Terminata la conferenza stampa
“Se penso di potermela giocare fino alla fine con questa squadra? Dal primo momento ho sempre pensato che mi sarei convinto della forza che avevano. Sapevo che le qualità per essere nei piani alti c’erano. Un momento in cui ci ho creduto di più? Ora”.
“Perché Mertens ha giocato poco? “E’ colpa mia. Mertens meriterebbe di giocare tutte le partite per la sua qualità. Sono convinto che ha giaà dato un contributo importante per questo campionato, deve dare ancora il meglio. Con lui è facile non rimanere delusi. Lo vedo come prima e seconda punta. Con la Fiorentina in Coppa Italia giocava come seconda punta. Tutte le volte che non ho vinto ho sbagliato a non schierarlo. Devo fare delle scelte”.
“Qual è il mio sogno? Il mio diventa facilissimo da dire ma non si dice. Anche quello nello spogliatoio non si dice”.
“Lobotka? Il play forte è quello che ti dà soluzioni, sbocchi, il gioco di squadra, ma anche qui è facile ricordare che non sempre c’è stato, ha avuto infortuni, c’era Demme che è stato spesso il migliore in campo, ma io devo scegliere e farne giocare 11 e ho dato forza a Lobotka. Demme non ha avuto quest’opportunità, ma quando entrerà si farà trovare pronto e questo fa la differenza, non prendere il posto di un altro ma giocare al suo fianco, così il gruppo diventa fortissimo. Lobotka forte, ma Demme forte quanto Lobo se lo avessi fatto giocare”.
“Osimhen? Sta bene, ad inizio settimana c’è stato questo avvertimento in una partitina ed abbiamo preferito farlo staccare per precauzione. Ci sarà, ha fatto gli ultimi allenamenti andando forte e non sentendo niente. Averlo è importante, ma non averlo ci ha aiutato a capire la qualità dei giocatori con cui abbiamo a che fare, ci ha confermato quanto è forte Mertens, Petagna quando ha giocato, Zanoli che non aveva mai giocato e fa il Di Lorenzo, Lozano e Elmas che entrano dopo e mettono al sicuro il risultato con forza e velocità, Osimhen è importantissimo, non lo spingete troppo… non soffiate sempre, deve stare in un gioco corale e di squadra”.
“Se penso di meritare lo scudetto più di Pioli ed Inzaghi? Penso di no. Ho il 33%, anzi meno perché se l’Inter vince il recupero sono dietro. Ho meno possibilità. Se lo meriterebbe il sentimento dei tifosi del Napoli. Poi è chiaro che dobbiamo dimostrare la nostra serenità, battendo i pronostici di chi ci dà per vincente. Come me se lo merita Pioli, ma anche Inzaghi e lo stesso Allegri per la corsa fatta in campionato”.
“Rrahmani? E’ disponibile, è una precauzione che ci siamo presi. Ha un po’ di raffreddore. Tuttora è convocabile, i dottori sono in continuo contatto. L’abbiamo mandato a casa senza problemi”.
“Come si diventa superoi? Quali aspetti contano di più? E’ la resilienza a fare la differenza: essere sempre disponibili a ripartite e a farsi i calli nei piedi tutti i giorni. Noi dobbiamo assolutamente vincere queste sette partite, mantendendo degli equilibri e attenzioni sulle situazioni di gioco e sulle qualità degli avversari. Ci sono anche altre squadrea, ma sappiamo benissimo come deve essere il nostro percorso. Lo scudetto lo possiamo vincere o meno, ma al di là di come andrà è stato un bel percorso. Non credo che in caso in contrario si dirà che questa stagione sia stata un fallimento. I calciatori sanno quello che vogliono e lo dimostreranno domani, poi se sarà sufficiente lo vedremo nel tempo. Anche oggi in allenamento hanno dato un messaggio molto importante. Sono convinto che domani faremo una buona partita”:
“Quali potrebbero essere le insidie per la gara di domani? Lavoro di Italiano? Bisogna fare i complimenti alla società, che ha allestito una gran squadra ed ha scelto italiano. Insidie? Basta vedere la gara di Coppa Italia, dove ne abbiamo preso 5. Italiano sul 2-5 chiedeva di continuare a pressare e questo l’ho fatto vedere alla mia squadra, perché quello è il modo per far crescere un gruppo. Gli ho detto bravo. Loro vogliono proporre un calcio moderno, veloce e fatto di pressione alte. Partita difficilissima, ma noi sappiamo quello che dobbiamo fare. Vogliamo provarla a vincerà, però in casa ne abbiamo presi 5 nell’ultima partita”.
“Cosa può fare il calcio su questo momento delicato a causa della guerra in Ucraina? Il mondo del calcio ha già fatto qualcosa. Le immagini che vediamo sono un veleno che non ci stanno facendo vivere bene. La guerra uccide chi la subisce, ma uccide, soprattutto, chi la fa. Le guerre sono finite anche per la rivolta delle persone”.
“Napoli più squadra da trasferta? Le difficoltà ci sono più a vincere le gare in trasferta che in casa. C’è stato anche qualche episodio che ci è andato contro. Siamo riusciti a perdere senza subire un tiro in porta. Non abbiamo avuto la volontà di ripeterci, a prescindere del risultato precedente. L’ultima in casa abbiamo giocato bene. Stadio pieno? Era il pezzetto che ci mancava. Momenti di difficoltà domani? Ci basterà guardare sugli spalti per capire la reazione che dovremo avere. Il Maradona è un premio per quello che abbiamo fatto, lo stadio pieno è come un mantello che ti può far diventare un supereroe”
“Se è cambiato qualcosa dopo il risultato del Milan con il Bologna di lunedì? Dobbiamo ragionare sulla possibilità che abbiamo noi e quello che vogliamo. A questo punto sarebbe ridicolo se non ammettessimo che le prime quattro si giocano lo Scudetto. Dobbiamo andare per la nostra. La gestione dello spogliatoio diventa facile. Abbiamo capito ormai con che professionisti doc abbiamo a che fare. Se siamo in lotta per lo Scudetto, dopo tutto quello che ci è successo, vuol dire che ho a disposizione dei ragazzi serissimi. Se non sei un professionista esemplare non giochi come hai fatto contro l’Atalanta”.
Benvenuti alla diretta testuale di IamNaples.it della conferenza stampa di Luciano Spalletti per presentare la gara di domani tra il Napoli e la Fiorentina al Maradona.
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