Arrivato a Napoli nell’estate del 2016 Piotr Zielinski rappresenta sicuramente uno degli investimenti più prolifici del Napoli di Aurelio De Laurentiis. Il talento polacco è arrivato dall’Udinese per una cifra di 15 milioni di euro e, molto importante sia nella gestione Sarri che in quella di Ancelotti, è al momento uno dei migliori interpreti del suo ruolo in Serie A.
Il suo investimento è stato ampiamente ripagato ed il Napoli anzi valuta il centrocampista almeno cinque volte in più rispetto a quanto investito. Infatti il giocatore al momento ha una clausola rescissoria sul suo contratto di 65 milioni di euro. Con la maglia azzurra Zielinski ha collezionato 147 presenze e 20 reti, ma è ormai un pò di tempo che attorno al calciatore circola una “fastidiosa favola”.
I suoi primi anni in maglia azzurra sono stati contraddistinti da una forte discontinuità: a favore del polacco c’era però l’età (è arrivato a Napoli giovanissimo) e l’incombente presenza di Marek Hamsik. Sarri, infatti, utilizzava Zielinski come vice-Hamsik: spesso il tecnico lanciava il giocatore nella ripresa e il cambio dopo un’ora di gioco con l’ex capitano slovacco divenne quasi una consuetudine. Sono passati circa quattro anni da quei tempi, Zielinski ha acquisto l’esperienza necessaria ed il “fantasma” di Hamsik è ormai svanito, eppure attorno al giocatore c’è sempre un senso di inadeguato che porta il polacco a essere un ottimo centrocampista, ma “ancora non un campione”.
Parliamo di un giocatore di grande tecnica, dotato di un tiro pericoloso e di un’ottima visione di gioco, tutte caratteristiche che potrebbero costruire un vero e proprio fenomeno. Più volte lo stesso Jurgen Klopp, allenatore campione d’Europa, elogiava le qualità di Piotr e il Liverpool ha avuto per diverso tempo il giocatore sotto osservazione.
Il nuovo dilemma che caratterizza Zielinski è questa volta di natura tattica: nel 4-4-2 Ancelotti ha schierato il giocatore sia sulla fascia di centrocampo a sinistra sia come centrale. Il giocatore sinora non ha dato ancora l’impressione di essere trascinante. Non è facile per un giocatore abituato a considerarsi una mezzala o addirittura un trequartista diventare di fatto il play del Napoli occupandosi di compiti relativi alla costruzione del gioco. Aldilà di questa annosa questione tattica per Zielinski è l’ora di diventare grandi: dopo anni di apprendistato da Hamsik e dopo aver ricevuto tanti elogi, il polacco deve sbloccarsi e trovare la continuità giusta per diventare un top assoluto in Europa.
Proprio Piotr può essere l’uomo che fa saltare gli equilibri in casa Napoli e che può aiutare gli azzurri nella ricerca del tanto agognato titolo. Napoli, è l’ora di Zielinski!
A cura di Mario Tramo
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