Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer della SSC Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport.
Dal suo arrivo nel 2022 i ricavi aumentano del 60% ogni anno e il brand è il 17° al mondo:
“Ma il club può entrare tra i primi dieci. Puntiamo sull’identità cittadina e la conquista dei mercati: dall’Asia alla Scozia di McT. I prossimi due anni saranno cruciali per la fase due annunciata dal presidente e imperniata sul processo d’internazionalizzazione, la crescita dei ricavi e le infrastrutture. Stadio e centro sportivo. La maggioranza dei nostri partner commerciali è già di spessore internazionale. Una ventina. Con qualche vanto: siamo il primo club europeo di calcio a cui Coca-Cola ha abbinato il suo brand. La sfida è spostare il merchandising dall’Italia al resto del mondo”.
Gli ambassador non mancano: Kvara, gli scozzesi, Lukaku.
“Io li chiamo: supereroi. Kim ci ha permesso di registrare in Corea ricavi simili all’Italia. Con la Georgia la connessione è strettissima. Adesso puntiamo alla Scozia con McTominay e Gilmour, ma vedo in Buongiorno un grande supereroe. Lavoriamo costantemente sull’identità, cercando di spiegare al mondo la Napoli sconosciuta oltre a quella conosciuta. In questo momento Napoli è l’Italia, tutti vogliono visitarla e scoprirla. E il Napoli va oltre la squadra di calcio: è pronta un’iniziativa con la Metro perché ci sono le stazioni più belle del mondo e insieme con un partner globale lanceremo una serie”.
Azzurro: è il colore del futuro?
“L’obiettivo è entrare tra le prime dieci società del mondo, ma è imprescindibile uno stadio di proprietà per aumentare i ricavi, creare movimento, un museo, aree hospitality più ampie. Il Maradona o uno nuovo, di questo se ne occupano il presidente e le istituzioni. Ma quando vengono i turisti durante la settimana per visitare il Maradona, mi piange il cuore a pensare che non possono entrare”.
Dal suo arrivo nel club, gennaio 2022, il fatturato commerciale è in costante aumento del 60%.
“La svolta è stata l’autoproduzione: De Laurentiis ci ha pensato, ha coinvolto un’icona assoluta come Armani, sua figlia Valentina in veste di stylist et voilà. Una genialata assoluta: la maglia è il passaporto, è l’emblema. Tra un po’ presenteremo la terza. E con Armani abbiamo rinnovato fino al 2028”.
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