L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa nel post-partita di Juventus-Napoli. Ecco quanto sottolineato da IamNaples.it:
“La mia sensazione è di aver dato una soddisfazione enorme ad un popolo, lo può capire solo chi c’era ieri. Siamo l’unica città che rappresenta un popolo. La nostra idea era fare la partita senza concedere loro le ripartenze, nelle ultime partite loro avevano un po’ sofferto i momenti di pressione delle altre squadre. Ti possono mettere in difficoltà in qualsiasi momento, gli abbiamo concesso pochissimi palloni giocati negli ultimi venti metri di campo. Se la linea non è coperta, sbanda, invece, c’era sempre pressione sulla palla, se vogliamo difendere così alti dobbiamo fare necessariamente così. Se vincerà il Napoli, vuol dire che sarà più bravo? Spero che Allegri abbia ragione, loro stanno dominando il nostro campionato da sette anni, è uno strapotere tecnico, tattico, economico, di tutti i tipi, hanno fatto due finali di Champions, stiamo combattendo con una realtà enorme. Il nostro è l’unico campionato ancora vivo in Europa, speriamo di metterli in difficoltà fino alla fine. Sperare che perdano punti a livello statistico non è molto probabile, la Juve ha ancora tutto in mano. I nostri ragazzi hanno dimostrato di essere cresciuti tanto dal punto di vista tecnico, anche della personalità, dell’autorità. E’ chiaro poi che i ragazzi sono gli artefici principali per la disponibilità che hanno dato al sacrificio. Non ho mai detto che le mie decisioni che prenderò insieme al presidente arriveranno in funzione dei risultati, saranno un’analisi di me stesso, devo valutare se posso dare il 101%. Napoli è una realtà stancante, sento molto la responsabilità di dare soddisfazioni alla piazza. Se mi rendo conto che non posso più dare il 110%, ho detto che preferirei mollare, sono considerazioni che non incidono minimamente. Il Napoli sarà sempre la mia squadra, se mi chiedono chi hai allenato quando smetterò risponderò il Napoli. Allegri non deve essere preoccupato, preferirei sempre avere un punto in più. Gli scontri diretti sono partite che vivono di episodi, viaggiano su un confine sottile”
Dal nostro inviato a Torino Ciro Troise
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro