 2012, dove non si riscontrano episodi particolarmente decisivi. Può essere giudicato “non colpevole” nell’amaro incontro successivo, avvenuto dopo più di un anno: Atalanta-Napoli 3-0 del 2 febbraio 2014. La sua prestazione positiva è favorita dai ritmi non elevati dell’incontro, sbloccato dai bergamaschi grazie ad errori grossolani dei difendenti partenopei. Giusta la scelta nell’episodio chiave al 23′ del secondo tempo, ovvero la non concessione del calcio di rigore per un non energico contatto in area tra Consigli e Mertens. Bene anche l’ultima volta, Inter-Napoli 0-0 del 26 aprile 2014: corretto ed equilibrato il metro di giudizio e fluida la gestione del gioco. Che possano gli “orrori” essere dispensati anche in questa occasione, il calcio italiano ne ha davvero bisogno…
A cura di Antonio Fusco
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