L’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Dazn al termine di Napoli-Udinese 3-2.
Qual è stata la vittoria più sofferta del Napoli, finora?
«Sono tutte sofferte, perché questi 15 minuti finali di questa gara aiutano a sottolineare quanto non sia stato scontato per niente quello che hanno fatto i ragazzi fino a qui. Voglio ringraziarli di tutte le vittorie per cui ci hanno fatto gioire, hanno fatto una prima parte di campionato stratosferica. Si sono impegnati tutti, dal mio staff ai magazzinieri ai calciatori, siamo un gruppo bellissimo, dovevo loro questo ringraziamento pubblico».
Il Napoli oggi si è esaltato, come fanno i top club europei.
«Quando c’è uno stadio che partecipa così diventa più facile trovare l’esaltazione e fare il numero in più. Per tre quarti della gara benissimo, poi abbiamo alleggerito un po’ il ritmo perché la partita era finita ma non è finito mai niente, perché gli altri mettono dentro calciatori freschi e riescono a trovare il vantaggio se non mantieni ritmi alti. Se oggi in una partita come questa di Kim fa notizia un mezzo inciampo che ha avuto, figuriamoci che marziano è stato finora a non sbagliare niente. Le ha giocate tutte, dalla prima all’ultima».
E’ la squadra che è riuscito a plasmare di più nella sua carriera?
«Per mentalità e disponibilità sono una squadra eccezionale. Probabilmente sono di un’età in cui è facile stimolarli, sono già stimolati da soli. I quattro che ho cambiato sono entrati benissimo, gli altri, se li avessi cambiati tutti, avrebbero fatto altrettanto: come partecipavano emotivamente allo scorrere dei minuti è stata una roba bellissima. Se accettano di essere i titolari dei 30 minuti anziché dei 60 il mio lavoro è facilitato, naturalmente. Abbiamo dei professionisti molto seri».
Meret oggi è riuscito a leggere alcune situazioni su palla in profondità che un portiere non sempre sa fare.
«Ha fatto un grandissimo intervento sullo 0-0. Ha letto quando poteva uscire e quando invece doveva tornare indietro».
Spalletti, ci crede anche lei allo scudetto?
«Credeva al fatto che Zielinski potesse fare gol, perché è un grandissimo calciatore di qualità».
C’è un’avversaria che teme di più per dopo la sosta?
«Ce ne sono sei di concorrenti e sono tutte vicinissime, bastano due partite, due minuti, due cose per riuscire a crearti problemi, come la partita di stasera. La sintesi della partita di stasera ci servirà come sintesi per il futuro. Finora non era capitato mai per la bravura dei calciatori, ma noi dobbiamo allontanare questo rischio con un atteggiamento ancora più professionale e convinto»
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