Nuovi passi in avanti verso la ripresa del calcio. Dopo la comunicazione dei calendari, si lavora a nuove modifiche. Alcune più accessibili, come l’anticipo di un giorno delle semifinali di Coppa Italia, altre più complesse, come cambiare le disposizioni sulla quarantena in caso di contagi. Intanto, la FIGC spera di riaprire le porte degli stadi.
Il calendario della Serie A fino alla terz’ultima giornata adesso c’è e, fra il 20 giugno e il 23 luglio, prevede appena sei giorni di pausa senza le partite. Solo 8 sfide inizieranno alle 17.15 – questo per andare incontro alle esigenze dei calciatori – mentre tutte le altre cominceranno alle 19.30 e alle 21.45. Si attende ancora l’ok del Governo per anticipare di ventiquattro ore la partenza della Coppa Italia – dal 13 giugno al 12 – ma anche quello sta per arrivare. Ora, per raggiungere una sorta di tranquillità totale del sistema, manca solo una cosa: riuscire ad ammorbidire la parte del protocollo gara relativo alla gestione di un eventuale contagiato.
Nelle ultime ore la Federcalcio ha pubblicato il documento definitivo da cui, rispetto alla bozza che era stata presentata al Comitato Tecnico-Scientifico, è sparita la parte che indicizzava la durezza della quarantena alla curva del contagio in Italia. Cioè, il senso delle righe cassate era: se la situazione italiana migliorerà, la quarantena verrà ammorbidita. Al momento, quindi, resta valida la stessa regola presente anche nel protocollo allenamenti, che prevede il componente del gruppo squadra positivo al Covid-19 in isolamento, e il resto della squadra in ritiro per due settimane, comunque con la possibilità di continuare ad allenarsi. Tutto molto pericoloso perché, dovesse accadere a campionato già in corso, il rallentamento della Serie A potrebbe diventare anche irrecuperabile. Quindi, il presidente federale Gravina, come ha raccontato a Radio 24 nelle ultime ore, ha deciso di tornare alla carica con il Governo per far cambiare la norma. Una settimana prima dell’inizio della Coppa Italia, quindi fra pochi giorni, sulla base dell’andamento della curva epidemiologica, invierà al Comitato Tecnico Scientifico una nuova proposta. Per mettere mano a una situazione che – parole sue – “crea grande ansia e grande preoccupazione a tutto il movimento“.
A fari spenti, lo stesso Gravina, sta anche portando avanti il progetto per riempire in parte gli stadi della Serie A entro la fine della stagione. L’idea sarebbe quella, nella parte finale del campionato, di permettere al pubblico di occupare una parte degli impianti compresa fra il 10 e il 20% della capienza totale. Intanto, per il 5 giugno, è stata convocata in via d’urgenza l’Assemblea di Lega.
fonte: skysport.it
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