L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa nel post-partita di Napoli-Udinese. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“Non abbiamo rischiato niente per tutta la partita. L’aspetto positivo è che abbiamo avuto lo stesso modo per interpretare la partita anche con sette-otto cambi. E’ chiaro che ci sono giocatori che sono scesi poco in campo finora e che, quindi, hanno un po’ di brillantezza in meno. L’ingresso di Insigne e Mertens ci ha dato un pizzico di qualità in più, l’Udinese veniva da quattro vittorie consecutive e ha trenta giocatori di pari valore. Giaccherini avrebbe bisogno di giocare di più per rendere al meglio ma in quel ruolo abbiamo un fuoriclasse come Lorenzo e, quindi, va fuori dalle rotazioni. Ounas è un giocatore diverso, molto istintivo, deve migliorare molto ancora la fase difensiva, deve imparare che è inutile alzare il pallone con questa squadra. Callejon ha disputato uno spezzone di partita ostico per le sue caratteristiche, forse se avesse g:el secondo tempo avrebbe potuto fargli male. Le scelte erano impostate solo sull’esigenza di gestire le energie. Maksimovic? Ha avuto una sbavatura solo ad inizio partita, non riesce a sfruttare al massimo il grande potenziale che ha. Rog? Marko ha fatto il suo percorso fino a dicembre, sta entrando spesso perchè ha caratteristiche diverse rispetto agli altri centrocampisti, lui aveva gli ingressi quando i loro difensori andavano a prendere i nostri attaccanti. Era una partita perfetta per Hamsik ma ho voluto farlo riposare. Non l’ho sostituito perchè ha bisogno di giocare, la preparazione della partita dipende dai momenti, dallo stato d’anima della squadra, le scelte poi dipendono da ciò che stiamo facendo in campionato. Non so come migliorare questa squadra perchè non ho mai fatto nè il direttore sportivo nè il presidente, il mio pensiero è rivolto al campo, non al mercato. Non so quando li faremo ma so che porteremo a casa due acquisti eccezionali: Milik e Ghoulam. Callejon da attaccante centrale può diventare pericolosissimo se la linea degli avversari è alta, con la linea bassa è più complicato”
Dai nostri inviati al San Paolo Ciro Troise e Gilberto D’Alessio
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