Palermo-Napoli è un match importante per entrambe. Gli azzurri sono intenzionati a continuare il loro cammino ai primi posti della classifica, per mantenere costante il fiato sul collo della Juve. Dall’altro lato il Palermo è impegnato a non farsi risucchiare nelle sabbie mobili della zona retrocessione. Uno spettro, quello della Serie B, che ad inizio anno sembrava appannaggio esclusivo dei più pessimisti e che invece, dopo le ultime prestazioni negative, inizia a farsi sempre più concreto.
In tutto ciò la società rosanero sta vivendo un momento tutt’altro che sereno. La fama di Zamparini come “mangia-allenatori” è nota ai più, ma in questa stagione il patron rosanero sembrerebbe essersi superato. Iachini, Ballardini, Tedesco, Bosi, Schelotto e di nuovo Iachini. Con quest’ultimo in particolare è andato in scena un tira e molla negli ultimi giorni che ha portato all’ennesimo colpo di scena: panchina a Walter Novellino.
L’ex tecnico tra le altre di Torino e Sampdoria, specialista in promozioni in A (ben 4 di cui una proprio con il Napoli), non è una novità assoluta per Zamparini. L’eccentrico patron dei rosanero ha lavorato con lui già alla fine degli anni 90′, quando era proprietario del Venezia.
Siamo precisamente nella stagione 97/98 e Novellino viene ingaggiato dall’ambizioso Venezia di Zamparini. Il primo anno riesce ad ottenere immediatamente la promozione in A. Ma è la stagione successiva che Novellino compie un vero e proprio miracolo. Dopo un inizio stentato, che fa presagire per i lagunari un immediato ritorno in Serie B. Il Venezia viaggia verso la retrocessione, la squadra non gira e Zamparini, come suo solito, pensa all’esonero di Novellino. La storia prende però una piega diversa. Il patron alza la voce, ma la squadra si schiera col tecnico. O Novellino o niente, minaccia la spogliatoio. Così anche un mangia-allenatori come Zamparini deve fare un passo indietro.
Da quel momento in poi il Venezia svolta. A gennaio, a completare una rosa già di buona qualità che annoverava gente come Taibi e Maniero, arriva anche un ragazzino uruguaiano di nome Alvaro Recoba: 11 gol in mezza stagione per lui (tra cui una tripletta alla Fiorentina). Con la qualità di Recoba e la concretezza di Maniero, Novellino rimette in sesto una squadra che sembrava destinata alla B. Un girone di ritorno con medie da alta classifica e salvezza ottenuta. Con un altro piccolo record: Novellino è infatti l’unico tecnico a non essere mai stato esonerato da Zamparini. Due stagioni con il patron e due obiettivi centrati (promozione e salvezza). Di certo, in un momento di caos totale, Zamparini avrà ripensato a lui. A quell’allenatore che sul finire degli anni ’90 lo portò prima in A e poi centrò una salvezza insperata. L’unico a non essere mai stato esonerato, l’unico che in questo momento, secondo Zamparini, potrebbe rimettere a galla una barca che rischia di affondare.
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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