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Settore giovanile, nel 2019 ci sia la svolta: il Napoli è diventato terreno di conquista

Nelle ultime tre stagioni è sistematica la perdita di talenti al compimento dei quattordici anni d’età

La Campania Felix fa gola a tutti, ormai la nostra terra è costante mappa di scouting delle altre società con il supporto di osservatori, intermediari, procuratori o addirittura attraverso le stesse scuole calcio. E’ inutile imprecare contro le trasformazioni sociali, il sogno dei genitori di risolvere i problemi con il calcio, di utilizzare le ambizioni del pallone per abbandonare una terra martoriata. La Campania oggi è così, la provincia di Napoli soprattutto, bisogna imparare a stare nella giungla. Facendo una metafora calcistica, gli allenatori parlano di “partite sporche”, la grande squadra le vince superando le difficoltà. Nonostante il grandissimo impegno di Gianluca Grava e del suo staff, i progressi nello scouting sul territorio che rendono il Napoli più presente su quanto emerge dalle scuole calcio, la maglia azzurra è diventato spazio di conquista. In altre parti d’Italia non è una novità assoluta, realtà come la Lazio e il Torino per esempio hanno dovuto fare spesso i conti con l’assalto di altri club (soprattutto Juventus e Roma) ai giovani talenti prima che sottoscrivano il vincolo pluriennale una volta compiuti 14 anni. Fino a qualche anno fa, nel corso dell’era De Laurentiis l’unico caso rilevante porta il nome di Marcello Trotta che si trasferì al Manchester City. Il Napoli è riuscito poi a sventare vari assalti, per Felice Gaetano scese in campo Bruno Conti per portarlo alla Roma senza riuscirci, per Tutino ci furono le sirene della Sampdoria, per Gianluca, fratello di Felice, talento classe ‘2000 della Primavera azzurra, fu respinto l’assalto del Bayer Leverkusen prima che firmasse il suo primo contratto da professionista, poi anche migliorato con il successivo rinnovo. Negli ultimi anni, invece, il Napoli è diventato territorio di conquista. Spina è il difensore centrale della Nazionale Under 17 con cui ha vissuto l’intero percorso di qualificazione alla fase èlite dell’Europeo, la Juventus l’ha strappato nell’estate del 2016 al Napoli con cui aveva giocato anche sotto età in Under 15. Nell’Under 17 dell’Empoli prima in classifica nel girone A la difesa è guidata da Fontanarosa, che è un ‘2003 e va in campo sotto età rispetto alla categoria. Riguardo all’attività di base, Fontanarosa è cresciuto nel Napoli fino all’età di 13 anni, poi un’esperienza alla Sampdoria prima del trasferimento all’Empoli. La “bolla” poi è scoppiata la scorsa estate, con la vicenda di Stabile e Domanico, rispettivamente esterno offensivo classe ‘2004 e difensore centrale del ‘2005. Stabile è approdato all’Atalanta, Domanico è stato “parcheggiato” alla Paganese per una stagione, poi è pronto al trasferimento alla Juventus o al Milan. Non c’è da prendersi in giro, intorno al calcio giovanile c’è un groviglio d’interessi, ha preso corpo l’idea che il ragazzino interessante sia un affare da cui portare a casa il più possibile al costo anche di “bruciare” il rapporto con il Napoli. E’ una giungla, l’occasione del guadagno nell’immediato è considerata più conveniente rispetto ad un rapporto consolidato con il Napoli, la principale società della Campania. Nella giungla bisogna riuscire a sopravvivere, nel 2019 il Napoli deve correggere le sue falle, rimuovere le cause che facilitano il compito al groviglio d’interessi che porta spesso un ragazzo cresciuto nel vivaio azzurro in un altro club. Bisogna guardarsi in casa, rendersi conto dei limiti strutturali e agire, non c’è più tempo da perdere. La chiusura del centro sportivo di Sant’Antimo e il trasferimento al Kennedy ha reso ancora più complesso sotto il profilo logistico il lavoro del vivaio azzurro, dalla condivisione degli spazi con le scuole calcio alle difficoltà nel raggiungere la struttura ai Camaldoli visto che non è stato predisposto un servizio di trasporti interno della società. De Laurentiis ha parlato più volte di una struttura per le giovanili ma all’orizzonte non ci sono novità concrete.

Ciro Troise

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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