L’edizione odierna de Il Mattino è entrato nei dettagli della querelle giudiziaria che ha portato allo stop della diffusione dell’immagine di Maradona da parte dell’ex manager Stefano Ceci e, di conseguenza, da parte dell’SSC Napoli.
Il nodo della questione, riporta il quotidiano, sta nelle cifre per cui Ceci aveva ceduto i diritti al Calcio Napoli. Le divise da gioco con il volto di Maradona (6mila in totale quelle prodotte) venivano vendute per 150 euro, per un totale di 900mila euro di ricavi. Ceci aveva però ceduto i diritti al Napoli per 22.500 euro.
“La cessione della licenza di commercializzazione di Maradona ad un prezzo così irrisorio appare un grave danno alle aspettative degli eredi anche in relazione alle pattuizioni contenute nel contratto sottoscritto da Maradona (deceduto il 25 novembre 2020) il 17 agosto 2020 che riconoscevano al Licenziante il 50% dei proventi delle iniziative e facevano obbligo di rendiconto al Ceci”.
Inoltre “La condotta di Ceci appare ancora più grave se si considera che, ben prima della stipula dell’accordo con SSC Napoli, gli eredi di Maradona avevano intimato a Ceci di non disporre dei diritti di immagine senza il loro consenso [..] Sussiste un fumus di responsabilità in capo al Ceci Stefano anche quale legale rappresentante della Diez Fze, il quale deve ritenersi civilmente responsabile del danno subito dagli istanti”, ha riportato il Giudice.
E’ stato quindi ordinato un sequestro conservativo sui beni ed i crediti di Stefano ceci per un valore di 150mila euro.
