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Spadafora: “13 giugno la data per la Serie A, non ancora certa

Nell'intervista chiarimenti anche sul protocollo FIGC

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha parlato in diretta streaming al sito casanapoli.net:

“La dichiarazione del presidente Malagò’ si completava con un’aggiunta, sosteneva che era abbastanza sicuro che poi non si concludesse il campionato. Confermiamo la linea della prudenza che qualcuno in malafede ha interpretato come volontà di non far ripartire il calcio. Noi invece stiamo cercando di ripartire in sicurezza per farlo finire il campionato, per lunedì abbiamo consentito gli allenamenti degli sport di squadra. Abbiamo l’obiettivo di confermare la data del 13 giugno ma e’ impossibile affermarla come data certa, bisogna monitorare l’evoluzione della curva del contagio, lunedì ci sarà la vera riapertura del Paese. Nel Dpcm di stasera sono esclusi i campionati dilettantistici, invece le palestre e lo sport di base ne fanno parte, in qualche regione si riaprirà lunedì 18 ma al massimo sul territorio nazionale entro il 25 potranno riaprire tutti. E’ nell’interesse di chi gestisce palestre, centri sportivi, centri danza, campi di tennis riaprire in sicurezza, dal 18 al 25 tutte le strutture potranno finalmente riaprire. Due mesi fa non avremmo mai immaginato che questa legge applicata durante l’emergenza riguardasse le regioni più colpite: Lombardia e Piemonte. E’ la mia prima legge, speriamo non sia l’ultima, e’ accomunata a due eventi importanti come le Olimpiadi e le ATP Finals, abbiamo incontrato federazioni ed enti locali, sarà una grande occasione di coinvolgimento di tanti giovani. Calendarizzare un decreto in questo periodo è’ stato complesso, ringrazio tutte le forze politiche che hanno contribuito. E’ un’occasione per guardare al futuro in questo periodo così complicato. Sono d’accordo sulle emozioni che da lo sport, stiamo lavorando affinché ciò avvenga ma non dobbiamo dimenticare neanche le emozioni delle bare che sfilavano. Ho risposto in maniera molto dura al mondo del calcio perché pretendevano una data certa non ora che è legittimo ma 3-4 settimane fa, quando stavamo ancora cercando di capire se c’era spazio per tutti nelle terapie intensive. Sembrava che il calcio fosse un mondo a parte, si sono fermate le Olimpiadi. Ora sono d’accordo, se ci sono le condizioni bisogna riprendere senza timore, speriamo che ripartano gli allenamento. Andiamo per gradi, facciamo le cose per bene anche per gli altri sport di squadra. Il protocollo della Figc ci era stato proposto, sono state fatte delle osservazioni dal Cts e la FIGC ci ha scritto mercoledì accettando le osservazioni in una lettera formale, poi qualcosa nel mondo del calcio non va bene. La proposta dell’autoisolamento e’ stata fatta da Dal Pino e dalla FIGC un mese fa, se poi adesso ci hanno ripensato o hanno capito che tutte le squadre non riescono a farlo, sono questioni che riguardano me. E’ stata una proposta autonoma e spontanea dei soggetti interessati. Sulla responsabilità dei medici l’Inail e’ stata chiara: se si rispetta il protocollo non c’è’ alcuna responsabilità. Il tema vero e’ quello della quarantena, diventerebbe un problema anche nel caso iniziasse il campionato, ci si può ragionare ma nei prossimi giorni monitorando la curva dei contagi. Confermo che in Europa non c’è’ unità d’intenti e un filo conduttore, mi sono consultato con i miei colleghi, va anche detto che i Paesi hanno affrontato l’emergenza con numeri diversi in maniera diversa. In Germania pero’ avete visto cosa è’ successo alla Dinamo Dresda, quindi più che un protocollo mi sembra un auspicio, nessuno ha certezze assolute su una situazione completamente nuova, non e’ che altri Paesi l’abbiano gestita molto meglio, guardate anche cosa accade negli Stati Uniti. Inviterei tutti a fare meno i fenomeni, fuori sono tutti scienziati, quando mi dicono che non vengo dallo sport non capisco perché è’ un problema, non e’ vincolante per fare il
Ministro dello Sport. Ho il
Dovere di ascoltare ma anche di assumersi delle responsabilità’ ma anche lo stesso mondo del calcio chiede a noi di farlo anche perché è’ importante sui diritti tv. Nello stesso mondo del calcio non c’è’ compattezza, anche i presidenti hanno posizioni diverse e su Instagram ricevo
Messaggi da calciatori che confidano le
Loro preoccupazioni mentre magari ci sono altri che non vedono l’ora. Stiamo procedendo con prudenza, dobbiamo evitare per tutti di richiudere. Sono stato accusato di occuparmi solo di tutti gli altri sport escludendo il calcio, sono tranquillo perché mi sto occupando di tutto. Sport di squadra? Ripeto che gli allenamenti inizieranno lunedì, sui campionati che si sono fermati non spetta a me, tocca alle singole federazioni nel rispetto dell’autonomia dello sport, anche nel calcio Lega B e Lega Pro hanno posizioni differenti, mi sembra anche legittimo, dobbiamo solo dire quando ci sono le condizioni giuste per ripartire. C’è grande attenzione per tutto il mondo dello sport. Bonus collaboratori sportivi? Intanto va ricordato che quando lo abbiamo inserito nel decreto di marzo era una misura molto importante perché altrimenti i lavoratori sportivi sarebbero stati esclusi da qualsiasi aiuto, dopo l’emergenza sanitaria riformerò questo mondo. Non c’era un database, si poteva ricostruire mettendo insieme le varie certificazioni uniche, sarebbero stati necessari mesi, invece stiamo facendo un lavoro ex novo con la società Sport e Salute. Quei 50
Milioni sono arrivate a poco più di 83 mila richieste, ne sono rimasti fuori circa 40 mila, li pagheremo quando arriveranno i soldi del Decreto Rilancio, i lavoratori sportivi riceveranno il bonus sia per aprile che maggio in maniera automatica, quanto prima, spero la settimana prossima, riapriremo i termini per ripresentare la domanda. Nessuno resterà fuori, tutti riceveranno il bonus. Non ho vissuto situazioni di normalità, anche prima abbiamo vissuto altre esigenze meno drammatiche, l’emergenza è’ diventata regola. Sto imparando tanto, in questa fase il lavoro che facciamo vale per 10. Stiamo qui giorno e notte tranne 4-5 ore di stacco notturno, e’
Mio dovere, non mi sto lamentando. E’ un’emergenza complicatissima che aiuta a capire che bisogna gestire la burocrazia, ora stiamo lavorando ai decreti attuativi cercando di velocizzare perché se le associazioni sportive saranno aiutate tra due mesi avranno già chiuso. E’ questa la mia ansia, senza essere veloci le
Misure diventerebbero inefficaci, poi sto capendo quanto sia urgente cambiare delle cose quando la situazione sarà più tranquilla. C’è’ una norma che riguarda gli impianti sportivi privati, ho ricevuto molte sollecitazioni, vale la pena anticiparla. Molte società sono in difficoltà nel
Pagare gli affitti, nel decreto di marzo siamo intervenuti solo su quelli pubblici, nel Dl Rilancio esiste una norma
Per la riduzione del 50% dell’affitto fino al 31 luglio, chi avesse già pagato può recuperare sui mesi successivi. Si potrà fare richiesta ai proprietari dell’impianto”

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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