Portoghese come Josè Mourinho, ambizioso, preparato, anche lui alla continua ricerca di tituli. Paulo Fonseca sta provando a riportare lo Shakhtar Donetsk ai vertici del calcio europeo dopo i grandi successi ottenuti da Lucescu, che nel 2009 vinse anche la Coppa Uefa. Fonseca con il Braga nella stagione 2015-2016 ha vinto una Coppa di Portogallo e una Supercoppa e, appena arrivato nel 2016 sulla panchina dello Shakhtar, ha vinto un campionato, la Supercoppa, e la Coppa d’Ucraina. Ma non sembra volersi accontentare.
Le piacerebbe allenare in futuro in Italia e quale squadra le farebbe piacere guidare?
«Sono solo concentrato sullo Shakhtar. Ho un contratto fino al termine della stagione e al momento non penso a nient’altro. Il mio obiettivo è vincere il campionato, andare avanti il più possibile nelle competizioni europee e vincere la Coppa d’Ucraina».
La sfida con il Napoli è decisiva per il passaggio del turno in Champions League?
«Potrebbe essere un incontro cruciale, ma anche non esserlo. Dobbiamo giocare altre due partite nel girone: se non riusciremo a passare il turno nella gara contro il Napoli, potremmo farlo nel successivo incontro con il Manchester City. Forse è più decisiva per il Napoli che per noi».
Quali possono essere i rischi maggiori per lo Shakhtar e quali sono i giocatori più pericolosi del Napoli?
«Questa è una squadra molto forte e in casa lo è ancora di più. Penso che il Napoli inizierà la gara a ritmi altissimi e dovremo prepararci per questo. So bene che alcuni giocatori siano determinanti: Mertens, Insigne, Hamsik e Callejon possono decidere la gara in ogni momento. Dobbiamo giocare quasi alla perfezione per far fronte al Napoli sia come squadra che individualmente».
Lo Shakhtar Donetsk, nonostante la sorprendente sconfitta con l’Oleksandriya, è in testa alla classifica del campionato come il Napoli.
«Sono due diversi campionati. È chiaro che quello italiano è molto più competitivo. Il Napoli è primo grazie ai suoi valori. Noi pensiamo sempre a una sola partita, la prossima. Dopo la gara di Champions contro il Napoli, torneremo con la testa al campionato nazionale, che è il nostro obiettivo principale».
Che tipo di allenatore è Sarri? Lo sta apprezzando per i risultati che sta ottenendo?
«Per me, come per la maggior parte degli allenatori, Sarri è tra i migliori al mondo. Il Napoli come squadra è uno dei più forti club in Europa e nel mondo e questo riflette bene la qualità del lavoro del suo allenatore».
In quale stato di forma e di condizione mentale arriva lo Shakhtar Donetsk a Napoli?
«Abbiamo cominciato a pensare al Napoli ed allenarci in tal senso solo dopo aver affrontato l’Oleksandriya in campionato. Penso che il nostro momento di forma, nonostante l’ultima sconfitta, sia davvero eccellente. Siamo motivati e stiamo offrendo un bel calcio. I ragazzi sono fiduciosi e quindi lo sono anche io».
Il Manchester City è ormai qualificato: chi passerà il turno di Champions tra il Napoli e Shakhtar Donetsk?
«Dopo il sorteggio, tutti credevano che i principali favoriti per superare il turno fossero Napoli e Manchester City. Continuo a credere che sia così. Ma in questo momento abbiamo una grande opportunità per sorprendere tutti. Sin dall’inizio della Champions, per differenziarmi dalle opinioni degli altri, ho creduto nella qualificazione. E ora continuo a crederci».
Intervista integrale sulle pagine de Il Mattino
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